Bollo auto scaduto: verifica, sanzioni e rischi

Il bollo auto è uno dei costi che il proprietario di un veicolo deve sostenere obbligatoriamente, come l'assicurazione. Essere privi di regolare pagamento del bollo può portare l'automobilista a incorrere in sanzioni di vario genere. Ecco, dunque, come essere sempre aggiornati sul proprio bollo.

 

tavolo con macchinina, monete e calcolatrice
Cosa si rischia circolando con il bollo auto scaduto?

Il bollo auto è una tassa regionale sulla proprietà della vettura che paga chi risulta proprietario di un’auto secondo il Registro Pubblico Automobilistico. L’imposta non è legata, come ad esempio la revisione o il tagliando, all’utilizzo del veicolo, ma al solo possesso.

La tassa automobilistica è gestita dalle Regioni e dalle Province Autonome di Bolzano e Trento, ci sono però delle eccezioni. La Sardegna, la Sicilia e il Friuli-Venezia Giulia hanno, infatti, delegato l’Agenzia delle Entrate della riscossione del tributo.

Verifica del bollo auto

Ecco quali sono i modi per accertarsi della data dell’ultimo pagamento bollo auto:

  • recuperare la ricevuta di pagamento, cioè il documento che riporta le date del versamento e di scadenza del tributo più recente;
  • collegarsi al sito web dell’ACI (Automobile Club Italiano), basterà aggiungere i dati relativi alla Regione presso cui il veicolo è immatricolato, il modello, la categoria e il suo numero di targa per avere le informazioni necessarie in merito al bollo auto;
  • effettuare un controllo sul sito web dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa, visitate la pagina web “Interrogazione dei pagamenti effettuati”, aggiungendo per la ricerca le informazioni relative alla targa e il tipo di automobile per la quale state effettuando l’indagine;
  • collegatevi al sito della Regione di immatricolazione del veicolo. Quando disponibile, anche attraverso questi portali online potrete verificare le stesse informazioni. Alcuni esempi sono la Regione Lombardia, Liguria, Veneto, Puglia e Calabria;
  • negli uffici ACI provinciali e nelle agenzie di pratiche auto.

Bollo auto scaduto: sanzioni

Se il bollo auto è scaduto e viene pagato successivamente al termine previsto, il consumatore deve pagare sia la tassa sia le sanzioni e gli interessi che saranno calcolati in base ai giorni di ritardo. È il ravvedimento operoso:

  • Per il versamento effettuato tra il quindicesimo e il trentesimo giorno successivo alla scadenza del termine previsto per il pagamento, si applica una sanzione pari al 1,5% della tassa originaria. Più gli interessi legali giornalieri calcolati sugli effettivi giorni di ritardo la cui percentuale annua è pari allo 0,3%.
  • Per il versamento effettuato dopo il trentesimo giorno di ritardo, ma non oltre i 90 giorni, si applica una sanzione pari al 1,67% della tassa originaria, oltre gli interessi legali giornalieri calcolati sugli effettivi giorni di ritardo la cui percentuale annua è pari allo 0,3%.
  • Per il versamento effettuato dopo il novantesimo giorno di ritardo ma entro un anno, si applica una sanzione pari al 3,75% della tassa originaria, oltre gli interessi legali giornalieri calcolati sugli effettivi giorni di ritardo la cui percentuale annua è pari allo 0,3%.
  • Per il versamento effettuato oltre un anno di ritardo, si applica una sanzione pari al 30% della tassa originaria più gli interessi pari all’1% fisso per ogni semestre maturato di ritardo.

Che cos’è il ravvedimento operoso veloce

È stato introdotto un altro tipo di ravvedimento operoso cosiddetto “veloce”.

C’è una sanzione ulteriormente ridotta, pari allo 0,1% per ogni giorno di ritardo, se il versamento viene regolarizzato entro 14 giorni dalla scadenza del termine utile per il pagamento, più gli interessi legali giornalieri.

Quali rischi per chi non paga

Chi non ha pagato il bollo, riceverà entro tre anni dalla scadenza un avviso dalla propria Regione. In genere, il meccanismo è il seguente:

  • I contribuenti che non risultano in regola con il pagamento della tassa automobilistica per un certo anno riceveranno un “avviso di mancato pagamento”. Si tratta di una comunicazione informale con la quale l’interessato viene messo a conoscenza di una presunta irregolarità, con l’obiettivo di consentirgli di regolarizzare la propria posizione con i minori oneri possibili o, nel caso in cui il pagamento sia stato effettuato, di ottenere la sua collaborazione per la rettifica dei dati in possesso della Regione.
  • La Regione si appoggia all’Agenzia delle Entrate (una volta a Equitalia). Questa invia una cartella esattoriale a casa del proprietario della macchina.
  • Il titolare del mezzo ha la possibilità di pagare il dovuto: tutto e subito; oppure a rate.
  • Se non paga, l’Agenzia delle Entrate può mettere in campo misure coercitive. Arriva a casa del titolare dell’auto l’avviso di fermo amministrativo: la vettura non potrà circolare se il debito non verrà saldato. Poi si passa al fermo amministrativo vero e proprio: le ganasce fiscali.

Sanzione bollo auto: prescrizione e ricorso

Il bollo auto prevede tre anni di prescrizione. Il periodo in questione va calcolato partendo dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui la tassa doveva essere versata. Il termine, invece, è fissato al 31 dicembre del terzo anno. Di conseguenza, un bollo auto non pagato nel 2022 andrà in prescrizione dal 31 dicembre 2025.

Da notare che il periodo di prescrizione viene azzerato nel caso in cui si verifichi un atto interruttivo (come un avviso di accertamento, un sollecito di pagamento, una notifica della cartella esattoriale o un atto di pignoramento). L’arrivo di una notifica di questo tipo comporta la ripartenza del periodo di tre anni per la prescrizione del bollo auto.

In caso di prescrizione e del ricevimento di un atto interruttivo, è possibile presentare un ricorso in autotutela presso la Commissione Tributaria competente entro 60 giorni dalla notifica per evidenziare l’illegittimità del provvedimento. La commissione dovrà presentare una risposta entro 220 giorni dal ricorso. In caso di mancata risposta, è previsto l’annullamento della cartella esattoriale.

Modello ricorso per prescrizione sanzione bollo auto

Per presentare un ricorso in autotutela per una sanzione relativa al bollo auto caduto in prescrizione è possibile inviare alla Commissione Tributaria competente questo modulo, aggiungendo tutti i dettagli relativi alla sanzione.

Scarica il modulo di ricorso in autotutela qui

Domande frequenti sul bollo auto

Quanto tempo si può circolare con il bollo scaduto?

L’auto con bollo caduto può circolare su strada. Il mancato pagamento per tre anni di fila, invece, può comportare la radiazione dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Per tornare a circolare, quindi, sarà necessario pagare tutte le tasse arretrate e immatricolare nuovamente la vettura.

Cosa succede se si viene fermati senza bollo?

Un controllo delle Forze dell’Ordine non prevede la verifica del pagamento del bollo auto. Chi non ha pagato il bollo non riceverà una sanzione a seguito del controllo.

Come funziona il condono del bollo auto?

Il condono del bollo auto prevede lo stralcio del debito pregresso. La Finanziaria 2023 ha previsto una sanatoria per gli importi fino a 1.000 euro, comprensivi di interessi, che erano stati affidati all’agente di riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015.

di Redazione SOSTariffe.it

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