Visti i continui rincari a partire dalla fine del 2021, diventati ancora più significativi in seguito al conflitto russo-ucraino, sapere come risparmiare sulle bollette luce e gas è fondamentale per ogni famiglia. Per salvaguardare il bilancio familiare bisogna da una parte cercare l’offerta più conveniente tra quelle disponibili sul mercato libero, e dall’altra adottare una serie di misure che permettono di consumare di meno, e resistere ancor meglio a eventuali, ulteriori aumenti del costo della materia prima, sia che si parli di energia elettrica che di gas. In questa guida passiamo in rassegna alcuni di questi suggerimenti, in modo da non dover affrontare autentici salassi ogni mese oppure ogni bimestre.
Vale solo per le bollette per la luce, ma è senz’altro uno dei consigli da seguire assolutamente. Com’è noto, esistono tre distinte fasce orarie per il consumo dell’energia elettrica, a seconda della richiesta: F1, F2 e F3. F1 è la fascia più costosa, quella dell’orario di lavoro dei giorni feriali, mentre le altre due riguardano la sera, la notte e i festivi. In questa tabella vediamo con più precisione le diverse fasce orarie:
Fascia oraria |
Giorno e orario |
F1 |
Dalle 8 alle 19, dal lunedì al venerdì |
F2 |
Dalle 7 alle 8 e dalle 19 alle 23 dal lunedì al venerdì; dalle 7 alle 23 il sabato |
F3 |
Da mezzanotte alle 7 dal lunedì al venerdì, dalle 23 alle 7 il sabato, tutta la domenica e i festivi |
Viste le differenze di costo, va valutato attentamente se conviene scegliere un’offerta monoraria, con lo stesso prezzo a prescindere dall’orario e dal giorno, o multioraria, una tariffa che di solito presenta un costo per la fascia F1 leggermente superiore all’unico prezzo della monoraria, ma F2 e F3 più basse, anche di parecchio. Il primo caso è ideale se c’è sempre qualcuno in casa, il secondo se gran parte della giornata durante i feriali è trascorsa fuori, al lavoro, e quindi non si consumerà quasi nulla nelle ore “calde”.
Offerte Luce in evidenzaOfferte Gas in evidenzaCom’è noto, è il gas nei mesi invernali a rappresentare il maggior costo per le famiglie italiane, soprattutto quello usato per il riscaldamento (meno, quindi, per scaldare l’acqua o per la cottura dei cibi). Per questo è necessario prestare la massima attenzione, sia se si ha un impianto autonomo o centralizzato: le termovalvole, magari controllate digitalmente attraverso un app per ottimizzare l’uso durante le 24 ore, sono il modo migliore per evitare di consumare troppo, tenendo riscaldate stanze che magari non si usano (come la camera da letto, prima di andare a dormire).
Anche il semplice gesto di cambiare le guarnizioni può fare tanto, oltre naturalmente a tenere la caldaia nelle migliori condizioni possibili, così come i caloriferi.
In ogni caso, il modo migliore per non spendere troppo col riscaldamento è non superare i 19 °C: se si sente ancora freddo, è molto meglio mettersi un maglione in più. Per la cottura dei cibi, infine, meglio utilizzare il più possibile i coperchi o le pentole a pressione, e far terminare in padella o in pentola la cottura degli alimenti dopo aver spento qualche minuto prima il fornello.
Per quanto riguarda invece l’energia elettrica, si sa che – a parte un eventuale boiler elettrico o i fornelli a induzione – sono alcuni elettrodomestici a mostrarsi particolarmente “energivori”, cioè avidi di risorse. In genere, i più cari in bolletta sono quelli che hanno a che fare con il calore o, al contrario, con il raffreddamento: al primo posto c’è sempre il frigorifero (e il freezer), in virtù del fatto che rimangono accesi 24 ore al giorno tutto l’anno, ma consumano molto anche il forno, il phon, la lavastoviglie, le stufe elettriche, l’asciugatrice; televisione e lavatrice consumano un po’ meno ma spesso rimangono accese per parecchio tempo, magari per un programma di lavaggio ad alta temperatura.
A volte un piccolo frigo con una cattiva classe energetica può essere la causa di una bolletta elevata ben più di un grande frigorifero a due ante ma con un’ottima classe energetica, quindi è il caso di rinnovare gli elettrodomestici più vecchi e superati.
Usare gli elettrodomestici correttamente è indispensabile: mai far andare a mezzo carico lavastoviglie o lavatrice, cercare il più possibile di utilizzare programmi a bassa temperatura e mantenerli con cura per evitare sovraccarichi o l’aumento del fabbisogno energetico.
Cercando di capire come risparmiare sulle bollette luce e gas, un’altra delle imputate che più spesso vengono additate come colpevoli sono le luci di casa, accesse anche per molte ore quando, d’inverno, le notti si allungano: in totale, circa il 15% dell’elettricità di una famiglia deriva da loro.
Per questo genere di consumo, la soluzione è rappresentata dalle luci a LED, che non solo hanno una durata molto più lunga rispetto alle vecchie lampadine a incandescenza, ma non producono calore e quindi consumano molto di meno. Hanno, è vero, un prezzo superiore (anche se negli ultimi anni è continuato a scendere), ma ripagano dell’investimento in breve tempo e possono essere gestite digitalmente con app e programmi pensati proprio per questo.
Muovendosi con accortezza nel mercato libero alla ricerca delle migliori promozioni per il gas e per l’energia elettrica è possibile risparmiare molto. Ci possono essere infatti offerte che bloccano il prezzo per un certo numero di mesi (di solito 12 o 24), assai utili quando si prevede che il prezzo del gas o dell’elettricità aumenterà molto nel prossimo futuro. Non sono da sottovalutare nemmeno gli sconti che arrivano con i contratti dual fuel, quelli cioè che prevedono l’attivazione simultanea di una fornitura per la luce e per il gas con lo stesso operatore, e che sono per questo “premiati” dalle aziende fornitrici.
I comparatori come quello di SOSTariffe.it aiutano a scegliere l’offerta più conveniente per il singolo nucleo familiare, in base a variabili come la grandezza della casa, il numero di membri della famiglia, gli elettrodomestici utilizzati e il proprio comune di riferimento; in questo modo si potranno paragonare tra di loro i diversi prezzi “lordi”, non cioè limitati alla semplice materia prima energia (che è responsabile solo di una parte della bolletta) ma a tutte le altre componenti, calcolate per il singolo mese e per un intero anno.