Questa operazione consiste nel cambiare l’intestatario del contratto delle forniture attive.
Si tratta di una pratica amministrativa che non comporta alcuna interruzione nei servizi luce e gas, si può richiedere sia tramite i centralini di assistenza che dalle aree personali online.
Per modificare il nome e cognome dell’intestazione della bolletta, quindi del contratto, si devono fornire: codice fiscale, codice POD e PDR – rispettivamente codici di identificazione del contatore energia e di quello gas-, il codice cliente, i documenti relativi alla proprietà o all’affitto dell’immobile, la lettura dei consumi.
Se non si è in possesso dei codici POD e PDR, o del Codice cliente dell’offerta, sono tutte informazioni che possono essere recuperate dalla bolletta o sul profilo online. Sono i dati che permetteranno al gestore dei servizi di identificare con precisione l’abitazione e l’allaccio delle forniture.
Per i clienti tutelati è l’authority a fissare l’onere di questo passaggio, la spesa è distribuita tra imposte amministrative, contributi fissi e imposta di bollo. Per i clienti del mercato libero luce l’unica spesa fissa è l’imposta di bollo per la pratica, le altre voci di spesa possono essere fissate dal gestore.
Nel caso di una fornitura gas le spese amministrative dipenderanno dal distributore locale per i clienti del mercato tutelato, mentre per quelli del mercato libero del gas naturale ci saranno da versare i costi amministrativi e quelli per la gestione della pratica che saranno a discrezione del fornitore. I tempi tecnici per effettuare una voltura sono di quattro giorni lavorativi, decorrenti dalla richiesta.
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