L'offerta risarcitoria dell'assicurazione non copre il danno da sinistro? Ecco cosa fare

Accettare l’offerta risarcitoria dell’assicurazione non è obbligatorio. Il danneggiato, infatti, può rifiutare la proposta, contestandola e presentando una perizia per attestare l’esatto valore dei danni registrati a seguito di un sinistro. La compagnia sarà comunque tenuta a pagare l’importo previsto dall’offerta risarcitoria, come acconto, nelle tempistiche previste.

 

ragazza telefona dopo aver fatto un incidente con l'auto
Risarcimento non copre il danno: cosa fare

Quando il danno subìto a seguito di un sinistro è superiore all’offerta risarcitoria dell’assicurazione c’è la possibilità di rifiutare la proposta. La normativa vigente, infatti, non prevede alcun obbligo per il danneggiato che, quindi, non è tenuto ad accettare una proposta al ribasso da parte della compagnia assicurativa. Per ottenere un rimborso maggiore, però, bisognerà provare l’effettivo valore del danno.

L’offerta di risarcimento danni dell’assicurazione è troppo bassa? Le opzioni disponibili  

Quando l’offerta di risarcimento è troppo bassa è possibile:

  • rifiutarla e presentare delle contro perizie per ottenere un rimborso maggiore
  • accettarla ugualmente, preferendo un rimborso “al ribasso” alle tempistiche più lunghe e alle spese extra (bisogna pagare un perito di parte ad esempio) legate alla procedura di contestazione

Naturalmente, se l’offerta risarcitoria è molto più bassa rispetto al reale valore del danno, la prima opzione sarà quella da seguire. In questi casi, bisogna agire rapidamente, affidandosi a un perito per poter valutare con precisione i danni causati dal sinistro.

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Rifiutare la proposta di risarcimento con elenco casistiche, riferimenti legislativi

Non è obbligatorio accettare la proposta di risarcimento da parte della compagnia assicurativa. Come previsto dalla normativa vigente (articolo 148, comma 2, del Codice delle Assicurazioni private), la compagnia è obbligata a presentare una proposta di risarcimento che sia congrua al danno subito. Tale proposta deve essere presentata entro i termini prescritti. Il comma 6 dello stesso articolo, però, chiarisce che la compagnia è tenuta a effettuare il pagamento del risarcimento nel caso in cui il danneggiato accetti l’indennizzo. Il pagamento dovrà avvenire entro 15 giorni.

In caso di rifiuto (o di mancata comunicazione di accettazione), la compagnia sarà tenuta ugualmente a effettuare il pagamento che sarà considerato come acconto. A questo punto, toccherà al danneggiato dimostrare l’esatto valore del risarcimento, presentando documenti, perizie e altro materiale utile a quantificare il danno subito.

Per stabilire i danni fisici subiti è necessario conservare tutta la documentazione medica che sarà utilizzata per una nuova perizia realizzata da un medico legale di parte. Allo stesso modo, bisognerà effettuare nuove perizie per la valutazione dei danni alle cose (come i danni a un veicolo) dell’assicurato. Solo in questo modo, dopo aver rifiutato la proposta di risarcimento, si potrà ottenere il riconoscimento di un rimborso in grado di compensare i danni effettivamente subìti dal danneggiato.

Stabilire l’entità dei danni fisici  

Uno degli aspetti chiave per ottenere un risarcimento “giusto”, dopo aver rifiutato la proposta dell’assicurazione, è legato proprio al riconoscimento dell’entità dei danni fisici. Toccherà a un medico legale effettuare una perizia precisa per la valutazione corretta dei danni. Tale perizia dovrà tenere conto dell’invalidità temporanea o permanente e di tutti gli altri parametri che possono aiutare a quantificare il danno effettivo (a partire dalle spese mediche). Da notare che la perizia del medico legale di parte dovrà evidenziare anche gli eventuali errori e le mancanze presenti nella valutazione effettuata dalla compagnia assicurativa per quantificare il danno e, quindi, la proposta di risarcimento.

Calcolare i danni alla persona

Il calcolo dei danni alla persona tiene conto di vari fattori e viene quantificato tramite specifiche tabelle. Per poter “dare un valore” ai danni subiti si deve tenere conto della presenza di un’invalidità totale o parziale (andando a considerare i giorni di invalidità registrati dal danneggiato). Bisogna considerare anche il tipo di danno subìto oltre che l’età del danneggiato (il valore del danno è maggiore per i più giovani). Da non dimenticare, inoltre, ci sono le spese mediche sostenute oltre a qualsiasi altra spesa indiretta legata ai danni.

Cosa succede quando il danno supera il valore del veicolo?  

Il danno registrato a seguito di un incidente da un veicolo potrebbe superare il suo valore. La normativa vigente chiarisce il da farsi quando il danno supera il valore dell’auto. In questi casi, infatti, si parla di risarcimento per equivalente e, quindi di una “somma pari alla differenza di valore del bene prima e dopo la lesione, allorquando il costo delle riparazioni superi notevolmente il valore di mercato del veicolo”. L’assicurazione propone un risarcimento di questo tipo quando la riparazione dei danni subìti dal veicolo è antieconomica e richiederebbe, quindi, una spesa superiore rispetto al valore stesso del veicolo. Il danneggiato può rifiutare la proposta di risarcimento di questo tipo ma dovrà presentare una perizia per individuare i valori corretti dei costi di riparazione del valore del veicolo prima del sinistro.

Domande frequenti

Come contestare il rimborso assicurazione?

Per contestare il rimborso dell’assicurazione è necessario informare la compagnia e richiedere l’intervento di un proprio perito (in generale, conviene affidarsi a un perito già nelle fasi iniziali della procedura che porterà l’assicurazione a effettuare una valutazione del danno). Il perito di parte può essere nominato liberamente dal danneggiato (tra i professionisti qualificati disponibili) che dovrà anche retribuirlo.

Cosa succede se non accetto l'offerta dell'assicurazione?

La compagnia è tenuta a versare ugualmente il risarcimento proposto che sarà considerato come un acconto. Il danneggiato deve contestare la proposta dell’assicurazione, nominando un perito che dovrà effettuare delle contro-valutazioni per determinare l’entità reale del danno subìto.

Quanto ci mette l'assicurazione a risarcire?   

Le tempistiche di liquidazione di un sinistro sono definite dalla normativa. La compagnia ha 60-90 giorni di tempo per presentare una proposta di risarcimento (dipende dal tipo di sinistro). Una volta che il danneggiato ha accettato la proposta, il rimborso sarà erogato entro 15 giorni.

di Redazione SOSTariffe.it

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