Risarcimento danni fisici: quanto paga l'assicurazione?

Non tutte le assicurazioni coprono i danni fisici del conducente di un veicolo responsabile di un incidente. Dunque, se si desidera ottenere un rimborso delle spese mediche, è bene attivare una polizza assicurativa che le copra. Ecco come fare a ottenere il pagamento dei danni.

dolore al collo di una giovane donna in seguito a un incidente
Danni fisici in seguito ad un sinistro

Quando si subisce un danno fisico durante un incidente stradale o comunque per cause esterne che non dipendono dalla volontà personale, oltre che recarsi il prima possibile presso il pronto soccorso più vicino, è buona pratica rivolgersi a un legale che avrà il compito di individuare a quanto ammonta il risarcimento danni fisici che spetta in condizioni di questo tipo.

A tal proposito, quanti soldi sono previsti da parte dell’assicurazione per il risarcimento di danni fisici? Esistono delle procedure o delle tabelle per il calcolo del risarcimento danni in circostanze del genere e per fare richiesta di risarcimento? Di seguito le risposte dettagliate per essere ben informati nel caso si andasse incontro a danni di tipo fisico.

Cosa si intende per danni fisici

Mentre il danno materiale consiste in tutto ciò che provoca il danneggiamento di un oggetto, i danni fisici sono quelli che ledono la persona e possono provocare:

  • danni fisici da inabilità temporanea, che corrisponde al tempo della guarigione;
  • danni fisici da invalidità permanente, i quali provocano una riduzione delle capacità fisiche, più o meno grave.

Queste due categorie possono essere suddivise in altre tre tipologie di danno:

  • il danno biologico, che consiste in una lesione dell’integrità fisica e psichica di un soggetto, la quale può essere certificata da un medico e dunque soggetta a risarcimento. Sono esempi di danno biologico il danno estetico, il danno alla sfera sessuale, quello alla vita di relazione e alla riduzione della capacità lavorativa;
  • il danno patrimoniale, che comporta una lesione di tipo economico al danneggiato;
  • il danno morale, rappresentato dai turbamenti di tipo psichico e dagli stati d’animo negativi derivanti dalle lesioni subite.

Come fare richiesta di risarcimento per danni fisici

Rivolgersi a un legale è indispensabile al fine di riuscire a ottenere il giusto risarcimento per i danni subiti. L’avvocato consiglierà la procedura corretta per quanto riguarda la pratica medica da rispettare: bisognerà recarsi presso un medico legale di fiducia al quale spetterà il compito di redigere una relazione e condurre l’assistito presso il medico dell’assicurazione. Quest’ultimo avrà il compito di quantificare il danno fisico subito e l’ammontare del relativo risarcimento.

L’inabilità temporanea in seguito a un danno fisico subito viene provata dal certificato medico fornito dal medico curante e dal referto del pronto soccorso. L’invalidità permanente viene, invece, dimostrata con esami di tipo strumentale, quali risonanze magnetiche, lastre, ecografie, TAC. Per quanto riguarda il danno morale, invece:

  • viene riconosciuto in automatico nel caso di risarcimento per lesioni macropermanenti o quando ci sono risarcimenti per danni gravi;
  • quando invece si parla di danni fisici micropermanenti, il danno morale può essere provato con testimonianze che attestino l’effettiva sofferenze di tipo psico-fisico e l’esclusione da attività che prima si svolgevano normalmente.
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Quanto paga l’assicurazione per danni fisici?

In seguito a una lesione subita, il medico legale esaminerà il danno fisico che, come precisato in precedenza, può essere temporaneo o permanente, e dopo aver preso in esame la documentazione sanitaria e vistato il soggetto che ha fatto richiesta di risarcimento per danni fisici, determina:

  • il periodo di malattia che spetta al richiedente;
  • la percentuale di danno permanente, utilizzando una tabella che permette di calcolare il punteggio in termini percentuali in base al tipo di lesione subita.

Di seguito il dettaglio dei soldi previsti in caso di danni fisici che provocano inabilità temporanea e invalidità permanente.

1. Risarcimento danni fisici per inabilità temporanea, totale o permanente

L’inabilità temporanea (I.T.) può essere di tipo:

  • totale, indicata con la sigla I.T.T., quando porta il soggetto che ha subito il danno fisico nell’impossibilità di svolgere le attività delle quali si occupava in precedenza;
  • parziale, indicata con la sigla I.T.P., che si verifica quando la lesione è limitata soltanto a un determinato numero di giorni, il cui calcolo è molto importante per determinare la cifra del risarcimento.

2. Risarcimento danni fisici per invalidità permanente

Diverso è il caso dei risarcimenti per danno fisico permanente: l’entità della quota che si può ottenere varia in relazione alla percentuale di danno permanente che viene stabilita dal medico, che sarà superiore rispetto a quella prevista in casi di inabilità temporanea. Maggiore sarà il valore di tale percentuale, maggiore il risarcimento che si potrà ottenere. L’invalidità permanente ha valori che possono essere compresi tra l’1% (quale una contusione) e il 100% (che corrisponde allo stato vegetativo).

In ogni caso, è il medico legale che deve stabilire la percentuale di invalidità permanente riscontrata:

  • nel caso in cui fosse compresa fra l’1% e il 9% verrà applicata la Tabella Unica Nazionale per le lesioni di lieve entità;
  • nel caso di percentuale compresa fra il 10% e il 100%, invece, avranno valore le tabelle del Tribunale di Milano e di Roma, per i danni macropermanenti e le lesioni gravi.

Come funziona il calcolo del risarcimento per danni fisici

È appurato che debba essere il medico legale a occuparsi di quantificare le lesioni che saranno poi liquidate, cioè tradotte in risarcimento elargito sotto forma di denaro. Oltre alla percentuale di danno che viene riconosciuto, un fattore determinante nel calcolo del risarcimento danni fisici è rappresentato dall’età del danneggiato.

Maggiore è l’età di chi subisce il danno, minore sarà il valore monetario del punto percentuale di invalidità. Facciamo un esempio per capire meglio: un soggetto di 20 anni con un’invalidità dell’1% riceverà più soldi rispetto a un danneggiato di 60 anni con lo stesso punto percentuale. Questo perché un giovane che subisce una menomazione avrà disagi permanenti per una durata più lunga della sua vita.

di Redazione SOSTariffe.it

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