Tamponamento a catena: chi paga i danni?
Quando l'incidente stradale avviene tra due veicoli รจ abbastanza semplice individuare chi ha la colpa e, di conseguenza, chi risarcirร i danni. Quando, invece, si รจ in presenza di piรน veicoli o di un tamponamento a catena la questione diventa complessa.

Per capire che cosa sia un tamponamento a catena, occorre partire dal tamponamento semplice, quello fra due veicoli: questo incidente si realizza quando un mezzo con la sua parte anteriore urta la parte posteriore di un altro veicolo che lo precede in strada.
Tamponamento fra due veicoli: chi paga
In un caso del genere, a pagare รจ chi รจ dietro. Lo stabilisce il Codice della Strada, allโarticolo 141, che si divide in tre punti:
- ร obbligo del conducente regolare la velocitร del veicolo in modo che sia evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose e ogni altra causa di disordine per la circolazione.
- Chi รจ dietro per evitare lโimpatto deve badare alle caratteristiche, allo stato e al carico del veicolo, alle caratteristiche e alle condizioni della strada e del traffico, e a ogni altra circostanza di qualsiasi natura. Insomma, chi รจ dietro deve stare attento a tutto e a tutti: se lo fa, non tampona, e non ha nessuna responsabilitร .
- Se non lo fa, tampona, รจ responsabile dellโincidente, e paga i danni. Per la precisione, scatta la copertura dellโassicurazione auto RCA: con la procedura dellโindennizzo diretto, le compagnie si accordano per il rimborso al danneggiato, ossia al tamponato.
La normativa prevede anche che il conducente sia tenuto a regolare la velocitร nei tratti di strada a visibilitร limitata, nelle curve, in prossimitร delle intersezioni e delle scuole o di altri luoghi frequentati da fanciulli indicati dagli appositi segnali, nelle forti discese, nei passaggi stretti o ingombrati, nelle ore notturne, nei casi di insufficiente visibilitร per condizioni atmosferiche o per altre cause, nell'attraversamento degli abitati o comunque nei tratti di strada fiancheggiati da edifici.
L'eccezione: quando il tamponatore ha ragione
Comunque, seppure molto di rado, puรฒ essere che il tamponatore abbia ragione e il tamponato torto. O puรฒ accadere che la responsabilitร di chi sta dietro non sia del 100%, ma inferiore: per esempio del 70%. Lโaltro 30% di colpa sarร del tamponato. Questo succede se il tamponato aveva una condotta abnorme, imprevedibile, come una sorta di zig zag che abbia fatto da trabocchetto inevitabile.
Tamponamento a catena: che cosโรจ
Il tamponamento a catena รจ un tamponamento multiplo: parecchi veicoli che si tamponano. Se sono tre, lโultimo โvagoneโ di questa sorta di โtreninoโ tampona il veicolo di mezzo, il quale tampona il veicolo davanti.
Ma il tamponamento a catena puรฒ coinvolgere un numero qualsiasi di veicoli, di qualunque tipo (auto, furgoni, Tir), sino a essere una specie di โserpentoneโ lunghissimo, come accade nelle giornate molto nebbiose sulle autostrade.
Tamponamento a catena: due casi
Sono due le situazioni possibili riguardo ai tamponamenti a catena. A normare questi casi, sono i princรฌpi base del Codice della Strada e del Codice Civile, corroborati da sentenze della Cassazione.
- Tamponamento a catena fra veicoli fermi. Se i mezzi sono in coda prima di un semaforo rosso o nel traffico, e si verifica un tamponamento a catena, di chi รจ la responsabilitร ? Dell'ultimo veicolo del โtreninoโ: del mezzo cioรจ che genera la prima collisione dalla quale scaturiscono i successivi tamponamenti. A pagare รจ lโassicurazione dellโultimo veicolo, tramite la procedura ordinaria di risarcimento. Lo ha stabilito la Cassazione, con sentenza 18234/2008.
- Tamponamento a catena fra veicoli che si muovono. Nel caso di scontro tra veicoli in movimento si presume, fino a prova contraria, che ciascuno dei conducenti abbia concorso ugualmente a produrre il danno subito dai singoli veicoli. Lo dice lโarticolo 2054 del Codice Civile, comma 2, e lo ribadisce la Cassazione con sentenza 8481/2015.
La presunzione nel tamponamento multiplo in movimento
Per la precisione, nel tamponamento multiplo in movimento, cโรจ quella che viene definita presunzione di colpa. Da capire in tre punti:
- In base a questa presunzione, devono ritenersi responsabili dellโincidente, in eguale misura, entrambi i conducenti di ciascuna coppia di veicoli (tamponante e tamponato).
- E perchรฉ? Perchรฉ non รจ stata osservata la distanza di sicurezza rispetto al veicolo antistante (lo stabilisce la Cassazione, con sentenza 4021/2013).
- Questa presunzione fa scattare in capo a ogni guidatore la responsabilitร nei confronti del veicolo che gli sta davanti, per i danni che il tamponato abbia subรฌto nella sua parte posteriore.
Per non pagare, serve la prova liberatoria
Nei tamponamenti a catena in movimento, se il tamponante crede di non avere colpe, deve dimostrarlo: serve la prova liberatoria, che lo libera da responsabilitร . Riassumibile nei seguenti aspetti:
- La prova liberatoria avrร come oggetto l'aver fatto tutto il possibile, una volta tamponati, per evitare di tamponare il veicolo davanti.
- Il guidatore tamponante deve dimostrare di aver rispettato la distanza di sicurezza, che stava procedendo con massima prudenza e cautela e che proprio non poteva evitare lโimpatto davanti. Esattamente come non ha colpa per lโimpatto ricevuto da dietro.
- Pertanto, occorre dimostrare che la velocitร di chi veniva dietro e la forza dโurto del proprio tamponante era cosรฌ forte da non riuscire ad impedire di tamponare chi stava davanti.
Morale: di tutti, solo il primo โvagoneโ del โtreninoโ dei tamponati non ha colpa. ร stato tamponato, non ha tamponato nessuno, non deve risarcire nessuno.
Tamponamento a catena: quale compagnia assicuratrice paga
In base alle diverse situazioni, per il tamponamento multiplo le procedure assicurative cambiano:
- Occorre rivolgersi al veicolo direttamente tamponante nellโipotesi di veicoli in movimento.
- Ci si deve rivolgere all'ultimo veicolo, che ha dato origine all'incidente complessivo, in ipotesi di veicoli incolonnati fermi.
- Attenzione perรฒ: il trasportato su uno dei veicoli coinvolti, dovrร sempre richiedere i danni alla compagnia che assicura il mezzo sul quale si trovava al momento dello scontro.
Se la colpa รจ del gasolio sullโasfalto
In tema di tamponamento a catena sull'autostrada spetta al conducente dimostrare che il mancato tempestivo arresto del veicolo e la collisione sono stati provocati dalla presenza di una chiazza di gasolio sull'asfalto. Lo stabilisce la Cassazione, con sentenza 7804/2010.
L'incidente, infatti, pone a carico dell'automobilista una presunzione di inosservanza della distanza di sicurezza, escludendo l'applicazione della presunzione di pari colpa.
Auto travolta: caso particolare
In autostrada, รจ corretta l'attribuzione del 10% di corresponsabilitร all'automobilista che, coinvolto in un tamponamento a catena, con l'auto in avaria in ultima posizione, viene travolto da un'altra auto sopraggiunta per essersi trattenuto sulla sede stradale.
Lo ha stabilito la Corte dโappello Milano, con sentenza 463/2008. Perchรฉ la colpa del 10%?
- Perchรฉ non si รจ messo subito al riparo, รจ rimasto in strada a constatare l'entitร dei guasto.
- Avrebbe dovuto subito allontanarsi, essendo del tutto prevedibile l'arrivo di altre vetture e notorio che la velocitร delle vetture in autostrada รจ elevata con rischio di difficile o mancato controllo dei mezzi.
Distanza di sicurezza: che cosโรจ
Uno degli elementi chiave per determinare le responsabilitร nei tamponamenti a catena, รจ la distanza di sicurezza.
Durante la marcia i veicoli devono tenere, rispetto al veicolo che precede, una distanza di sicurezza tale che sia garantito in ogni caso l'arresto tempestivo e siano evitate collisioni con i veicoli che precedono.
Ecco che cosโรจ la distanza di sicurezza. Nella valutazione della distanza di sicurezza, vanno tenuti in considerazione numerosi fattori (come suggerisce lโAutomobile Club dโItalia):
- la prontezza dei riflessi del conducente;
- il tipo e lo stato di efficienza del veicolo;
- la velocitร ;
- la visibilitร e le condizioni atmosferiche;
- le condizioni del traffico;
- la pendenza della strada e le caratteristiche e condizioni del manto stradale e l'entitร del carico.
Il calcolo della distanza
Nel calcolo di questa distanza, si dovrebbe considerare solo l'equivalente della distanza percorsa in un secondo, cioรจ nel tempo mediamente impiegato per decidere se l'accensione dello stop del veicolo che precede implica la necessitร di una nostra frenata e quindi agire di conseguenza.
Ovviamente, sempre che il veicolo davanti abbia uno spazio di arresto uguale a quello del veicolo che segue.
Tenuto conto che al raddoppio della velocitร corrisponde uno spazio di frenata quadruplo, รจ prudente non scendere mai (neanche nella fase iniziale di un sorpasso, quando cioรจ si inizia ad uscire dalla "scia" del veicolo che precede) al di sotto delle seguenti distanze dal veicolo che precede.
Occhio: se i freni non sono perfettamente efficienti, gli pneumatici sono consumati, il veicolo รจ molto carico, lo spazio di frenata si allungherร di molto e sarร quindi necessario aumentare le distanze almeno della metร .
Tutti i valori non devono essere considerati per la guida in caso di nebbia, quando invece devono valere altre considerazioni. Per non parlare di asfalto bagnato o scivoloso, per la pioggia o per altro.
Distanza di sicurezza: tre esempi
In termini pratici, qual รจ la distanza di sicurezza? Ecco tre situazioni fra le numerose possibili;
- A 50 km/h, 25 metri (equivalente alla lunghezza di due autobus).
- A 90 km/h, 40 metri (equivalente alla lunghezza di piรน di due autotreni).
- A 130 km/h, 130 metri (equivalente alla lunghezza di un campo di calcio).
La formula per la distanza di sicurezza
Per dare unโindicazione, cโรจ una semplice formuletta da ricordare per calcolare una buona distanza di sicurezza:
- Dividere la propria velocitร espressa in km/h per 10 ed elevare il risultato al quadrato: il numero risultante รจ un buon indicatore, in metri, della distanza di sicurezza da mantenere; pertanto, a 50 km/h si dovrebbe mantenere una distanza di 25 metri.
Risarcimento: quanti giorni di attesa
Come ricorda lโIVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), ci sono termini per lโofferta del risarcimento in caso di tamponamento a catena.
L'impresa รจ tenuta a formulare lโofferta di risarcimento entro 60 giorni dalla data in cui ha ricevuto la richiesta per i danni alle cose o al veicolo ed entro 90 giorni per i danni alla persona. In teoria. Perchรฉ purtroppo nella realtร spesso i tempi si allungano.
ll termine di 60 giorni si riduce a 30 giorni se i due conducenti dei veicoli coinvolti sottoscrivono congiuntamente il modulo di constatazione amichevole di incidente. Sempre sulla carta.
Per il caso di lesioni alla persona, occorre sapere che i 90 giorni decorrono dalla data di presentazione di un certificato medico di avvenuta guarigione o di stabilizzazione dei postumi. Anche in questo caso, i tempi purtroppo si allungano spesso.
Nei siti Internet delle imprese, si possono trovare altre informazioni su come muoversi in caso di incidente nonchรฉ lโelenco dei centri di liquidazione sinistri che compongono la rete periferica delle diverse imprese. Comunque, in genere, se la compagnia รจ valida, รจ questa ad aiutare il cliente.
Massima precisione: per ottenere il risarcimento nei termini sopra indicati รจ molto importante che la richiesta sia completa di tutti gli elementi previsti dalla legge. Se la richiesta manca di qualche elemento essenziale, lโimpresa รจ tenuta ad indicare, entro 30 giorni, le informazioni integrative necessarie alla definizione del sinistro. Una volta accettata la somma offerta, l'impresa รจ poi tenuta a effettuare il pagamento entro i successivi 15 giorni. Occhio a non sbagliare: si perde tantissimo tempo.
Per il passeggero con lesioni
Chi subisce lesioni personali in qualitร di terzo trasportato presenta la richiesta di risarcimento all'impresa del veicolo sul quale viaggiava. Questa provvederร entro 90 giorni al risarcimento del danno fino allโimporto del massimale minimo di legge, a prescindere dallโaccertamento della responsabilitร dei conducenti. Con due conseguenze:
- Lโimpresa che ha effettuato il risarcimento si rivarrร sull'impresa di assicurazione del responsabile del sinistro.
- Se il danno supera il massimale minimo di legge, avrai diritto di richiedere la parte eccedente alla compagnia del responsabile, sempre che questi sia assicurato per un massimale superiore a quello minimo di legge.
Non confondersi con lโindennizzo diretto
Per i tamponamenti a catena, lโindennizzo diretto non scatta: non รจ la propria compagnia a risarcire.
Si puรฒ attivare, rivolgendosi direttamente alla propria impresa, se nellโincidente sono stati coinvolti solo due veicoli, entrambi immatricolati e assicurati in Italia, se non si รจ responsabili del sinistro.
Con questa procedura si chiede il risarcimento diretto dei danni al veicolo e alle cose trasportate e/o delle lesioni fino a 9 punti di invaliditร (dette lesioni lievi).
La procedura di risarcimento diretto รจ applicabile anche se sullโuno o sullโaltro veicolo coinvolto nellโincidente sono presenti oltre ai conducenti altre persone (terzi trasportati) che hanno subรฌto lesioni anche gravi (oltre i 9 punti); non si applica, invece, in caso di danni fisici subiti da passanti.
Che cosa copre la RC auto?
Nei tamponamenti a catena, vediamo che cosa copre la RC auto, come ricorda lโANIA (Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici). La compagnia di assicurazione del veicolo guidato dalla persona responsabile dellโincidente risarcisce questo:
- i danni (fisici e materiali) subiti da pedoni, ciclisti e altre persone non trasportate a bordo dell'auto/moto assicurata;
- i danni subiti da persone trasportate a bordo di altro veicolo;
- i danni fisici subiti dai passeggeri a bordo del veicolo assicurato;
- i danni alle cose di proprietร dei passeggeri sono risarciti a condizione che essi non siano legati da determinate relazioni di parentela o di societร elencate dalla legge con il proprietario o con il conducente del veicolo;
- i danni materiali subiti da oggetti esterni ai veicoli (come un cassonetto della spazzatura, o come le strutture della sede stradale).
RC auto: che cosa non copre
Nei tamponamenti a catena, la RC auto non copre i danni fisici e materiali subiti dal conducente responsabile del sinistro. Il risarcimento del danno puรฒ essere ridotto nel caso in cui il terzo danneggiato abbia tenuto un comportamento che ha contribuito ad aggravare il danno subito (come il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza o del casco).
Tamponamento fra parenti
Se il tamponamento a catena ha coinvolto parenti, occorre fare attenzione ai seguenti punti.
Secondo il Codice delle Assicurazioni (articolo 129, lettera b) non sono considerati terzi danneggiati e non hanno diritto ai benefici derivanti dai contratti di RC auto, limitatamente ai danni alle cose, tra gli altri:
- il coniuge non legalmente separato, gli ascendenti (genitori e nonni) e i discendenti (figli e nipoti) legittimi, naturali o adottivi del conducente e del proprietario del veicolo responsabile del sinistro;
- gli affiliati e gli altri parenti e affini fino al terzo grado del proprietario e del conducente quando convivano con questi o siano a loro carico in quanto tali soggetti provvedano abitualmente al loro mantenimento.