Cosa sono e come funzionano i pannelli fotovoltaici?
Un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica domestica rappresenta una soluzione permanente per risparmiare sulle bollette e aiutare l’ambiente. Soprattutto se auto-consumiamo tutta l’energia che produciamo. Le energie rinnovabili sono una fonte pulita ed economica, un investimento a lungo termine conveniente e accessibile anche per le famiglie.
L'impianto è costituito da sistema modulare di pannelli solari, installato solitamente sui tetti delle abitazioni, che trasforma la radiazione solare in energia elettrica, con la quale è possibile soddisfare il proprio fabbisogno energetico per l’illuminazione, l’acqua calda, il riscaldamento, l’utilizzo degli elettrodomestici e la ricarica delle auto elettriche. Generalmente per un’utenza domestica si installano impianti con una potenza di 3 Kw.
Gli impianti fotovoltaici più diffusi sono detti on-grid, poiché funzionano in collegamento alla rete elettrica e consentono di risparmiare da un lato perché si consuma in primis l’energia solare autoprodotta e dall’altro perché l’energia non immediatamente consumata viene reimmessa nella rete e pagata a prezzo di mercato, in base a quanto stabilito dal GSE, che varia a seconda del periodo di installazione e della tipologia di impianto.
Un impianto fotovoltaico stand alone (detto anche off-grid) è un tipo di soluzione che permette di essere totalmente indipendenti a livello energetico, poiché prevede un sistema di immagazzinamento pensato per funzionare senza l’allaccio alla rete del distributore locale; rappresenta però una piccolissima parte del mercato, adatta a particolari zone isolate non coperte dalla rete. La legge italiana infatti non consente l’installazione di impianti off-grid nelle zone raggiunte dalla rete elettrica nazionale.
Nel 2018 in Italia ci sono più di 600.000 impianti domestici su più di 6.000.000 di abitazioni indipendenti, parliamo quindi di un’incidenza del 10% destinata a crescere significativamente in futuro.
Il sistema di accumulo consente libertà e indipendenza energetica
L’impianto fotovoltaico può essere corredato da un sistema di accumulo - detto anche storage - formato da una o più batterie che immagazzinano l’energia non immediatamente consumata erogandola successivamente al bisogno. L’impianto fotovoltaico con accumulo è la soluzione più completa ed è quella che consente di sfruttare i vantaggi dell’autoconsumo differito: quando l’impianto non produce - per esempio di sera - e non si può auto consumare direttamente energia solare, si potrà comunque utilizzare la riserva di energia autoprodotta assorbita dalle batterie, senza attingere alla rete elettrica nazionale.
I sistemi di storage più avanzati sono in grado di analizzare i consumi e gestire l’energia autoprodotta, distribuendola in modo “intelligente” verso i sistemi di accumulo, la rete domestica o la rete elettrica per ottimizzare al meglio il funzionamento dell’impianto.
Se le batterie sono totalmente cariche, ma c’è comunque un eccesso di energia non consumato al momento, questo viene ceduto alla rete e rimborsato in base al meccanismo denominato “scambio sul posto”. Il sistema di accumulo può essere installato anche da chi già predispone di un impianto fotovoltaico o aggiunto in un momento successivo rispetto a quello dell’acquisto dei pannelli solari.
Lo scambio sul posto
Il meccanismo, che ci permette di vendere l’energia prodotta e non consumata e prelevare a nostra volta dalla rete, si chiama scambio sul posto e si applica a tutti gli impianti fino a 500 Kw. Bisogna farne apposita richiesta al GSE (Gestore Servizi Energetici), il quale ci rimborserà per l’energia che immettiamo in rete. Se restituiamo alla rete più energia di quella che preleviamo, ci verrà pagata al prezzo medio di mercato stabilito dal GSE.
Il contributo che il GSE rimborsa per l’energia ceduta è inferiore rispetto al prezzo a cui viene venduta l’energia prelevata dalla rete. Proprio per questo conviene sempre di più l’auto-consumo, che sia diretto o differito.
Risparmio possibile anche sulla fornitura di gas
Una delle prospettive più allettanti quando si parla di impianto fotovoltaico è quella di ridurre non solo la bolletta della luce, ma anche quella del gas. Cosa lo rende possibile? La predisposizione dell’impianto a generare energia termica per il riscaldamento dell’acqua e dell’abitazione, attraverso la combinazione di un sistema ibrido composto da pompa di calore e caldaia a condensazione, oppure la scelta di pannelli solari termici che andrebbero ad affiancare i pannelli fotovoltaici.
Optando per queste soluzioni è possibile ridurre i consumi di gas necessari per l’acqua calda e per riscaldare gli ambienti.
Se poi si utilizzano anche dei piani cottura ad induzione, che sfruttano l’energia elettrica al posto del gas metano, è possibile ridurre al minimo la bolletta per la fornitura di gas presso la propria abitazione.
Le prospettive di risparmio
Più si auto-consuma, più conviene investire nel fotovoltaico, poiché questo è l’unico modo in cui si può evitare di acquistare energia dai fornitori tradizionali. In caso contrario i vantaggi si riducono.
Considerando come esempio una spesa media annua per l’energia elettrica di 960 euro, soltanto auto-consumando l’energia fotovoltaica prodotta si taglia la spesa fino a 576 euro, abbinando all’autoconsumo il sistema di accumulo si arrivano a spendere annualmente solo 96 euro, raggiungendo un risparmio del 90%.
Inoltre investire nel fotovoltaico significa poter godere di una serie di altri vantaggi economici, garantiti da:
- detrazioni fiscali
- possibilità di rateizzare la spesa iniziale
- iniziative speciali di alcuni fornitori di impianti che consentono di azzerare totalmente i costi della bolletta
- aumento della classe energetica dell’immobile e quindi del suo valore sul mercato.
Le agevolazioni fiscali sugli impianti fotovoltaici
Chi compra e installa un impianto fotovoltaico per produrre energia elettrica da usare in casa può usufruire dell’Iva al 10% e delle detrazioni Irpef al 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia, con rimborso annuale in 10 anni. I pannelli solari devono possedere una certificazione di qualità ed essere garantiti per almeno cinque anni. Solare termico e sistemi funzionanti con pompa di calore (boiler per acqua calda, climatizzatori e caldaie) godono invece della detrazione del 65% per la riqualificazione energetica.
Perché ora è il momento giusto per investire nel fotovoltaico
Negli anni tra il 2005 ed il 2011 il settore del fotovoltaico è stato oggetto di importanti incentivi statali – con validità ventennale - volti a favorire il mercato delle fonti rinnovabili, contestualmente però la tecnologia era molto meno avanzata e non consentiva di autosostenere il proprio fabbisogno di energia elettrica domestica. Questo meccanismo di incentivi, regolati dal sistema “Conto energia” (1°, 2° e 3° Conto Energia) ha portato ad una speculazione economica determinata dagli altissimi guadagni prospettati dall’acquisto di pannelli all’estero (fuori UE) a basso costo e da un recupero dell’investimento velocissimo (2-3 anni) grazie ai ricavi dalla rivendita dell’energia prodotta.
Dal 2012 - anche per contrastare questi meccanismi - la legge è cambiata: il 4° e il 5° Conto Energia hanno sancito nuove regole per l’erogazione degli incentivi, finalizzati questa volta a premiare l’autoconsumo domestico e il risparmio di energia da fonti non rinnovabili, scongiurando quindi la speculazione degli anni passati dovuta alla maggior convenienza nel rivendere energia solare piuttosto che ad auto-consumarla.
Le disposizioni e gli incentivi del Conto Energia non sono più applicabili dal 6 luglio 2013, ma esistono altre tipologie di incentivi: la detrazione del 50% al momento dell’acquisto, oltre al mantenimento del meccanismo di scambio sul posto e ai mini-incentivi per la produzione di energia rinnovabile. Al contempo i costi dei pannelli si sono notevolmente abbassati a fronte di un rilevante miglioramento del rendimento. Tutte queste circostanze favorevoli consentono oggi in tutto e per tutto di generare l’energia pulita necessaria per autosostenere il proprio fabbisogno domestico, soprattutto grazie ai sistemi di accumulo che permettono di azzerare il prelievo di energia dalla rete elettrica.
Riassumendo, scegliere oggi di passare al fotovoltaico significa poter beneficiare di:
- Una tecnologia matura
- Ottimizzazione dei costi dell’investimento iniziale
- Risparmio più consistente.
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Evolvere è il gruppo che in Italia ha prodotto il maggior numero d’impianti fotovoltaici di proprietà per cittadini privati e piccole aziende. Iscritto al Registro delle piccole e medie imprese competitive, controlla e gestisce oltre 11.000 impianti in tutto il territorio nazionale, ed è presente con le proprie sedi tecniche in 18 regioni della penisola.

GEU Impianti srl è un’impresa toscana, della provincia di Pisa, operante nel settore delle energie rinnovabili. Dal 2011 si occupa di vendere e installare impianti di vario tipo: pannelli fotovoltaici, solare termodinamico, d’illuminazione Led e pompe di calore per privati e aziende.

Il Gruppo Elmec di Brunello, in provincia di Varese, si occupa da oltre mezzo secolo di soluzioni informatiche. Dal 2000 è anche attivo nel campo della sostenibilità ambientale con la propria startup Elmec Solar, che si occupa di ricerca e sviluppo nel settore fotovoltaico. Produce impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo e Led per aziende e privati.