Perché devo pagare la bolletta luce e gas senza consumo?

Aggiornato il: 15/06/2023
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 23/05/2023

In 30 secondi

  • Anche quando i consumi sono a zero la spesa per la bolletta luce e gas è di circa 25 euro a bimestre
  • Le voci presenti in bolletta anche senza consumo fanno riferimento a dei costi fissi che vengono addebitati a prescindere dall'uso che si fa della luce e del gas e che sono dovuti per il fatto di avere un'utenza attiva
  • Confrontare le offerte di più fornitori può essere d'aiuto anche per contenere questi costi e per ridurre al minimo la spesa per le bollette. 

Quando si lascia la propria casa per un periodo più o meno lungo e quindi non si consumano né luce né gas si pensa, erroneamente, di ricevere delle bollette in cui l'importo da pagare è pari a zero. In realtà non è così: anche senza consumo la spesa per le bollette luce e gas non si azzera mai.

Mancato pagamento bollette

Ci sono infatti delle voci di spesa che non sono legate ai consumi effettivi ma che sono relative a dei costi fissi che vengono addebitati a chiunque abbia un'utenza attiva. Per capire perché bisogna pagare la bolletta luce e gas senza consumo è necessario innanzitutto capire come è composta la bolletta e quali sono i costi fissi da sostenere. In secondo luogo, bisogna ricordare che per ridurre i costi è molto importante confrontare le migliori offerte luce e gas: SOStariffe.it ti aiuta a monitorare le oferte e a trovare le tariffe migliori sul mercato libero. 

Quanto si spende per la bolletta della luce e del gas con un consumo pari a zero?

Chi ha un'utenza gas o luce attiva non ha mai una spesa pari a zero. In assenza di consumi per la bolletta elettrica si spendono infatti indicativamente circa 25 euro e per la bolletta del gas circa 22 euro a bimestre. Nel caso in cui non si consumasse energia elettrica o gas per un anno intero, dunque, bisognerebbe considerare una spesa complessiva di quasi 300 euro

Questa spesa è dovuta alla presenza di costi fissi in bolletta, applicati a prescindere dall'effettivo consumo. La spesa per le bollette luce e gas senza consumo è ancora più elevata se si considera la presenza del canone Rai. Il canone ha un importo annuo di 90 euro addebitato sulla bolletta elettrica, con rate mensili di 9 euro ciascuna da gennaio a ottobre. Anche se non si consuma l'energia elettrica, dunque, è possibile trovare nella bolletta la voce di spesa relativa al canone, pari a 18 euro per i primi cinque bimestri.

C'è un altro caso in cui ci si può trovare a dover pagare la bolletta luce e gas senza consumo: se si è sottoscritto un contratto in abbonamento il fornitore dell'energia elettrica o del gas invia una bolletta di importo fisso basata sulla stima dei consumi annuali. Ogni mese o ogni bimestre si paga una cifra fissa, indipendente dal consumi registrati nel periodo. 

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Quali sono i costi fissi in bolletta?

Chi ha un'utenza luce e gas attiva nel mercato tutelato o in quello libero, anche se non consuma, nulla deve pagare una cifra fissa. Leggendo le singole voci che compongono la bolletta è possibile capire per cosa si sta pagando e se ci sono margini di manovra per ridurre questa spesa. 

I costi fissi in bolletta che bisogna pagare anche quando i consumi sono a zero si riferiscono a diverse voci:

  • il prezzo di commercializzazione e vendita dell'energia elettrica (PCV);
  • la quota di vendita al dettaglio del gas (QVD);
  • le spese di trasporto e di gestione del contatore;
  • gli oneri di sistema;
  • l'IVA e le imposte. 

Cosa indicano le voci PVC e QVD

Le voci PVC e QVD che si trovano, rispettivamente, nella bolletta dell'energia elettrica e in quella del gas sono equivalenti. Stanno a indicare un costo fisso che i fornitori addebitano in bolletta ed è destinato a coprire le spese di commercializzazione e vendita della materia elettrica o gas

L'importo del PVC o del QVD viene stabilito dall'ARERA per le utenze in regime di tutela e dai singoli fornitori sul mercato libero. 

I costi per il trasporto e la gestione del contatore 

La seconda voce di spesa da dover sostenere anche senza consumi è quella relativa ai costi per il trasporto e la gestione del contatore. Questa voce è presente sia nella bolletta dell'elettricità sia in quella del gas e nelle sue componenti fisse ha un importo stabilito dall'ARERA e uguale per tutti i fornitori. 

Gli oneri di sistema

Quando non ci sono consumi di elettricità o gas la voce di spesa relativa agli oneri di sistema è presente solo nelle bollette non residenti. L'importo degli oneri di sistema addebitato in bolletta per gli utenti residenti è infatti calcolato solo in quota energia (cioè proporzionale ai consumi), mentre nel caso di un utente non residente si applica anche un costo fisso. 

La spesa per gli oneri di sistema è fissata dall'ARERA ed è uguale sia per chi è nel mercato tutelato sia per chi è passato a quello libero. Il pagamento di questi oneri serve a coprire costi di carattere generale e a finanziare, ad esempio, parte del bonus sociale luce e gas, gli incentivi alle energie rinnovabili o la messa in sicurezza del nucleare.

La componente delle bollette relativa agli oneri di sistema è stata azzerata nelle bollette inviate agli utenti dal terzo trimestre 2021 alla fine del primo trimestre 2023. A partire dal mese di marzo 2023 gli oneri di sistema sono stati reintrodotti in bolletta, al 100% per la bolletta elettrica e al 65% per la bolletta del gas. A partire dal terzo trimestre 2023 si completerà la reintroduzione degli oneri di sistema anche per la bolletta del gas.

IVA e imposte

Infine, l'ultima voce di spesa da considerare e che bisogna pagare anche in assenza di consumi è relativa all'IVA e alle imposte. L'aliquota IVA sulle bollette luce e gas è del 10% e si paga su tutte le voci che compongono la fattura. 

Per il terzo trimestre 2023 è stata confermata l'agevolazione che riduce al 5% l'aliquota IVA dovuta sulle bollette del gas.

Cosa si può fare per non pagare le bollette?

Anche quando non si hanno consumi si è comunque tenuti al pagamento delle bollette. L'unica soluzione per non pagare è sospendere le utenze per il periodo in cui si prevede di non utilizzarle. 

Prima di procedere con il distacco delle utenze luce e gas è necessario valutare la convenienza economica dell'operazione. Per il riallaccio dei contatori è infatti necessario spendere circa 50 euro per l'utenza dell'elettricità e circa 60 euro per quella del gas. Considerando la spesa fissa a bimestre, il distacco può essere meno dispendioso rispetto a pagare le bollette luce e gas senza consumo solo se si prevede di non usare le utenze per più di quattro mesi.

Come abbassare i costi confrontando le offerte dei fornitori luce e gas 

Molte delle voci di spesa fisse che bisogna pagare anche senza consumi hanno degli importi definiti dall'ARERA e uguali per tutti. Ci sono però delle voci che sono stabilite dai singoli fornitori di energia elettrica e gas. Quando si mettono a confronto le offerte di più fornitori è importante tener conto anche del prezzo di commercializzazione e vendita e della quota di vendita al dettaglio richiesti dai fornitori e addebitati in bolletta. 

Per riuscire ad abbassare i costi delle bollette luce e gas, con o senza consumo, si può usare il comparatore di SOStariffe.it. Indicando il proprio consumo annuo si possono prendere in considerazione le tariffe più convenienti del mercato libero e iniziare subito a risparmiare.