Cos'è il PUN - Prezzo Unico Nazionale e come si calcola?


In 30 secondi

Tutto quello che c’è da sapere sul PUN

  • PUN è l’acronimo di Prezzo Unico Nazionale ed è l’indice di riferimento del mercato all’ingrosso dell’energia elettrica in Italia
  • L’andamento del PUN incide sull’andamento del costo al dettaglio dell’energia elettrica
  • Il PUN cambia ogni giorno ed il dato medio mensile viene utilizzato come parametro per valutare l’evoluzione del costo dell’energia
  • Il prezzo del PUN di gennaio 2023 (ultimo dato disponibile) è pari a 0,174 €/kWh
  • Sul Mercato Libero è possibile attivare tariffe luce “indicizzate” che consentono ai clienti l’accesso diretto al PUN (in alcuni casi incrementato di una quota aggiuntiva)

PUN energia significato: partiamo da qui: il termine PUN è l’acronimo di Prezzo Unico Nazionale, ovvero il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica che viene comprato sul mercato della Borsa Elettrica Italiana (IPEX - Italian Power Exchange).

Andamento indice PUN

Cos’è il PUN

Il PUN oggi non è altro che la media pesata nazionale dei prezzi di vendita dell’energia elettrica per zona, in riferimento a ogni ora e ogni giorno. 

Il dato nazionale tiene viene calcolato prendendo in considerazione diversi fattori, quali le quantità e i prezzi delle varie zone d’Italia in diverse ore della stessa giornata. 

La Borsa elettrica italiana è attiva dal 2007, dopo l’entrata in vigore del Decreto Legislativo che ha disciplinato la liberalizzazione del mercato elettrico: è importante in quanto è il luogo in cui si regolano le compravendite tra produttori e fornitori. 

Nel caso in cui si volesse conoscere il valore del PUN, si dovrà accedere al sito del Gestore Mercati Energetici (GME), alla sezione titolata sintesi mensile. Si dovranno accettare le Condizioni Generali e il contenuto del sito e consultare dunque un dato mese, al fine di verificare il PUN di Picco e di Fuori Picco dell’energia

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Cos’è e come funziona la borsa elettrica nazionale?

Come viene stabilito il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica? Nella pratica, dipende in modo diretto dalle compravendite che avvengono tra i produttori e i fornitori di energia (che forniscono poi l’energia elettrica ai clienti finali). 

Il prezzo del PUN e le sue oscillazioni servono a determinare il costo finale dell’energia, ovvero quello che il consumatore finale paga in bolletta:

  • se il PUN sale, il costo dell’energia aumenta;
  • se il PUN scendesi abbassa anche il costo dell’energia

La Borsa Elettrica è un mercato all’ingrosso che precede la consegna effettiva dell’elettricità ai fornitori. È composto da sessioni diverse: la più importante è il MGP, ovvero il Mercato del Giorno Prima. In questa sezione vengono presentate le offerte relative all’energia per acquistare e vendere a qualsiasi ora nel giorno successivo. 

Come si calcola il PUN? 

Il PUN rappresenta l’elemento chiave della Borsa elettrica italiana, ovvero il prezzo di riferimento dell’energia rilevato proprio sulla borsa elettrica italiana. Il suo valore viene pubblicato con costanza sul sito mercatoelettrico.org dal Gestore dei Mercati Energetici. 

Viene calcolato come media dei prezzi zonali del Mercato del Giorno Prima, la quale viene ponderata conteggiando gli acquisti totali, al netto di quelli dei pompaggi e delle zone estere. 

In altri termini:

  • il prezzo di vendita dell’energia in borsa dipende dalla zona;
  • le offerte di acquisto fanno invece riferimento al PUN, quindi al Prezzo Unico Nazionale.

Dunque, il valore del PUN può cambiare ogni ora di ogni giorno in relazione all’incontro tra la domanda e l’offerta. Di solito, è maggiore nelle ore in cui la produzione dell’energia risulta più complessa e, dunque, più cara. Il prezzo si abbassa nelle ore in cui la produzione di energia è maggiore. 

Il prezzo mensile del PUN viene definito una volta che il mese solare di riferimento è terminato. Tale valore deriva, infatti, dalla media dei prezzi registrati nel corso dei giorni che compongono il mese

PUN energia e offerte del mercato libero: differenza tra prezzo fisso e prezzo indicizzato

Nel mercato libero dell’energia è possibile trovare tariffe differenti per il consumatore finale. Si distingue infatti tra:

  1. tariffe a prezzo fisso;
  2. tariffe a prezzo indicizzato. 

Un’offerta con prezzo fisso resta, in pratica, invariata per un determinato periodo di tempo, per esempio di 12 o 24 mesi. L’offerta è a prezzo indicizzato nel caso in cui il prezzo dell’energia varia nel tempo, in base all’andamento del PUN sulla Borsa Elettrica Italiana. 

Scegliendo un’offerta indicizzata rispetto al PUN si registrerà un aggiornamento su base mensile del prezzo dell’energia che seguirà l’indice di riferimento.

In sintesi: meglio un’offerta a prezzo fisso o a prezzo indicizzato? 

Pro offerte a prezzo fisso ↔

Contro Offerte a prezzo fisso ↔

Convenienti se il prezzo dell’energia all’ingrosso dovesse continuare ad aumentare

Poco convenienti qualora il prezzo dell’energia all’ingrosso dovesse costantemente abbassarsi

Pro offerte a prezzo indicizzato  

Contro Offerte a prezzo indicizzato  

Convenienti nel caso in cui il prezzo dell’energia all’ingrosso dovesse continuare a diminuire

Poco convenienti qualora il prezzo dell’energia all’ingrosso dovesse costantemente incrementare

Non esiste una scelta valida in assoluto tra tariffe a prezzo fisso e tariffe indicizzate rispetto al PUN per quanto riguarda l’energia elettrica. È sempre necessario valutare caso per caso, in base all’andamento del mercato del momento e alla differenza tra il prezzo del PUN attuale e il prezzo stabilito dal fornitore nelle tariffe a prezzo fisso. Per individuare l’offerta giusta è possibile anche affidarsi alla comparazione delle offerte tramite SOStariffe.it

Andamento del PUN nel corso degli anni

L’andamento del PUN è un parametro fondamentale per valutare, con precisione, l’evoluzione del mercato energetico italiano e, in particolare, dei prezzi dell’energia elettrica all’ingrosso. Per chi ha una tariffa a prezzo variabile (con accesso diretto al prezzo del PUN, talvolta incrementato di una certa percentuale, in base alla scelta del singolo fornitore), l’aumento del PUN si traduce in un aumento immediato in bolletta.

L’evoluzione del PUN tra il 2020 e il 2022 fotografa in modo chiaro l’andamento del mercato energetico. Nelle settimane prima dell’inizio della pandemia (gennaio -febbraio 2022), il PUN si attestava intorno ai 50 €/MWh. Successivamente, per effetto del calo dei consumi dovuto ai lockdown successivi a marzo 2022, il PUN iniziò a registrare un netto calo, arrivando a più che dimezzarsi (il minimo è stato raggiunto a maggio 2020 con un valore di 21,79 €/MWh).

La ripresa dopo il primo lockdown è stata poi accompagnata da un rapido incremento del PUN, tornato a fine 2020 ai livelli pre-pandemia. Tali livelli sono poi stati ampiamente superati nel corso del 2021. Nella prima parte del 2021 si è registrata una rapida crescita del PUN che, nell’estate del 2021, ha superato quota 100 €/MWh.

Dal secondo semestre del 2021, con il peggioramento della crisi energetica a livello europeo, il PUN ha iniziato a raggiungere valori da record, continuando a crescere a ritmo sostenuto e quadruplicando i livelli raggiunti prima della pandemia. La guerra in Ucraina ha spinto l’indice fino ad un valore record di 308 €/MWh, raggiunto nel corso del mese di marzo del 2022.

Successivamente, dopo un leggero calo registrato nel corso della primavera, il PUN è tornato a crescere. L’aumento dell’indice del mercato all’ingrosso ha portato al raggiungimento di valori elevatissimi. Nell’agosto del 2022, ad esempio, è stata raggiunta la quota massima di 543 €/MWh. Nel mese di settembre 2022, invece, si è registrato un leggero calo della quotazione del PUN con un valore medio mensile di 429 €/MWh.

Il mese di ottobre 2022 ha poi fatto segnare un drastico calo, con un valore medio pari a 211 €/MWh. Sul finire del 2022, invece, il valore del PUN è tornato a crescere, attestandosi su valori ben superiori alle quotazioni delle settimane precedenti. Il 2022 si è, quindi, chiuso con un prezzo pari a 294 €/MWh che equivale a 0,294 €/kWh.

Si tratta di un valore decisamente più basso rispetto ai picchi registrati in estate ma, in ogni caso, ancora superiore rispetto ai dati registrati nel corso del 2021. Il grafico riportato qui di seguito fotografa al meglio l’entità dell’aumento del prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso in Italia nel corso del 2022.

L’andamento del PUN su base mensile tra il 2017 e il 2022 conferma come dalla seconda metà del 2021 e per tutto il 2022 si siano registrate quotazioni senza precedenti. Il confronto con il periodo 2017-2020 si commenta da solo. Per tornare a condizioni più sostenibile sul mercato energetico è, quindi, necessario che il PUN torni su livelli inferiori ai 100 euro al megawattora in modo stabile.

Il 2023 è iniziato con un netto calo del prezzo del PUN (a gennaio pari a 174 €/MWh come valore medio). Si tratta di un dato nettamente inferiore rispetto a quello dei precedenti. Per trovare un valore così basso è necessario tornare indietro al mese di settembre 2021. Il mercato all'ingrosso dell'energia elettrica, quindi, ha iniziato il nuovo anno con una decisa riduzione del prezzo dell'energia che si rifletterà sulla spesa degli utenti finali. Rispetto ai livelli pre-crisi, in ogni caso, il dato di gennaio 2023 risulta essere superiore a più del doppio. L'emergenza energetica, sebbene attenuata, non è ancora superata. 

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