Come si legge la patente

La patente di guida è un documento molto importante che ogni guidatore deve avere sempre con sè e, alle volte, la si può anche utilizzare in sostituzione della carta d'identità per identificarsi. Ma come si leggono i campi e quali informazioni si possono trovare?

immagine del retro di una patente di guida
Come leggere la patente

Volete affittare un’auto o inserire la patente come documento per registrarvi online, ma non sapete quale sia il numero del documento? Ecco una guida che vi condurrà a scoprire cosa significa ogni informazione presente sulla licenza di guida.

Dopo esami di teoria e pratica avete la vostra patente in mano, ma sapete come si legge questo documento e cosa indica ciascuna sigla e stringa presente sul fronte e sul retro della licenza? Il modello di patente che descriveremo in dettaglio è quello più recente: formato tessera dal caratteristico colore rosa e con la foto in bianco e nero.

Punti 1, 2 e 3: i dati personali

I primi dati che vi si leggono sono quelli che riportano Cognome (1), Nome (2), seguono poi la data di nascita e il luogo di nascita (3).

Ci sono ben 12 punti che andremo ad analizzare e per ciascuno scopriremo cosa indicano e a cosa possa tornare utile ogni informazione. Ad esempio, sapete quale sia la data di scadenza o la categoria di abilitazione?

Una differenza importante tra le vecchie patenti e le nuove è l’assenza dell’indirizzo di residenza. In precedenza, infatti era indicato anche questo dato sul documento di licenza e quando si rinnovava era necessario comunicare eventuali cambiamenti. Sono stati anche unificati i codici che indicano prescrizioni specifiche per il guidatore. Vedremo più in là cos’ha comportato questo cambiamento, anche perché queste indicazioni sono quelle in 12esima posizione sulla patente (retro).

"Punti" 4: rilascio e scadenza patente

Torniamo al fronte e arriviamo al punto 4, qui si trovano i dati su conseguimento (4a), scadenza (4b) ed ente di emissione della licenza di guida. Il primo dato riporta il giorno, il mese e l’anno in cui avete superato la prova di guida e vi è stato consegnato il documento. In seconda posizione si trova la data in cui dovrete provvedere al rinnovo, in caso siate neopatentati o comunque abbiate meno di 50 anni la Legge prevede un periodo di 10 anni tra conseguimento e rinnovo.

Dopo i 50 anni invece il lasso di tempo tra i punti 4a e 4b passerà a 5 anni, quindi se rinnovate nel 2020 la licenza di guida poi dovrete ripetere la procedura nel 2025. Altro scoglio è quello dei 70 anni, infatti la normativa italiana prevede che tra i 70 e gli 80 anni il rinnovo si debba effettuare ogni 3 anni e per gli over 80 si scende a 2 anni.

In posizione 4c, invece, è riportata la sigla che indica quale istituto ha rilasciato il documento. I due enti possono essere la Questura o la Motorizzazione Civile. Se il vostro codice è MIT-UCO vuol dire che la patente in vostro possesso è stata inviata dall’Ufficio Centrale Operativo del Ministero dei Trasporti e che si tratta di un duplicato.

Punti 5 e 7: il numero della patente e la firma

Viene poi il numero della patente, questo dato in genere vi serve per compilare i moduli per ottenere una macchina a noleggio o per conoscere il saldo dei punti ancora presente sulla propria licenza. Si tratta di una stringa alfanumerica che troviamo alla posizione 5 del documento di guida. Questo numero deve essere anche fornito in caso di incidente e di compilazione del CID che poi andrà a influire sul rinnovo RC Auto.

Segue la Foto, che si trova sulla sinistra ed è in bianco e nero, poi al punto 7 è ben visibile la firma del conducente.

Al punto 8, non presente sui nuovi modelli di patente, avrebbe dovuto essere inserito l’indirizzo di residenza del titolare del documento.

Dato che per diversi anni sono state presenti al contempo le vecchie patenti cartacee e le card codificate secondo gli standard europei (che escludono il dato della residenza) la Motorizzazione ha trovato più pratico non inserire una posizione 8 sui modelli europei per non creare confusione.

La tipologia di patente: A, B, C, D

Siamo alla fine della facciata anteriore della licenza. L’ultimo dato che si trova contrassegnato con il numero 9 è quello che indica la categoria della patente di guida. La B è quella più comune e sta per l’autorizzazione a condurre auto, motocicli e tricicli.

Ci sono però delle limitazioni, ad esempio con la patente B si possono guidare i motocicli con una cilindrata fino a 125 cm3. Anche i veicoli a quattro ruote devono avere delle caratteristiche precise, non possono pesare più di 3 tonnellate e mezzo e possono avere un rimorchio che pesi al massimo 750 kg. In ogni caso tra il peso dell’auto e quello del rimorchio non deve essere superata la soglia delle 3 tonnellate e mezzo.

Se girate la patente troverete delle indicazioni più precise riportate in una tabella. Ogni riga rappresenta una specifica tipologia di licenza e i simboli aiutano a capire intuitivamente a cosa corrisponda ogni sigla. Ad esempio, AM riporta accanto il disegno di uno scooter, questa licenza è il cosiddetto patentino.

Si tratta della patente necessaria dai 14 anni in su per portare i ciclomotori con cilindrata fino a 50 cm3, con una potenza massima fino a 4 kW e che possano raggiungere i 45 km/h. Insomma, è il documento per portare gli scooter e le minicar per minorenni.

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Cosa indicano le sigle

Le sigle delle patenti vanno da AM a D e ci sono poi le estensioni E. In breve, ecco cosa indica ciascuna tipologia:

  • AM – motocicli, tricicli e quadricicli con le caratteristiche appena descritte;
  • A1 – da 16 anni in su, motocicli fino a 125 cm3, potenza di 11kW; tricicli fino a 15 kW; macchine agricole di piccole dimensioni;
  • A2 – dalla maggiore età, motocicli fino a 35 kW;
  • A – dai 24 anni moto di diverse potenze e cilindrate superiori a 50 cm3;
  • B1- si può prendere da 16 anni in poi, è la patente che consente di condurre quad e quadricicli fino a 450 kg e permette di trasportare persone o merci (in questo caso il peso sale a 60 kg);
  • B – questa è la comune patente di cui abbiamo già illustrato le specifiche;
  • C1 – questa tipologia è quella degli autotrasportatori, questa categoria permette di condurre veicoli, anche con rimorchio, per un peso complessivo fino a 7 tonnellate e mezzo. Oltre e tir e auto con questa patente si possono anche guidare macchine operatrici;
  • C – autoveicoli per merci;
  • D1 – dai 21 anni si può conseguire la patente per la guida degli autobus e minibus per uso proprio e si possono trasportare al massimo 16 persone;
  • D – dai 24 anni, permette di condurre autobus e filobus ma solo conseguendo anche l’autorizzazione al trasporto di persone;
  • BE – veicoli fino a 3 tonnellate e mezzo con rimorchi, non permette di portare minibus;
  • C1E – questa tipologia di estensione permette di attaccare al proprio veicolo un rimorchio pesante (non si devono superare le 12 tonnellate;
  • CE – chi possieda la patente c e ai veicoli di categoria c potrà essere collegato un rimorchio pesante;
  • D1E – vale lo stesso principio;
  • DE – all’autobus si potrà attaccare un rimorchio fino a 12 tonnellate.

Punto 12: le limitazioni

Ai punti 10 e 11, in corrispondenza della categoria di patente posseduta, si troveranno le date di rilascio e scadenza della licenza.

Resta quindi la posizione 12: è quella riservata alle prescrizioni e ai codici speciali.

Se ad esempio si ha l’obbligo di indossare gli occhiali o un apparecchio uditivo, se si hanno protesi o se si può condurre il veicolo solo durante le ore di luce, ognuno di questi casi è contrassegnato da uno specifico codice. Prima dell’adeguamento alla codifica europea sulle patenti italiane si trovava il codice L per l’obbligo degli occhiali da vista, o la K per la prescrizione di guida in ore diurne.

Con la modifica e l’introduzione del codice europeo si è passati ad una serie di codifiche numeriche che vanno da 01 a 99. Se sulla patente è presente solo il codice 01 significa che è prescritta una protezione per gli occhi, mentre con 01.01 è indicato l’obbligo di avere gli occhiali.

Dal codice 01 a 05 sono inserite le modiche mediche: 05.03 indica la guida senza passeggeri; 05.07 invece è il codice che determina un guidatore che non può condurre in autostrada. Gli altri codici da 10 a 51 sono indicate le condizioni di modifiche del veicolo, come il pedale dell’acceleratore a sinistra o l’acceleratore a ginocchio. Dal 2017 sono cambiati alcuni dei codici storici.

Ci sono poi da 61 a 69 che stanno per i codici delle limitazioni di uso diurno o la guida senza rimorchio. Da 70 a 99 si passa alle condizioni amministrative. Il più comune è il 71 che indica che il documento è un duplicato della patente.

In sintesi

Ecco in breve quali sono i dati presenti sulle patenti e dove si trovano le informazioni e i codici numerici nel formato europeo adottato.

Sul fronte del tesserino troviamo:

  • Cognome.
  • Nome.
  • Data e luogo di nascita.
  • Data del rilascio.
  • Data di scadenza.
  • Ente di rilascio: Ufficio competente, Questura o Motorizzazione.
  • Numero della patente.
  • Foto.
  • Firma.
  • Categoria di autorizzazione licenza di guida (patente A, patente B, patente C, patente D).

Sul retro, invece, nella tabella ci sono:

  • Replica della categoria.
  • Data rilascio.
  • Data scadenza.
  • Limitazione mediche o tecniche.
di Redazione SOSTariffe.it

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