La disdetta Internet ADSL o fibra ottica è la procedura da seguire per chi desidera cessare l'abbonamento Internet senza passare direttamente ad un nuovo operatore. Qui puoi trovare tutti i moduli recesso Internet per ciascun gestore, informazioni sui costi, procedura, documenti, tempistiche ed eventuali penali.
Gli operatori telefonici mettono a disposizione dei moduli a disdetta ad hoc con tutte le informazioni necessarie per chiudere la linea: una volta compilati, andranno inviati (tramite i canali forniti dai singoli operatori) per dare il via all’iter di disdetta.
È possibile scaricarli direttamente da qui:
La procedura di disdetta per un servizio Internet casa può variare leggermente a seconda del provider di servizi Internet. Questa è una lista generale dei passaggi che di norma si devono seguire per richiedere una disdetta.
Restituire l'attrezzatura: infine, va restituita qualsiasi attrezzatura noleggiata al provider, come modem o router, per evitare di incorrere in ulteriori spese
Per richiedere la disdetta del contratto Internet casa, sono di norma necessari i seguenti documenti e informazioni:
Effettuare la disdetta ADSL o fibra comporta, per l’utente, dover affrontare costi di disattivazione che vengono chiariti, in modo completo, dalle condizioni contrattuali dell’abbonamento attivato con il proprio operatore. L’importo dei costi di disattivazione non può superare il valore di un canone mensile dell’abbonamento.
Oltre al contributo di disattivazione, previsto sia in caso di passaggio ad altro operatore che di disdetta con cessazione della linea, l’utente potrebbe dover affrontare altre spese extra per completare il processo di disdetta e chiudere il contratto.
Tra i principali costi legati alla disdetta di una linea ADSL o fibra troviamo le rate residue del contributo di attivazione, che speso è incluso nel canone di sottoscrizione e, quindi, non viene espresso chiaramente dall’operatore, o di alcuni dispositivi, solitamente il modem Wi-Fi, acquistati al momento della sottoscrizione dell’abbonamento.
Per avere un’idea ben precisa in merito ai reali costi da affrontare per chi richiede la disdetta di un abbonamento di rete fissa è opportuno contattare il servizio clienti del proprio operatore, sfruttando uno dei canali a disposizione degli utenti, per richiedere tutte le informazioni legate ai costi connessi alla disdetta, in caso di cessazione della linea o in caso di passaggio ad altro operatore.
Per quanto riguarda il contributo di attivazione e le rate dei dispositivi, in molti casi, l’utente ha la possibilità di scegliere se saldare tutte le rate residue in un’unica soluzione oppure se continuare con il pagamento rateale sino all’esaurimento delle rate rimanenti. Le modalità di tale scelta cambiano a seconda dell’operatore ed è, quindi, importante contattare il servizio clienti per chiarimenti anche su questo punto.
Nel caso in cui nel contratto d’abbonamento che si sta per disdire ci siano dispositivi inclusi in comodato d’uso da restituire, sarà necessario procedere con la restituzione (seguendo le modalità indicate dall’operatore) in parallelo alla richiesta di disdetta al fine di evitare costi aggiuntivi.
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Se si vuole cambiare operatore, richiedendo anche la portabilità del numero di telefono, non è necessario inviare una disdetta al proprio provider. La situazione cambia radicalmente, invece, nel caso in cui l’utente sia intenzionato a chiudere la linea (sia per le telefonate, che per Internet o per entrambe).
Per procedere con la cessazione della linea è necessario inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno (A/R) con una dichiarazione scritta simile a quelle che trovate cliccando nei moduli per la disdetta di ogni operatore in alto.
Ovviamente il modulo potrà essere personalizzato in base alle diverse esigenze: ad esempio si potrà eliminare il termine “anticipatamente” nel caso in cui il periodo minimo di permanenza con il provider sia già concluso.
Come si potrà leggere sul modulo, inoltre, si parla di liberazione della linea entro 30 giorni: il cliente, infatti, è tenuto a effettuare la richiesta di disdetta Internet Casa almeno un mese prima, così da poter permettere all'operatore di prendere tutte le misure necessarie alla disattivazione del servizio.
Oltre all'invio della raccomandata è possibile spedire il modulo anche via PEC al servizio clienti del provider. Alcuni operatori permettono di eseguire la disdetta ADSL e fibra ottica per cessazione linea anche chiamando il servizio clienti (sarà necessario verificare la propria identità in questo caso) oppure recandosi in un negozio del provider abilitato a raccogliere tale richiesta.
Il modulo dovrà essere accompagnato dalla fotocopia di un documento d'identità valido dell'intestatario dell'abbonamento da disdire.
La disdetta di un contratto ADSL o fibra ottica prevede i seguenti costi:
La procedura per la disdetta ADSL o Fibra è, dunque, semplice e non comporta la raccolta di troppa documentazione. I costi di disattivazione, invece, sono un caso più particolare e complesso: possono variare per diversi motivi (cessazione o migrazione ad altro operatore, tipo di tecnologia utilizzata per il servizio, offerte solo ADSL o ADSL e telefono, etc...), quindi è necessario leggere attentamente il contratto che si è sottoscritto e, se possibile, contattare il servizio di consulenza di SOStariffe.it per avere maggiori informazioni in merito e capire quanto effettivamente bisognerà pagare per il recesso.
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Non ci sono penali o altri costi extra legati all’interruzione del contratto. In tabella, qui di sotto, vengono riportati alcuni esempi del contributo di disattivazione previsto dai principali operatori di telefonia. Il contributo effettivo può cambiare da tariffa a tariffa ed è sempre necessario verificare questo dettaglio consultando le condizioni contrattuali della propria offerta.
Operatore |
Contributo disattivazione per cessazione linea |
Contributo disattivazione per migrazione ad altro operatore |
TIM |
5 euro |
30 euro |
Vodafone |
28 euro |
28 euro |
WINDTRE |
Una mensilità dell’abbonamento |
Una mensilità dell’abbonamento |
Fastweb |
Una mensilità dell’abbonamento |
Una mensilità dell’abbonamento |
Tiscali |
Una mensilità dell’abbonamento |
Una mensilità dell’abbonamento |
Per richiedere la disdetta ADSL TIM, l’operatore consiglia sul suo sito ufficiale di chiamare al numero 187, dalla linea telefonica per cui si vuole richiedere la disdetta, e digitare l’opzione 2. L’utente potrà richiedere la disdetta dell’abbonamento, con cessazione della linea, direttamente al consulente del Servizio Clienti TIM che fornirà tutte le informazioni relative a costi, modi e tempistiche.
Da notare che è possibile inviare il modulo disdetta TIM direttamente all’operatore:
In caso di passaggio ad altro operatore, con migrazione della linea, è necessario comunicare al nuovo operatore il codice migrazione TIM che può essere facilmente recuperato dalla bolletta inviata dall’operatore oppure richiesto direttamente al Servizio Clienti TIM. In questo caso, non è necessario inviare il modulo disdetta ADSL TIM.
Per quanto riguarda i costi, TIM richiede un contributo di disattivazione di 5 euro in caso di migrazione verso un altro operatore. Per quanto riguarda la cessazione della linea, invece, è previsto un contributo di 30 euro. Da notare che, sia in caso di disdetta per disattivazione della linea che in caso di passaggio ad altro operatore, potrebbero essere addebitati costi extra.
Di norma, infatti, TIM include nel canone mensile, tramite pagamento rateale, sia il contributo di attivazione che il costo del modem Wi-Fi. Le rate residue eventualmente presenti al momento della disdetta dovranno essere saldate. Prima di richiedere la migrazione o la disattivazione della linea è consigliabile contattare il servizio clienti per verificare il costo effettivo della disdetta ADSL TIM.
Per informazioni aggiornate su questo argomento e per scaricare il modulo disdetta TIM visita la nostra pagina specifica sulla Disdetta TIM.
La disdetta dell’ADSL o della fibra ottica di Vodafone, con cessazione della linea, può avvenire in qualsiasi momento con un preavviso di 30 giorni. La comunicazione può essere inviata dall’utente all’operatore in uno dei seguenti modi:
In caso di passaggio ad altro operatore, invece, non è necessario inviare il modulo disdetta ADSL ma sarà necessario recuperare il codice di migrazione Vodafone disponibile in una qualsiasi bolletta inviata dall’operatore.
In caso di disdetta dell’ADSL o della fibra ottica di Vodafone è previsto un costo di disattivazione della linea pari a 23 euro. Tale addebito è previsto sia in caso di passaggio ad altro operatore che in caso di cessazione della linea fissa.
A questo contributo possono sommarsi eventuali costi extra legati alla presenza del contributo di attivazione o del costo del modem Wi-Fi “nascosto” all’interno del canone mensile. Prima di effettuare la disdetta dell’ADSL Vodafone è, quindi, consigliabile verificare che non ci siano ulteriori costi da affrontare. Per maggiori dettagli è possibile contattare il servizio clienti Vodafone.
Da notare, inoltre, che nel caso in cui la Vodafone Station sia stata fornita in comodato d’uso gratuito sarà necessario, a seguito della disdetta, restituire il dispositivo. Si tratta di un aspetto da non sottovalutare in quanto potrebbe tradursi in un costo aggiuntivo da versare all’operatore per inadempienza contrattuale.
La mancata restituzione del dispositivo comporta un addebito di 70 euro in caso di recesso esercitato nei primi 12 mesi dalla sottoscrizione del contratto oppure di 50 euro qualora il recesso sia stato esercitato tra il tredicesimo ed il ventiquattresimo mese dalla sottoscrizione. Tutte le modalità aggiornate per restituire la Vodafone Station sono disponibili sul sito dell’operatore.
Per informazioni aggiornate su questo argomento e per scaricare il modulo disdetta Vodafone visita la nostra pagina specifica sulla Disdetta Vodafone.
Per effettuare la disdetta del contratto ADSL o fibra di WINDTRE, con cessazione della linea, è possibile inviare una comunicazione all’operatore tramite uno dei seguenti canali:
In caso di passaggio ad altro operatore si dovrà recuperare il codice di migrazione WINDTRE.
I clienti WINDTRE hanno la possibilità di richiedere la disdetta del proprio abbonamento in qualsiasi momento. Per quest’operazione è richiesto un contributo di disattivazione legato alla tipologia di offerta attiva ma comunque non superiore ad un canone mensile dell’abbonamento.
Da notare, però, che la disdetta può essere accompagnata da costi extra come le rate residue dell’attivazione o del modem Wi-Fi. In caso di recesso dell’abbonamento, infatti, sarà necessario saldare tutte le rate residue in un’unica soluzione.
Per informazioni aggiornate su questo argomento e per scaricare il modulo disdetta WINDTRE visita la nostra pagina specifica sulla Disdetta WINDTRE.
Per inviare la disdetta ADSL Fastweb con la richiesta di chiusura abbonamento, i clienti hanno la possibilità di seguire uno dei seguenti canali messi a disposizione dall’operatore:
In caso di passaggio ad altro operatore, invece, sarà necessario comunicare al nuovo provider il proprio codice di migrazione Fastweb.
Fastweb addebita un contributo di disattivazione al cliente pari ad una mensilità dell’abbonamento nel caso in cui la richiesta di disdetta ADSL o fibra arrivi dopo i primi 30 giorni dall’attivazione. In caso contrario, l’operatore non addebita alcun costo.
Da notare, però, che è necessario restituire gli apparati di connessione (modem Wi-Fi ed eventuale extender) inclusi gratuitamente nell’abbonamento. La mancata restituzione comporterà un addebito extra definito dalle condizioni contrattuali dell’offerta.
Per informazioni aggiornate su questo argomento e per scaricare il modulo disdetta Fastweb visita la nostra pagina specifica sulla Disdetta Fastweb.
Per inviare la disdetta ADSL a Tiscali è possibile compilare il modulo di disdetta presente nell’area clienti My Tiscali del sito ufficiale dell’operatore. In alternativa, è possibile inviare il modulo disdetta Tiscali via PEC oppure via raccomandata. I riferimenti da tenere in considerazione sono:
In caso di migrazione della linea con passaggio ad altro operatore, invece, non sarà necessario inviare il modulo di disdetta ma bisognerà comunicare al nuovo operatore il codice di migrazione Tiscali. Se il cliente ha una rateizzazione in corso (attivazione o modem) dovrà contattare il servizio clienti Tiscali per comunicare l’intenzione di saldare le rate residue in un’unica soluzione, con la fattura di chiusura, o continuare la rateizzazione. Se il modem è stato fornito in comodato d’uso gratuito, all’atto della disdetta, dovrà essere restituito all’operatore. Per maggiori dettagli è consigliabile contattare il Servizio Clienti. Sia in caso di disdetta Tiscali per cessazione della linea che in caso di migrazione è previsto un costo di disattivazione pari ad una mensilità di canone di abbonamento.
Per informazioni aggiornate su questo argomento e per scaricare il modulo disdetta Tiscali visita la nostra pagina specifica sulla Disdetta Tiscali.
Il costo di disdetta di un abbonamento per la connessione Internet casa è sempre dovuto, nei limiti previsti dalla normativa sul contributo di disattivazione, quando si richiede la migrazione a un altro operatore o la cessazione della linea. Oltre al contributo di disattivazione, nei costi di disdetta potrebbero essere presenti anche costi indiretti come le rate residue dell’attivazione o del modem. Ci sono alcuni casi, come il recesso a seguito di modifica unilaterale del contratto oppure il recesso per diritto di ripensamento entro 14 giorni dall’attivazione, in cui non ci sono costi.
Il costo di cessazione della linea rientra nel contributo di disattivazione e, quindi, non può superare l’importo di un canone mensile dell’abbonamento. Tale costo va sempre pagato al netto dei casi in cui c’è una modifica unilaterale da parte dell’operatore oppure si esercita il diritto di ripensamento entro 14 giorni dall’attivazione del contratto. Con la cessazione della linea, inoltre, si perde il numero di telefono abbinato.
Il tempo necessario per effettuare la disdetta di un contratto Internet può variare a seconda del fornitore di servizi. In genere l’intero processo può richiedere da 15 a 30 giorni. Tuttavia, in alcuni casi, potrebbe essere richiesto un preavviso più lungo, ad esempio di 60 giorni, soprattutto se si è in un contratto a lungo termine.
Se si sta pianificando di passare a un altro fornitore di servizi Internet, il tempo necessario per la migrazione del servizio potrebbe aggiungere ulteriori giorni al processo. Fortunatamente, oggi non c’è più interruzione del servizio per l’utente.
Sì. È sempre possibile effettuare la disdetta dell’abbonamento Internet casa. Bisogna semplicemente rispettare le modalità e le tempistiche previste dalle condizioni contrattuali della propria offerta e andare a considerare anche gli eventuali costi di disdetta che saranno addebitati con un’ultima fattura “di chiusura” da parte del proprio operatore.
Se si decide di non pagare le penali previste per la disdetta anticipata del contratto Internet, la compagnia fornitrice del servizio può intraprendere diverse azioni:
Nel caso di modifiche unilaterali del contratto da parte dell’operatore, l’utente è libero di scegliere se disattivare la linea oppure se passare ad altro operatore senza costi aggiuntivi.
In questo secondo caso è necessario inviare una raccomandata di cessazione del contratto Internet in essere ed effettuare, contestualmente, la portabilità del numero attivando un’offerta di un altro provider.
Questo è l'unico caso in cui è necessario inviare una raccomandata di disdetta (oppure utilizzare uno degli altri metodi alternativi messi a disposizione dal provider) anche se si sta effettuando un passaggio ad un nuovo operatore mantenendo il proprio numero (portabilità).
Nel caso in cui il provider effettui delle modifiche non concordate al contratto in essere (denominate appunto “modifiche unilaterali”) non sono dovuti costi di disattivazione e disdetta.
Generalmente si hanno a disposizione 30 giorni di tempo, a partire dalla ricevuta comunicazione delle modifiche contrattuali, per rescindere dal contratto senza costi aggiuntivi.
Talvolta, gli operatori avvisano con anticipo ulteriore i propri clienti di future modifiche unilaterali. In generale, è sempre molto importante leggere con attenzione gli avvisi di modifiche unilaterali (spesso sono riportati anche in bolletta) per tutti i dettagli relativi alle modalità di recesso ed alle relative tempistiche.
In ogni caso, è sempre molto importante richiedere, al servizio clienti, tutte le informazioni relative alle modalità di recesso per modifiche unilaterali del contratto da parte del proprio operatore.
Questa procedura, se eseguita correttamente, è molto semplice e lineare. I casi di errori o ritardi nell’invio delle richieste di disdetta sono numerosi. Per questo motivo, sarà necessario prestare la massima attenzione nel completamento di questa pratica.
Ricordiamo che con il servizio di consulenza di SosTariffe.it è possibile trovare le tariffe migliori a seconda delle proprie esigenze e necessità: in questo modo, attivando l'offerta desiderata, il nuovo operatore si occuperà di fornire tutte le informazioni necessarie per recedere a causa di modifiche contrattuali e attivare una nuova offerta più conveniente.
Il recesso per “diritto di ripensamento” è una delle tutele più importanti dei consumatori che, purtroppo, non sempre sono a conoscenza di tale diritto. La normativa vigente, infatti, prevede la possibilità, entro 14 giorni dall'attivazione di una nuova offerta Internet, di "ripensarci" e annullare - senza alcun costo - il contratto.
Questo diritto è valido solo per gli acquisti effettuati a distanza e fuori dai locali commerciali, ossia:
In questo caso è necessario inviare via raccomandata A/R il modulo per il recesso esercitato in virtù del diritto di ripensamento, specificando come riferimento "Ai sensi dell'art. 49, comma 1, lett. h) del Codice del Consumo" e indicando se si vuole contestualmente cessare la linea oppure passare ad un altro operatore.
Nei casi di vendita o noleggio di dispositivi associati all'offerta questi andranno rispediti intatti, negli imballaggi integri e corredati da tutti gli accessori all'indirizzo indicato dal provider.
Per cambiare operatore conservando il numero e senza procedere con la cessazione della linea, sarà sufficiente procedere con la richiesta di attivazione della nuova offerta del provider prescelto ed essere in possesso del codice di migrazione.
In questo caso, quindi, non è necessario procedere con la cessazione del servizio e chiudere la linea: tutto l'iter per l'interruzione dell'attuale offerta attiva sul numero viene presa in carico dal nuovo provider.
L’utente deve unicamente richiedere l’attivazione della nuova offerta ADSL o Fibra Ottica. Di solito, conviene, prima di avviare l’iter di cambio operatore, verificare, contattando il servizio clienti del provider attuale, i costi legati al passaggio (contributo di disattivazione, eventuale corrispettivo di recesso o pagamenti rateali in corso).
Veramente cortesi e disponibili . Consigli disinteressati e precisi . Veramente un ot...
Giuseppe