Qual è il costo medio della bolletta della luce a aprile 2024?

Aggiornato il: 05/03/2024
di Paolo Marelli
Pubblicato il: 05/12/2023

In 30 secondi

Bollette della luce: qual è l’importo medio da pagare?

  • La spesa media per la bolletta della luce dipende da vari fattori
  • All’aumentare del numero di membri del nucleo familiare, delle dimensioni dell’abitazione e del tipo di elettrodomestici utilizzati si registrerà un aumento dei consumi
  • Per verificare il consumo di energia elettrica è possibile consultare l’ultima bolletta: nella sezione Consumi del documento inviato dal proprio fornitore viene indicato uno storico dei consumi
  • Per tagliare il costo medio della bolletta della luce è necessario ridurre la Spesa per la materia energia, una delle principali voci della bolletta, attivando la miglior offerta disponibile sul Mercato Libero

Le spese della bolletta luce, insieme a quelle del gas, sono una delle voci che pesano di più sul bilancio domestico: si tratta di utenze indispensabili per una casa e che sono sottoposte a diverse fluttuazioni, anche nell’arco dello stesso anno, portando ad aumenti imprevisti che possono avere un impatto non indifferente sulla gestione del patrimonio.

Per scegliere l’offerta luce per la casa più conveniente grazie ai comparatori come SOStariffe.it, è una buona idea avere chiaro quale sia, a aprile 2024, il costo medio bolletta della luce, in modo da capire se sia meglio scegliere una tariffa monoraria o una multioraria, una a prezzo fisso o a prezzo variabile.

Le bollette dell’energia elettrica in Italia sono molto alte: come rivelato da ARERA, in occasione della pubblicazione della Relazione Annuale nel corso del mese di luglio, il prezzo dell’energia elettrica in Italia è più alto tra il 6% e il 29% rispetto all’Area euro (in base alla fascia di consumo). Sfruttare ogni occasione per risparmiare è, quindi, fondamentale.

Vediamo a quanto ammonta, oggi 25 aprile 2024, la spesa media in bolletta per una famiglia.

Quanto si spende al mese di luce a aprile 2024?

COMPOSIZIONE NUCLEO FAMILIARE

DIMENSIONE ABITAZIONE

ELETTRODOMESTICI UTILIZZATI

CONSUMO ANNUO STIMATO (kWh)

SPESA MENSILE STIMATA (€/mese)

1 persona

  • 50 m2
  • Frigorifero,
  • lavatrice,
  • condizionatore
  • 1.150 kWh
  • 10,74 €

2 persone

  • 70 m2
  • Frigorifero,
  • lavatrice,
  • condizionatore
  • 1.600 kWh
  • 14,95 €

3 persone

  • 90 m2
  • Frigorifero,
  • lavatrice,
  • condizionatore,
  • lavastoviglie
  • 2.100 kWh
  • 19,62 €

4 persone

  • 110 m2
  • Frigorifero,
  • lavatrice,
  • condizionatore x2,
  • lavastoviglie
  • 2.870 kWh
  • 26,82 €

5 persone

  • 130 m2
  • Frigorifero,
  • lavatrice,
  • condizionatore x2,
  • lavastoviglie 
  • asciugatrice
  • 3.400 kWh
  • 31,77 €

*Le simulazioni di spesa sono state effettuate con l’utilizzo del comparatore di SOStariffe.it e considerando la miglior offerta luce del Mercato Libero di marzo 2024. Il dato relativo alla spesa mensile si riferisce alla sola componente della bolletta direttamente collegata al consumo.

Per rispondere alla domanda “quanto si spende per la luce ogni mese?” è necessario tenere in considerazione il profilo di consumo dell’utente e, in particolare, il suo consumo annuo. La spesa media mensile per la luce di un single, infatti, sarà molto diversa da quella di una famiglia. La bolletta media della luce per una famiglia di 2 persone nel 2024 sarà maggiore rispetto a quella di un single ma non sarà pari al doppio.

Per verificare i consumi di energia elettrica per la propria casa è possibile consultare l’ultima bolletta inviata dal proprio fornitore. Nella sezione consumi, infatti, sono riepilogate tutte le informazioni utili per poter avere un’idea precisa in merito a quanta energia elettrica si consumi. Si tratta di un parametro fondamentale per capire quanto si spende per la luce ogni mese. Molti fornitori consentono di verificare questo dato anche tramite l’Area Clienti del sito ufficiale o l’app.

Gli elementi da considerare sono diversi. A determinare il consumo annuo di luce, infatti, intervengono diversi fattori. In particolare, c’è da considerare il la frequenza di utilizzo degli elettrodomestici che varia da famiglia a famiglia, oltre all’efficienza energetica dei modelli in uso. In generale, all’aumentare del numero di componenti del nucleo familiare si registrerà un incremento dei consumi e, quindi, della spesa.

In tabella sono riportate alcune simulazioni di consumo e spesa per varie composizioni del nucleo familiare. A questo proposito, è bene ricordare che è sempre importante considerare il proprio profilo di consumo per scegliere la tariffa giusta da attivare. I dati sul consumo annuo di energia elettrica della propria fornitura possono essere recuperati in bolletta, consultando l’apposita sezione relativa ai consumi. Per ulteriori informazioni, ecco l’approfondimento degli esperti di SOStariffe.it su come leggere la bolletta luce.

Per valutare il costo mensile delle bollette nel 2024 è, quindi, fondamentale conoscere il proprio consumo di energia elettrica oltre che individuare l’offerta luce migliore in grado di garantire l’accesso al prezzo più basso possibile della luce. Solo in questo modo è possibile rispondere con precisione a domande come “quanto si spende all’anno di luce?”.

Per ridurre l’importo delle bollette, senza tagliare i consumi, è necessario ridurre il costo dell’energia. Per tagliare il costo dell’energia è sufficiente affidarsi alle migliori offerte luce del Mercato Libero che garantiscono la possibilità di minimizzare il costo al kWh dell’elettricità.

Offerte Luce in evidenzaOfferte Gas in evidenza

Come scegliere una buona offerta luce: meglio prezzo fisso o prezzo indicizzato?

Quanto si spende all’anno di luce? A determinare la spesa complessiva sono, quindi, alcuni fattori come il costo dell’energia, il costo fisso della fornitura e il totale di energia utilizzato nell’arco di tempo. Per gli utenti c’è la possibilità di scegliere l’offerta luce più conveniente sul mercato in modo da ridurre il costo unitario dell’energia e il costo fisso della fornitura, indipendente dai consumi.

Consultando il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce sarà possibile accedere a una panoramica delle offerte più vantaggiose, in modo da minimizzare la spesa in bolletta. Sul Mercato Libero sono disponibili, sostanzialmente, due tipologie di offerte: offerte luce a prezzo fisso e offerte luce a prezzo indicizzato.

Scegliendo un’offerta a prezzo fisso si andrà a bloccare il costo dell’energia per un certo periodo di tempo, solitamente pari a 12 mesi ma non mancano le offerte a prezzo bloccato per 24 o 36 mesi tra le tante opzioni presenti sul Mercato Libero. Questo tipo di soluzioni rappresentano un vero e proprio “scudo” contro i rincari del mercato energetico all’ingrosso.

Con le offerte a prezzo indicizzato, invece, è possibile accedere direttamente al prezzo all’ingrosso, prendendo come riferimento il PUN (Prezzo Unico Nazionale) che si aggiorna su base mensile. Alcune offerte indicizzate, invece, consentono l’accesso al prezzo del servizio di Maggior Tutela (si parla in questo caso di tariffe indicizzate ARERA) con aggiornamenti trimestrali del prezzo.

L’acceso al prezzo di un indice di riferimento, come il PUN o il prezzo ARERA, avviene a fronte di:

  • un “contributo al consumo” ovvero un leggero rincaro (espresso in €/kWh) del prezzo dell’indice di riferimento
  • un canone mensile fisso e indipendente al consumo che fa aumentare l’importo fisso mensile richiesto dal fornitore per mantenere attiva una fornitura

Le tariffe energia indicizzate, in genere, consentono un risparmio nel breve periodo, garantendo l’accesso ad un prezzo ridotto dell’energia, ma sono soggette alle oscillazioni del mercato all’ingrosso. Per gli utenti, quindi, c’è il rischio di rincari improvvisi in bolletta in caso di crescita dell’indice di riferimento.

In generale, non c’è una scelta migliore in assoluto tra prezzo fisso e prezzo indicizzato. È sempre molto importante valutare con attenzione le opzioni a propria disposizione prima di procedere con l’attivazione dell’offerta migliore. La scelta migliore è affidarsi alla comparazione delle offerte in modo da avere informazioni precise in merito alla spesa mensile e annuale stimata con l’attivazione di ogni singola offerta.

Il PUN si aggiorna su base quotidiana, in base all’andamento del mercato all’ingrosso. Per determinare il valore del PUN da utilizzare per definire il costo al kWh dell’energia elettrica viene, quindi, utilizzata una media mensile.

Componenti della bolletta elettrica più importanti

La bolletta dell’energia elettrica è composta da diverse voci che, sommate tra loro, determinano l’importo finale da pagare. Alcune di queste voci sono direttamente collegate al consumo registrato ed al costo dell’energia mentre altre rappresentano un costo fisso, indipendente dal consumo. Ci sono poi le imposte e l’IVA che comportano una spesa aggiuntiva rispetto al totale determinato dalla somma di tutte le altre voci.

In una bolletta della luce si registra la presenza delle seguenti voci:

  • Spesa per la materia energia: tale voce si suddivide in una Quota fissa, slegata dal consumo, ed in una Quota energia, strettamente collegata al costo dell’energia e al totale di energia consumato nel periodo di fatturazione; in questa voce della bolletta rientrano i due parametri che differenziano le offerte luce presenti sul mercato: il costo unitario dell’energia (espresso in €/kWh) ed il costo di “commercializzazione e vendita” (espresso in €/mese) che risulta essere indipendente dal consumo
  • Spesa per il trasporto e per la gestione del contatore, che comprendono tutte quelle riguardanti l’erogatore del servizio che vengono imputate al distributore di energia;
  • Spesa per gli oneri di sistema, ovvero i costi aggiuntivi che si trovano sulla bolletta per finanziare il raggiungimento di obiettivi di interesse comune (ad esempio per il supporto alle energie rinnovabili);
  • Imposte e IVA

I parametri che determinano l’importo complessivo delle voci Spesa per il trasporto e la gestione del contatore, Spesa per gli oneri di sistema, Imposte e IVA sono uguali per tutte le forniture domestiche, sia nel Mercato Libero che nel servizio di Maggior Tutela. A determinare tali voci sono le decisioni di ARERA oltre che la normativa vigente (per Imposte e IVA).

differenziare la spesa complessiva in bolletta tra i vari clienti è la Spesa per la materia energia e, in particolare, il costo unitario dell’energia e il costo fisso di “commercializzazione e vendita” oltre, naturalmente, al totale di energia elettrica consumato nel periodo di fatturazione

L’unico modo per ridurre la bolletta è intervenire sulla Spesa per la materia energia, attivando le offerte luce più convenienti e, quindi, riducendo il costo unitario dell’energia e il costo fisso della fornitura. Tutte le altre voci della bolletta, invece, sono calcolate allo stesso modo per tutti i clienti (anche se l’importo effettivo dipende dal consumo della fornitura).

Cosa sono i consumi stimati in bolletta?

In bolletta sono sempre riportati i consumi complessivi della fornitura nel periodo di fatturazione. Tale dato viene rilevato direttamente dal distributore locale (i contatori moderni inviano in automatico il dato dei consumi periodicamente). Può capitare, però, che l’ultima rilevazione del distributore locale non coincida con la fine del periodo di fatturazione.

In tal caso, il fornitore effettua una stima dei consumi del cliente, considerando il suo consumo medio, per determinare il consumo totale nel periodo di fatturazione e, quindi, l’importo da addebitare in bolletta. I consumi stimati in bolletta sono, quindi, un parametro che gioca un ruolo chiave nella definizione dell’importo da pagare.

In ogni caso, la presenza di un consumo stimato viene sempre contro-bilanciata nella fattura successiva dall’arrivo della nuova lettura da parte del distributore. In sostanza, se il cliente ha pagato più del dovuto riceverà uno sconto sulla bolletta successiva. Allo stesso modo, se il consumo stimato è inferiore a quello reale, nella bolletta successiva, sarà incluso un costo extra legato al maggiore consumo registrato.

A differenza di quanto avviene con il gas, per l’energia elettrica non viene più richiesto all’utente di comunicare l’autolettura del contatore. Il sistema di rilevamento automatico dei consumi da parte del distributore, infatti, consente al fornitore di energia elettrica di poter determinare l’importo delle bollette in modo molto preciso, ricorrendo solo occasionalmente ai consumi stimati.

Se voleste avere un'idea dei consumi energetici giornalieri consigliamo infine la lettura della guida Quanti kwh consuma una casa al giorno?

Risorse utili