

Zanzibar, la perla della Tanzania: paesaggi esotici, spiagge bianchissime e la coloratissima cultura swahili sono solo alcune tra le attrattive di questo arcipelago, che conta le isole principali di Unguja e Pemba insieme ad altre quaranta isolette più piccole. Vero punto di contatto tra il mondo africano e quello orientale, Zanzibar è la meta ideale per una vacanza tropicale in qualsiasi periodo dell’anno, con temperature che non scendono mai sotto i 20 °C e raramente superano di molto i 30 °C.
Un simile clima è perfetto per gli amanti del mare, ma insieme a una notevole umidità rende Zanzibar un paradiso anche per gli insetti: ecco perché, prima di partire, è bene sapere quali sono le vaccinazioni obbligatorie e quali quelle consigliate per evitare brutte sorprese durante il proprio soggiorno.
Per visitare Zanzibar serve prima di tutto il passaporto, ma è necessario anche avere il visto. I visti possono essere di sei tipi diversi:
visto ordinario
visto per lavoro
visto di ingresso multiplo
vistro di transito
visto gratuito (riservato a studenti e ricercatori)
visto per studenti
Il visto ordinario, di gran lunga il più richiesto, ha una validità che non supera i 90 giorni e la sua richiesta deve comprendere i seguenti elementi:
Passaporto valido del richiedente
Compilazione del modulo di dichiarazione
Costo del visto di 50 dollari
Per prima cosa, va subito detto che di norma non ci sono vaccinazioni obbligatorie per chi si reca a Zanzibar: l’unica eccezione è quella per la febbre gialla, ma questo vale solo se nell’anno precedente la propria vacanza in Tanzania si è stati in paesi dell’Africa o dell’America Latina in cui questa malattia è endemica.
In particolare, la febbre gialla è presente in 34 paesi dell’Africa Sub-Sahariana e in 13 paesi dell’America Latina. Il vaccino fornisce un'immunità efficace entro 10 giorni per oltre il 90% delle persone vaccinate e dura tutta la vita, senza necessità di richiamo.
Per quanto riguarda la malaria, malattia (come la febbre gialla) trasmessa dalle zanzare e assai presente nei paesi tropicali, a Zanzibar la relativa profilassi non è più obbligatoria, il che non significa che si può partire senza porsi il problema.
Infatti a Zanzibar, per quanto la possibilità di contrarla sia molto bassa, la malaria è presente. I rischi maggiori si verificano quando si visita il Paese nella stagione delle grandi piogge, ovvero tra fine marzo e maggio e a novembre. Le zone della costa sono le più sicure, quindi il rischio è quasi inesistente se si rimane nelle aree degli hotel e dei resort in prossimità della spiagge.
Più pericoloso, ai fini della possibilità di contrarre la malaria, è il safari in Tanzania che spesso fa parte dei pacchetti vacanze, pensato per chi vuole abbinare alla vacanza al mare anche un’esperienza a tu per tu con la fauna e i paesaggi dell’Africa continentale.
Visto che la profilassi malarica non è del tutto priva di controindicazioni – spesso è mal tollerata dall’organismo – la cosa migliore è consultarsi con il proprio medico di famiglia e insieme a lui, in base al periodo in cui si visiterà Zanzibar e alle zone che si pensa di visitare, decidere che cos’è meglio fare, anche in relazione alla tipologia di viaggiatore.
Chi si reca a Zanzibar o nel resto della Tanzania e vuole essere del tutto al sicuro può optare anche per alcune vaccinazioni aggiuntive, soprattutto se ha intenzione di visitare zone al di fuori dai classici percorsi turistici. In particolare, sono raccomandati i vaccini contro:
tifo
colera
tetano
rabbia
epatite di tipo A e B
Va ricordato anche che l’AIDS si è diffuso molto largamente in Tanzania e oggi, dopo la malaria, è la seconda causa di morte, per cui è assolutamente necessario utilizzare una prevenzione completa in caso di rapporti sessuali.
È fondamentale arrivare a Zanzibar, così come in qualsiasi altra meta tropicale, con una borsa dei medicinali ben fornita, anche soltanto per evitare di essere letteralmente assaliti dalle zanzare nei momenti più difficili, ad esempio al tramonto. Va ricordato che il sistema sanitario di Zanzibar non è particolarmente efficiente, e che le uniche strutture ospedaliere e mediche davvero affidabili si trovano soltanto nella capitale, quindi arrivare ben attrezzati è sicuramente preferibile che cercare in loco quello che può servire. In particolare, bisogna portare con sé:
repellenti per insetti tropicali (meglio in versione stick, visto che in questo modo si evitano di irrorare cibi e bevande e ci si assicura di proteggere tutta la parte su cui si passa il repellente)
Attenzione anche a come ci si veste: per evitare le punture degli insetti, che come abbiamo visto di norma sono solo fastidiose ma possono comportare anche altri pericoli, è necessario utilizzare soprattutto di sera e durante le escursioni all’interno del Paese maniche e pantaloni lunghi.
Scegliere un’assicurazione viaggio adeguata con copertura sanitaria è il modo migliore per rimediare a qualsiasi inconveniente riguardante non solo le malattie, ma anche gli infortuni o gli incidenti mentre si è all’estero. Oggi le assicurazioni consentono di personalizzare il pacchetto di garanzie in base alle proprie esigenze, in modo da pagare solo per quello che si richiede senza coperture inutili.
È bene scegliere un’assicurazione viaggio con tanto di assistenza sanitaria dotata di supporto per la lingua italiana, perché sovente non è facile chiarire la natura del proprio infortunio ed è necessario essere il più possibile precisi per ricevere il supporto adeguato. Inoltre, è necessario che il servizio clienti sia contattabile 7 giorni su 7 e 24 ore su 24.
Altre situazioni in cui l’assicurazione di viaggio può rivelarsi un alleato molto prezioso sono:
la perdita di un volo o di una coincidenza
lo smarrimento dei bagagli
il furto dei bagagli o del proprio denaro
la necessità di un rientro anticipato