Cosa succede se non si aderisce al mercato libero luce e gas?
- Il servizio di Maggior Tutela è terminato il 1° gennaio 2024 per il gas e il 1° luglio 2024 per l’energia elettrica
- L’erogazione di energia e gas naturale è garantita anche a quanti non abbiano scelto un fornitore del Mercato Libero
- Il Mercato Tutelato resta in funzione solo per i clienti domestici “vulnerabili”
- Il passaggio al Mercato Libero è gratuito e non richiede interventi tecnici sul contatore
- Ecco come fare per attivare un’offerta luce e gas in libera concorrenza a maggio 2025
Cosa succede se non si aderisce al Mercato Libero dopo che, nel 2024, è cessata la Maggior Tutela per i clienti “non vulnerabili”? Esiste il rischio di uno stop dell’erogazione di energia elettrica o metano qualora non si scelga un fornitore nel Mercato Libero? Cosa succede ai clienti domestici più fragili?
Se anche tu sei assillato dai dubbi sul passaggio dal Mercato Tutelato alla libera concorrenza, ecco le risposte alle tue principali domande sul cosiddetto switch luce e gas in questo un approfondimento a cura degli esperti di SOStariffe.it.
Mercato libero e mercato tutelato: definizione e differenza
Nel Mercato Tutelato i consumatori pagano l’energia elettrica e il gas naturale alle condizioni economiche e contrattuali fissate da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente).
Nel Mercato Libero sono disponibili due tipologie di tariffe:
- tariffe luce e gas a prezzo fisso, che bloccano il costo della materia prima per un determinato periodo di tempo (12, 24 o 36 mesi);
- tariffe luce e gas a prezzo indicizzato non ARERA, ovvero che seguono l’andamento del prezzo del mercato all’ingrosso, in base agli indici PUN (Prezzo Unico Nazionale) e PSV (Punto di Scambio Virtuale).
Per quanto riguarda i costi di rete, contatore elettrico e imposte non ci sono differenziazioni fra le due tipologie di mercato.
Cosa succederà con il passaggio al Mercato Libero?
La fine Maggior Tutela luce e gas per i clienti “non vulnerabili” ha di fatto aperto le porte del Mercato Libero a milioni di famiglie: secondo i dati a disposizione di ARERA a luglio 2024, ben il 76,5% dei clienti domestici ha già scelto un fornitore di energia elettrica in regime di libera concorrenza.
Cosa succede se non si passa al mercato libero?
Dopo la fine Tutela gas, le famiglie “non vulnerabili” che non abbiano scelto il Mercato Libero continuano a vedersi erogato il gas naturale dallo stesso fornitore della Tutela, ma con condizioni tariffarie differenti.
Per quanto riguarda la fornitura luce, i clienti domestici “non vulnerabili” che non abbiano scelto il Mercato Libero sono confluiti nel Servizio a Tutele Graduali (STG): in tale servizio le condizioni contrattuali ed economiche sono definite da ARERA anche sulla base degli esiti di aste territoriali.
Chi è confluito nel Servizio a Tutele Graduali ha cambiato fornitore, passando alla compagnia energetica che si è aggiudicata la gestione del servizio STG a seguito delle aste territoriali tenute a gennaio 2024. In tabella, qui di sotto, sono riepilogati i vincitori delle aste e le relative zone di competenza per la gestione dell’STG:
FORNITORE | AREE GESTITE |
Enel Energia |
Area Nord 1: Aosta, Biella, Milano provincia, Verbania, Vercelli Area Nord 2: Parma, Piacenza, Torino provincia Area Nord 5: Brescia, Milano comune Area Nord 9: Belluno, Gorizia, Pordenone, Treviso, Trieste Area Nord 10: Bolzano, Trento, Vicenza Area Nord 11: Mantova, Modena, Reggio-Emilia, Verona |
Hera Comm |
Area Nord 6: Cremona, Genova, La-Spezia, Lodi, Lucca, Massa-Carrara Area Nord 7: Alessandria, Asti, Cuneo, Novara, Pavia Area Nord 8: Bergamo, Sondrio, Udine Area Nord 12: Ancona, Padova, Pesaro-Urbino, Venezia Area Centro 1: Ascoli-Piceno, Bologna, Fermo, Ferrara, Macerata, Rovigo Area Centro 3: Arezzo, Caserta, Perugia, Rieti, Terni, Viterbo Area Sud 4: Chieti, Forlì-Cesena, L’Aquila, Pescara, Ravenna, Rimini, Teramo |
Edison Energia |
Area Sud 3: Avellino, Benevento, Grosseto, Livorno, Pisa, Pistoia, Prato, Siena Area Sud 5: Bari, Frosinone, Latina Area Sud 8: Catanzaro, Crotone, Lecce, Reggio-Calabria, Vibo-Valentia Area Sud 9: Catania, Enna, Messina, Ragusa, Siracusa |
Illumia |
Area Nord 3: Como, Torino comune, Varese Area Centro 2: Firenze, Roma provincia Area Sud 1: Napoli provincia, Nuoro, Sassari |
Iren Mercato |
Area Sud 6: Brindisi, Matera, Potenza, Salerno, Taranto Area Sud 7: Barletta-Andria-Trani, Campobasso, Cosenza, Foggia, Isernia |
A2A Energia |
Area Sud 2: Cagliari, Napoli comune, Oristano, Sud Sardegna Area Sud 10: Agrigento, Caltanissetta, Palermo, Trapani |
EON Energia |
Area Nord 4: Imperia, Lecco, Monza-Brianza, Savona |
Rientrano nella definizione di clienti vulnerabili coloro che:
- hanno un’età superiore ai 75 anni;
- si trovano in condizioni economicamente svantaggiate e ricevono il Bonus luce e/o il Bonus gas per disagio economico;
- versano in gravi condizioni di salute tali da richiedere l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica oppure presso i quali sono presenti persone in tali condizioni (solo per la luce);
- sono soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92;
- hanno un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
- hanno un’utenza in un’isola minore non interconnessa (solo per la luce);
Quanti sono in possesso di uno di questi requisiti possono richiedere lo “status” di cliente vulnerabile (nel caso in cui questa condizione di fragilità non sia stata riconosciuto in automatico dal proprio fornitore) inviando il modulo di autocertificazione.
Perché il 1° Gennaio 2024 è stato abolito il mercato tutelato?
Il decreto Bersani (Dl. n. 79 del 16 marzo 1999) fu il primo step negli anni ’90 per l’avvio del lungo processo che avrebbe portato alla liberalizzazione del mercato dell’energia. Il decreto seguiva in veste ufficiale le indicazioni contenute nella direttiva europea del 1996, mirante alla creazione del Mercato Unico dell’energia in Europa. Tale svolta epocale sarebbe stata accompagnata, nel tempo, dalla graduale liberalizzazione di diverse attività, quali per esempio:
- la produzione;
- le importazioni e le esportazioni;
- l’acquisto e la successiva vendita di energia elettrica.
La fine del “doppio” regime, con lo stop al mercato tutelato, è stata più volte rinviata ma si è completata nel 2024. Il 1° gennaio 2024 si è chiuso il sipario sulle Tutele gas, mentre il 1° luglio 2024 la stessa sorte è toccata alle forniture luce. La completa liberalizzazione del mercato dell’energia avverrà nel 2027, quando è prevista la chiusura del Servizio a Tutele Graduali (STG). Si tratta dell’ultimo step di un programma più articolato che ha portato alla fine della Tutela anche per le imprese negli ultimi anni.
Cosa si intende per Tutela Simile?
Tra il 2017 e il 2018, i clienti domestici e le piccole imprese potevano attivare una particolare tipologia di contratto di fornitura denominata Tutela SIMILE. Tale contratto, pur rientrando nel Mercato Libero, era composto da condizioni contrattuali definite dall'Autorità, obbligatorie ed omogenee per tutti i venditori. La durata era di 12 mesi. Al termine del contratto, il fornitore scelto dal cliente ha applicato le condizioni contrattuali ed economiche del Mercato Libero. Il cliente finale aveva, però, la possibilità di rientrare in Maggior Tutela o di scegliere un nuovo fornitore del Mercato Libero.
Come si passa al mercato libero in concreto e che offerta luce e gas scegliere?
Se stai valutando di passare al Mercato Libero, ma il vasto assortimento di offerte luce e gas ti disorienta, puoi affidarti al comparatore di SOStariffe.it: questa piattaforma gratuita di comparazione online delle offerte ti consente di setacciare le soluzioni luce e gas proposte dai gestori energetici partner a maggio 2025 e individuare quelle che più sono in linea con il fabbisogno energetico e budget di spesa della tua famiglia.
Una volta trovata l’offerta luce o gas più adatta alle tue esigenze, puoi attivarla direttamente online tenendo a portata di mano queste informazioni:
- dati anagrafici dell’intestatario della fornitura da inserire nel nuovo contratto in fase di attivazione;
- il codice POD per la luce (si trova sulla bolletta del precedente fornitore);
- il codice PDR per il gas(si trova sulla bolletta del precedente fornitore);
- l'indirizzo di fornitura e quello di fatturazione(possono essere gli stessi, oppure no);
- l’indirizzo email qualora si decidesse di ricevere la bolletta elettronica;
- l’IBANnel caso di attivazione dell’addebito diretto delle fatture sul proprio conto corrente.
Una volta effettuato il passaggio, le bollette saranno praticamente identiche, fatta eccezione per i dati del nuovo fornitore riportati su di essa.
Quali sono i principali fornitori luce e gas aderenti al Mercato libero?
Il Mercato libero comprende decine di aziende che operano come “fornitori”, ovvero come venditori di energia elettrica e gas naturale ai clienti finali. Con queste aziende è possibile sottoscrivere contratti di fornitura andando ad attivare tariffe luce e gas più convenienti con l’obiettivo di ridurre al minimo il costo dell’energia e, quindi, tagliare le bollette. I fornitori luce e gas tra cui scegliere sono numerosi:
Per quanto riguarda l’energia elettrica, il grafico qui sopra (fonte arera.it) mostra quelli che sono i principali fornitori attivi sul mercato energetico in base al numero di forniture per clienti domestici attive a fine 2021.
Limitando l’analisi al solo Mercato Libero, invece, la Top 5 dei fornitori luce per quota di mercato comprende:
- Enel Energia: 26,8%
- Eni Plenitude: 7,4%
- HERA: 2,93%
- A2A Energia: 2,13%
- Edison Energia: 2,10%
Passiamo ora al gas naturale. Anche in questo caso, il numero di fornitori attivi in Italia è molto elevato.
Il grafico sovrastante (fonte arera.it) mostra in modo schematico i principali operatori del settore, considerando il totale di contratti di fornitura per uso domestico.
Per quanto riguarda il Mercato Libero, invece, la Top 5 dei fornitori gas per quota di mercato è la seguente:
- Enel Energia: 15,05%
- Eni Plenitude: 9,99%
- HERA: 6,47%
- A2A Energia: 2,94%
- IREN Mercato: 2,55%
Meglio la maggior tutela e mercato libero? Vantaggi e svantaggi
REGIME DI FORNITURA | VANTAGGI | SVANTAGGI |
Maggior Tutela |
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Mercato Libero |
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Maggior Tutela e Mercato Libero presentano vantaggi e svantaggi. Analizziamoli qui di seguito.
Breve storia del mercato libero dell’energia e del gas in Italia
1999 e 2000: questi sono i due anni chiave che diedero il via alla liberalizzazione del mercato energetico e del gas in Italia. Con due decreti – il primo il decreto Bersani per l’energia elettrica, l’anno successivo il decreto Letta per il gas – si definì la fine del monopolio di Eni ed Enel, che erano già state trasformate in Spa nel 1992, e permettendo di fatto a chiunque di scegliere il proprio fornitore.
I due decreti recepivano le direttive comunitarie che avevano l’obiettivo di aumentare la concorrenza in questi due settori nevralgici.
In particolare, con il decreto del 1999 il mercato dell’energia venne distinto in due parti, il distributore (lo Stato: e qui non esistono alternative) e il produttore/fornitore, che si occupa di tutte le attività di produzione, acquisto e vendita.
I grossi consumatori di energia – cioè le utenze industriali da almeno 30 Mgw – sono stati i primi a poter beneficiare già nel 2000 del Mercato Libero, esteso nel 2004 anche ai possessori di partita IVA e infine, dal 2007, alle utenze domestiche.
Analoghi i passaggi nella liberalizzazione del mercato del gas: anche in questo caso, infatti, è stata concretizzata la separazione formale tra i diversi attori del mercato (trasportatore, grossista, distributore, società di vendita), dividendo quindi in maniera netta i gestori delle infrastrutture di trasporto e i soggetti preposti alla vendita del gas all'utente finale.