Indice PUN

Aggiornato il: 28/08/2023
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 28/08/2023

Il Prezzo Unico Nazionale ricopre un ruolo di primo piano nella determinazione del prezzo al dettaglio dell’energia elettrica che gli operatori del settore applicano ai clienti finali. Per i fornitori, infatti, quest’indice rappresenta un riferimento per la determinazione del costo d’acquisto dell’elettricità. Le offerte luce del Mercato Libero sono, quindi, strettamente collegate a quest’indice.

Per le tariffe a prezzo variabile, ad esempio, il costo dell’energia fa riferimento diretto al PUN medio mensile (generalmente incrementato di una quota fissa, espressa in €/kWh, che rappresenta il rincaro applicato dal fornitore). In questo caso, il prezzo si aggiorna su base mensile, seguendo l’andamento dell’indice di riferimento, sia in caso di aumento che in caso di riduzione del costo dell’energia. Una riduzione del valore dell’indice, quindi, si traduce in un notevole risparmio per gli utenti finali che hanno scelto una tariffa variabile.

Per le offerte gas, invece, il riferimento è rappresentato da altri indici del mercato all’ingrosso, come il TTF o il PSV. Il principio di funzionamento è lo stesso, con il prezzo che viene aggiornato su base mensile. Per le tariffe a prezzo bloccato, invece, l’indice del mercato all’ingrosso può essere considerato un parametro altrettanto importante.

I fornitori che propongono queste tariffe, nella scelta del prezzo, devono considerare il valore dell’indice del mercato all’ingrosso per poter rendere sostenibili e, nello stesso, interessanti dal punto di vista commerciale queste offerte. Da notare, inoltre, che il Prezzo Unico Nazionale è disponibile in varie versioni quando si fa riferimento al suo valore mensile. C’è, infatti, il prezzo monorario a cui si affiancano i prezzi per fasce orarie (F1, F2 ed F3).

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