Disdetta Canone RAI

Il canone RAI ha subito cambiamenti significativi negli ultimi anni, a causa della sua incorporazione nella bolletta dell’elettricità, che ha portato a una consistente diminuzione dell’evasione. Ecco come effettuare la disdetta del canone RAI oggi. 

Disdetta Canone RAI
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In passato, il canone RAI era una tra le imposte più evase d’Italia, con stime superiori al 25% medio dei contribuenti che non saldavano il canone.

Oggi, invece, il canone è rateizzato e inserito in una voce apposita della bolletta della luce. Il pagamento di questa tassa, legata al possesso di un apparecchio televisivo, è, quindi, automatizzato in quanto il suo importo è incorporato nella bolletta dell’energia elettrica, uno dei servizi essenziali che risulta, chiaramente, attivo, in tutte le abitazioni.

La questione della disdetta del canone RAI resta, in ogni caso, un argomento molto importante che, per molti contribuenti, assume una rilevanza molto importante anche per via dei costi considerevoli della tassa che, per il 2019, presenta un importo complessivo pari a 90 Euro.

Non essendo legata ad una qualche forma di abbonamento che il contribuente stipula con la RAI, più che di disdetta del canone RAI sarebbe meglio parlare di esenzione dal pagamento. Il canone, infatti, va pagato solo da chi possiede un apparecchio che permette la visione di programmi televisivi.

Come possibile leggere direttamente dal sito ufficiale della RAI, nella sezione dedicata al pagamento del canone, per apparecchio televisivo si intende “un apparecchio in grado di ricevere, decodificare e visualizzare il segnale digitale terrestre o satellitare, direttamente - in quanto costruito con tutti i componenti tecnici necessari - oppure tramite decoder o sintonizzatore esterno”.

Chi guarda i programmi TV, sia della RAI che di altre emittenti, in streaming tramite il proprio PC o lo smartphone non sarà tenuto al pagamento del Canone RAI. Da notare, inoltre, che la normativa vigente chiarisce che alcune categorie sono esentate dal pagamento del canone RAI. In particolare, è prevista un’esenzione per i cittadini che hanno compiuto più di 75 anni e che non superano un determinato reddito annuale.

Per ottenere l’esenzione dal pagamento del Canone RAI è importante presentare una dichiarazione sostitutiva contenuta in un apposito modulo.

Sono previste diverse modalità di presentazione di tale modulo (sia telematiche che più tradizionali). La normativa, inoltre, specifica che la richiesta di esenzione va presentata entro una data specifica al fine di non pagare il canone RAI per l’anno in corso. Se la richiesta sarà presentata in ritardo, l’esenzione sarà parziale o scatterà solo nell’anno successivo.

Canone RAI: chi può richiedere l’esenzione dal pagamento

L’esenzione dal pagamento del canone RAI può essere richiesta da tutti i contribuenti che non possiedono un apparecchio televisivo. Siccome la normativa prevede una presunzione di possesso, per tutti gli utenti che hanno una fornitura di energia elettrica, per l’ottenimento dell’esenzione sarà necessario presentare una domanda specifica con cadenza annuale ed entro tempistiche ben precise.

La normativa attuale, inoltre, definisce alcune categorie specifiche di contribuenti che non sono tenuti al pagamento del canone RAI e che, quindi, hanno la possibilità di richiedere l’esenzione, seguendo una procedura ben specifica che vedremo nel paragrafo successivo.

Ecco, quindi, chi può richiedere l’esenzione dal pagamento del canone RAI:

  • I cittadini che hanno compiuto 75 anni, con un reddito annuo non superiore a 8.000 Euro;

  • Gli agenti diplomatici;

  • I funzionari o gli impiegati consolari;

  • I funzionari di organizzazioni internazionali, esenti in base allo specifico accordo di sede applicabile;

  • I militari di cittadinanza non italiana o il personale civile non residente in Italia di cittadinanza non italiana appartenenti alle forze NATO di stanza in Italia.

Chi rientra in una di queste categorie è esentato dal pagamento del canone RAI.

Come effettuare la disdetta canone RAI

Come chiarito in precedenza, quella del canone RAI non è una disdetta vera e propria, in quanto non esiste un vero e proprio abbonamento che il contribuente va a stipulare con la RAI. Di fatto, ci troviamo di fronte ad una “tassa di possesso” che va pagata da tutti i nuclei familiari che possiedono un apparecchio TV.

Di conseguenza, invece che effettuare la disdetta del canone RAI sarà necessario procedere con una richiesta di esenzione del canone RAI che dovrà essere presentata, di anno in anno, per poter evitare di dover pagare la tassa annuale legata al possesso di apparecchi televisivi. La normativa vigente prevede la presunzione di possesso di un apparecchio TV per tutti i titolari di utenza di fornitura elettrica ad uso domestico. I contribuenti, quindi, devono presentare, ogni anno, la richiesta di esenzione. Tale richiesta, avendo validità annuale, va presentata, ogni anno, seguendo precise tempistiche fissate dalla normativa.

Per effettuare la richiesta di esenzione dal pagamento del canone RAI è necessario presentare una dichiarazione sostitutiva di non detenzione tramite il modulo scaricabile direttamente dal sito ufficiale dell’Agenzia dell’Entrate.

In particolare, per la dichiarazione sostitutiva di non detenzione andrà compilato il Quadro A in cui si dichiara che “in nessuna delle abitazioni per le quali è titolare di utenza elettrica è detenuto un apparecchio TV da parte di alcun componente della famiglia anagrafica”.

In alternativa, sempre dal Quadro A del modulo di disdetta del canone RAI, è possibile presentare la dichiarazione sostitutiva di non detenzione dichiarando che “in nessuna delle abitazioni per le quali è titolare di utenza elettrica è detenuto un apparecchio tv, da parte di alcun componente della famiglia anagrafica, oltre a quello/i per cui è stata presentata la denunzia di cessazione dell’abbonamento radio televisivo per suggellamento”.

Da notare, inoltre, che lo stesso modulo può essere presentato per effettuare la dichiarazione sostitutiva di presenza di altra utenza elettrica per l’addebito. In questo caso, è necessario compilare il Quadro B del modulo dichiarando che “il canone di abbonamento alla televisione per uso privato non deve essere addebitato in alcuna delle utenze elettriche intestate al sottoscritto in quanto il canone è dovuto in relazione all’utenza elettrica intestata ad altro componente della stessa famiglia anagrafica”

Il Quadro C del modulo di disdetta del canone RAI è legato alla “Dichiarazione di variazione dei presupposti” ed è da compilare nel caso in cui siano venuti meno i presupposti di una precedente dichiarazione sostitutiva. Ad esempio, se in famiglia è stato acquistato, nell’anno in cui si è richiesta l’esenzione dal canone RAI, un apparecchio TV.

Compilato il modulo di disdetta del canone RAI, la dichiarazione sostitutiva andrà presentata seguendo una delle modalità previste. I contribuenti possono scegliere un’opzione tra le seguenti:

  • l’applicazione web disponibile sul sito dell’Agenzia dell’Entrate;

  • intermediari abilitati; è possibile chiedere informazioni ad un CAF per saperne di più;

  • posta elettronica certificata (PEC) nel caso in cui la dichiarazione stessa sia sottoscritta con firma digitale coerentemente con quanto previsto dagli articoli 48 e 65 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell'Amministrazione Digitale); l’indirizzo a cui inviare la PEC è cp22.sat@postacertificata.rai.it;

  • in forma cartacea tramite spedizione al Sat - c.p.22 Torino - per plico raccomandato senza busta unitamente a copia di un valido documento di riconoscimento.

Si specifica che il modulo per la disdetta del canone RAI va compilato, nella sezione “Dati generali” in modo completo mentre per quanto riguarda il Quadro A, il Quadro B ed il Quadro C, queste tre opzioni sono alternative. In sostanza, il contribuente può presentare il modulo scegliendo solo una delle tre dichiarazioni legate alla possibilità di esenzione del canone Rai.

Quando richiedere l’esenzione dal pagamento del canone RAI

Per poter ottenere l’esenzione dal pagamento del canone RAI è necessario seguire delle scadenze ben precise. I termini di presentazione della dichiarazione di non detenzione (il Quadro A del modulo) sono, infatti, fissati chiaramente dall’Agenzia delle Entrate.

Tale dichiarazione va presentata a partire dal 1° luglio dell’anno precedente ed entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento, ovvero l’anno per cui si sta richiedendo l’esenzione dal pagamento del canone RAI. Nel caso in cui la dichiarazione venga presentata tra il 1° febbraio ed il 30 giugno, l’esenzione sarà valida solo per il semestre luglio-dicembre dell’anno di presentazione.

Come sottolineato in precedenza, la dichiarazione sostitutiva (Quadro A del modulo) va presentata ogni anno, rispettando le tempistiche citate in precedenza, nel caso in cui continuino a persistere i presupposti per ottenere l’esenzione dal pagamento del canone RAI.

Il discorso cambia radicalmente per quanto riguarda la dichiarazione di presenza di altra utenza elettrica per l’addebito (Quadro B del modulo di disdetta canone RAI). In questo caso, infatti, tale dichiarazione può essere presentata in qualunque momento dell’anno. Da notare, inoltre, che la dichiarazione in questione non deve essere ripresentata annualmente.

La normativa fissa delle tempistiche precise ai fini della determinazione del canone dovuto in base alla data di decorrenza dei presupposti alla base della dichiarazione del Quadro B del modulo. Ecco i dettagli:

  • se i presupposti ricorrono dal 1° gennaio dell’anno di presentazione della dichiarazione, il pagamento del canone non è dovuto già a partire dal primo semestre dell’anno stesso;

  • se i presupposti ricorrono dal 2 gennaio al 1° luglio, il canone non è dovuto a partire dal secondo semestre dell’anno stesso;

  • se i presupposti ricorrono a partire dal 2 luglio, il canone non è dovuto dal primo semestre dell’anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione;

  • se i presupposti ricorrono da una data antecedente il 1° gennaio dell’anno di presentazione, il canone non è dovuto dal primo semestre dell’anno stesso;

Come guardare la TV dopo la disdetta del canone RAI

Il canone RAI è una tassa legata al possesso di un apparecchio televisivo e non è collegata alla possibilità, per l’utente, di guardare o meno i programmi trasmessi dalle varie emittenti televisive presenti sul territorio nazionale. Si tratta di una distinzione essenziale che permette di chiarire quali sono i diritti ed i doveri degli utenti.

Resta, quindi, possibile guardare i programmi TV dopo aver effettuato la disdetta del canone RAI, chiedendo l’esenzione dal pagamento tramite il Quadro A del modulo di dichiarazione sostitutiva da presentare ogni anno, seguendo le modalità e le tempistiche viste in precedenza.

I contribuenti che hanno ottenuto l’esenzione dal pagamento del canone RAI hanno la possibilità di guardare la TV sfruttando qualsiasi altro strumento che non preveda il possesso di un apparecchio televisivo.

In sostanza, è completamente lecito seguire i programmi TV tradizionali tramite le varie piattaforme di streaming disponibili, ad oggi, sul mercato italiano. Dallo schermo del proprio PC oppure con lo smartphone o il tablet, quindi, è possibile accedere ai canali in diretta delle varie emittenti TV (non solo RAI) rispettando i termini della dichiarazione che permette di ottenere l’esenzione dal pagamento del canone RAI.

Gli utenti che hanno ottenuto tale esenzione potranno guardare i canali RAI tramite il sito o l’app di RAI Play, piattaforma di streaming che offre anche un gran numero di contenuti on demand oltre che la possibilità di guardare i canali RAI in diretta. Un servizio analogo a quello proposto da RAI Play è rappresentato da Mediaset Play che, anche in questo caso, include canali in diretta TV oppure contenuti on demand.

Naturalmente, anche le altre emittenti televisive italiane presentano piattaforme analoghe o comunque garantiscono la possibilità di accedere ai programmi in diretta streaming dal proprio sito ufficiale.

Chi non ha un apparecchio TV ma può contare, ad esempio, su di un monitor per PC, un notebook o un dispositivo mobile può accedere alle varie piattaforme di streaming a pagamento come Netflix, NOW TV o Chili senza violare quanto dichiarato per ottenere l’esenzione dal pagamento del canone RAI. Grazie ad una connessione ad Internet sarà, quindi, possibile continuare a seguire i programmi TV (al netto del vincolo di non avere un apparecchio televisivo) rispettando la normativa.

Resta importante sottolineare, in ogni caso, che se si possiede un apparecchio TV, adibito alla ricezione di trasmissioni televisive tramite il segnale del digitale terrestre o satellitare, che viene però utilizzato per altri scopi (ad esempio come monitor per un PC), vi sarà ugualmente l’obbligo di pagamento del canone RAI e, quindi, non sarà possibile richiedere l’esenzione.

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