L’autolettura è quell’operazione attraverso la quale l’utente di una fornitura di gas per riscaldamento o energia elettrica rileva in autonomia i dati di consumo relativi alla propria utenza e li comunica al fornitore, utilizzando i canali indicati (volta per volta questi possono essere l’area clienti del sito ufficiale, un numero di telefono, un numero a cui inviare un SMS, un punto vendita fisico e così via).
Confronta le offerte luce VaiÈ buona norma effettuare l'autolettura del gas e della luce con regolarità, nei giorni prestabiliti, indicati di volta in volta nella bolletta.
L’autovalutazione dei nostri consumi serve a ricevere bollette che riportino costi calcolati in base all’energia che realmente utilizziamo. In caso contrario le fatture vengono elaborate sulla base di consumi presunti.
Cosa vuol dire?
Il gestore realizza una stima servendosi di tutte le nostre letture o autoletture precedenti e il cosiddetto “profilo di prelievo standard”, ovvero l’andamento giornaliero dei nostri consumi tracciato nel tempo.
Ciò comporta il rischio di stime in eccesso e quindi di conguagli che possono essere anche molto onerosi.
L’autolettura va comunicata al gestore se in casa non abbiamo ancora uno smart meter, cioè uno dei nuovi modelli di contatore intelligente, telegestiti a distanza, che i distributori stanno installando negli ultimi anni e che con il tempo sostituiranno i vecchi misuratori.
Il distributore, in caso di contatore tradizionale, è tenuto a svolgere l'attività di lettura con una periodicità annuale, che varia in base alle varie fasce di consumo (da una volta l’anno a una volta al mese).
In caso il contatore si trovi in casa o in un locale condominiale inaccessibile, in genere il letturista lascia un avviso con cui comunica di essere passato senza successo e invita il cliente a comunicare l'autolettura.
Ogni gestore deve mettere a disposizione dei clienti una modalità per la raccolta dell'autolettura che va comunicata nei giorni specificati volta per volta sulla fattura.
I consumi devono essere presi in considerazione sempre, eccetto in caso appaiano palesemente errati. Entro quattro giorni vengono inviati al distributore.
La lettura va trasmessa anche in caso di:
cambio di operatore energetico: comunicando i dati al venditore uscente entro il giorno precedente la data del passaggio o alla compagnia entrante a partire dalla stessa data
voltura: se ad esempio andiamo a vivere in un appartamento e vogliamo subentrare nel contratto del vecchio inquilino.
La prima cosa da fare è controllare sulla bolletta il periodo di tempo in cui dobbiamo effettuare l’autolettura.
Poi guardare il contatore e annotare solo i numeri neri prima della virgola, non tenendo conto degli zeri all’inizio della numerazione, né dei numeri in rosso dopo la virgola (i decimali).
Se la cifra prima della virgola è in posizione intermedia (cioè quella cifra sta “scattando”), si comunica il numero inferiore.
Confronta offerte gasVaiNel caso che il contatore del gas sia invece elettronico (pur non avendo ancora la funzionalità di trasmettere la lettura, il che renderebbe, come detto sopra, inutile l’autolettura effettuata dall’utente), il display di norma è spento, e bisogna attivarlo premendo il pulsante che si trova accanto.
A seconda del modello di contatore sarà necessario premere il pulsante più volte, fino a visualizzare il consumo di gas in metri cubi.
Quando sono presenti sul contatore più pulsanti, quello giusto è il tasto di colore verde. Anche in questo caso sarà sufficiente comunicare soltanto le cifre prima della virgola, tralasciando i decimali.
Il contatore del gas si può trovare sia all’interno che all’esterno di un’abitazione, ad esempio in un apposito vano comune del condominio (locale tecnico o sottoscala), in balcone, in garage, in cantina, in una parete esterna.
Il dispositivo è di proprietà del distributore locale. Il contatore non viene inoltre cambiato quando si sceglie un’altra offerta per il gas più conveniente tra quelle del mercato libero.
Secondo l’Autorità, la frequenza della lettura deve essere di almeno una volta all’anno per i consumi fino a 500 Smc/anno, di almeno una volta ogni sei mesi per i consumi compresi tra 501 e 5.000 Smc/anno, e infine una volta al mese per i consumi superiori ai 5.000 Smc all’anno.
Fanno eccezione, in quest’ultimo caso, i mesi in cui il consumo storico è inferiore del 90% rispetto a quello medio mensile.
Inviando l’autolettura nella finestra temporale che è sempre indicata sulla bolletta, la lettura verrà usata per conguagliare i consumi, altrimenti verrà utilizzata come lettura di controllo per aggiornare gli acconti periodici.
Una volta che abbiamo segnato la lettura contattiamo il distributore.
Le compagnie mettono a disposizione molti canali per comunicare i nostri dati di consumo in modo semplice e veloce: un numero telefonico, un’app per tablet e smartphone oppure un’area del proprio sito.
In alternativa è sempre possibile recarsi anche a un punto vendita fisico del fornitore, pur essendo un’opzione molto più scomoda.
Da non dimenticare che esistono dei fornitori che applicano degli sconti a chi fornisce l’autolettura con regolarità.
Rilevare in modo autonomo la nostra lettura di luce e gas ci aiuta a tenere sotto controllo i consumi, oltre a pagare bollette calcolate sull’energia effettivamente impiegata.
Ma dove troviamo le istruzioni per effettuare l’autolettura? In genere sulla bolletta possiamo trovare i dati relativi alla nostra fornitura, al tipo di contatore, ma anche i tempi per comunicare la lettura e i canali tramite i quali trasmetterla.
Per quanto riguarda la corrente elettrica, la gran parte dei modelli di contatore elettronico dispongono di un tasto grigio vicino al display, premendo il quale si potranno visualizzare il codice cliente, la potenza massima del contatore, e i dati di consumo in corrispondenza dei simboli A1, A2 e A3 che indicano la quantità di energia usata nelle varie fasce orarie (rispettivamente F1, F2 ed F3).
Se in casa abbiamo ancora il vecchio contatore tradizionale, invece, basterà comunicare il numero prima del simbolo kWh.
Va ricordato che:
La spesa varia ovviamente a seconda che la propria offerta di riferimento sia monoraria, bioraria o trioraria.
Il nuovo contatore elettronico è in grado di fornire varie altre utili informazioni per l’utente e per il distributore.
In sequenza, infatti, premendo l’apposito pulsante vengono visualizzati il numero cliente a 9 cifre che identifica l’utenza, la fascia oraria in cui ci si trova al momento della lettura, la potenza istantanea assorbita misurata in kW, la lettura ei consumi nelle tre fasce orarie e delle potenze massima (due volte: una per il periodo di fatturazione corrente e una per il periodo di fatturazione precedente), la data e l’ora.
Il contatore elettronico presenta inoltre due LED rossi che danno informazioni a proposito del consumo di energia elettrica.
Quando le luci lampeggiano vuol dire che il contatore è in funzione e, quindi, in quel momento si sta consumando energia elettrica.
Quando le luci sono accese ma fisse e non lampeggianti, invece, significa che non c’è consumo di energia da almeno venti minuti.
Di grande importanza quando si comunica la lettura relativa alla propria bolletta sono due codici che indicano in modo univoco i punti di fornitura: il PDR per il gas e il POD per l’energia elettrica.
Entrambi vengono assegnati all’utenza nel momento dell’allaccio alla rete nazionale, e rimangono sempre gli stessi anche quando cambia il nome del destinatario dell’utenza o del fornitore.
In altre parole, un contatore avrà sempre un PDR o un POD anche quando si sceglieranno nuove offerte sul mercato libero o quando ci sarà il subentro di un nuovo inquilino che chiederà la voltura delle sue forniture.
Il PDR è un codice composto da 14 cifre, le cui prime 4 identificano il distributore locale, mentre le altre il codice relativo all’utente.
Il PDR si trova sia sulla bolletta del gas che sul display del contatore elettronico.
Bisogna sempre conoscere il PDR per qualsiasi comunicazione con il proprio fornitore, ad esempio per i nuovi contratti, per i subentri, per le volture; i contatori più moderni permettono di leggere il PDR sul display dopo aver premuto un pulsante.
Il POD, invece, è composto dalla sigla IT seguita da 3 numeri e dalla lettera E, seguita dai numeri che identificano il punto di prelievo. Le tre cifre dopo la IT identificano la società di distribuzione attiva nella zona, mentre il codice Punto di Prelievo di otto cifre identifica la casa con precisione.
Nel caso le cifre dopo la E non siano otto ma nove, l’ultima è soltanto un carattere di controllo di cui non è indispensabile la comunicazione.
Attenzione a non confondere il numero della matricola del contatore con il POD; il primo è scritto sul contatore stesso, mentre il POD può venire letto premendo l’apposito pulsante.
Al pari degli altri gestori, Enel Servizio Elettrico (per il mercato tutelato) ed Enel Energia (per il mercato libero) mettono a disposizione dei propri clienti varie modalità per comunicare l’autolettura della luce.
La prima cosa da fare è dare un’occhiata all’ultima bolletta per rintracciare il nostro numero cliente di nove cifre, il periodo utile per trasmettere la lettura e il tipo di contatore che abbiamo in casa.
Se disponiamo di un contatore tradizionale della luce, sulla prima pagina della bolletta nella sezione ‘dati fornitura’ troveremo una “T”. In questo caso dobbiamo guardare la finestra trasparente del nostro misuratore e comunicare solo le cifre che precedono la virgola.
Se invece disponiamo di un contatore elettronico i consumi vengono rilevati in automatico, eccetto in caso la lettura a distanza non sia andata a buon fine negli ultimi due mesi. In questo caso controlliamo sulla prima pagina della bolletta se il nostro contatore è a lettura monoraria, nel box ‘dati fornitura’ – tipologia contatore (dicitura EM sulla fattura): in questo caso dobbiamo leggere sul display del contatore i numeri riportati in corrispondenza di “A3”; se invece il misuratore è a lettura multioraria (MF sulla bolletta) le letture da comunicare sono tre. Premiamo il tasto sul contatore fin quando non ci appare “lettura periodo corrente” e appuntiamo i dati in corrispondenza delle fasce A1, A2 e A3.
Infine comunichiamo i dati tramite uno dei canali messi a disposizione.
Per Enel Servizio Elettrico (clienti con potenza fino a 15 kWh):
Per Enel Energia:
La comunicazione dei dati della lettura di luce e gas può avvenire in qualsiasi momento tramite:
Se abbiamo in casa un contatore elettrico telegestito non dobbiamo comunicare nessuna lettura, salvo il caso la telelettura non sia andata a buon fine negli ultimi due mesi.
Da un paio di anni Enel sta provvedendo a installare misuratori di seconda generazione al posto dei vecchi lettori che hanno raggiunto 15 anni di vita previsti per legge.
I nuovi contatori, detti smart meter, trasmettono i dati rilevati in tempo reale ogni quarto d’ora e le fatture sono emesse in base ai consumi effettivi e non a quelli presunti. Pertanto l’autolettura non è più necessaria.