Qual è la differenza tra estratto conto e lista movimenti?

Aggiornato il: 17/07/2023
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 14/07/2023

In 30 secondi

  • L’estratto conto e la lista movimenti servono per informare l’utente di un conto corrente delle transazioni attive e passive in un determinato periodo di tempo.
  • L’estratto conto è però un documento ufficiale inviato a scadenze regolari, mentre la lista movimenti è semplicemente un elenco di operazioni attive e passive che può essere chiesto in qualsiasi momento.
  • L’estratto conto viene richiesto per le pratiche di mutuo e può essere contestato qualora si individuino addebiti o accrediti non corretti.

Estratto conto e lista movimenti sono la stessa cosa? Non proprio: sono entrambi documenti utili per chi ha un conto corrente,  entrambi elencano le operazioni sia in entrata (come l’accredito dello stipendio o della pensione) che in uscita (dai bonifici effettuati alle bollette pagate con domiciliazione) del cliente. In cosa differiscono allora? Vediamo insieme nel dettaglio le differenze. Per quanto tempo conservare estratti conto bancari

Cos’è l’estratto conto?

L'estratto conto bancario è un documento ufficiale fornito dalla banca che riassume i movimenti su un conto corrente in un lasso di tempo predefinito, in genere un mese. Entrano a far parte dell’estratto conto sia entrate che uscite (accredito dello stipendio o di altri pagamenti, bonifici, prelievi di contanti, somme depositate e così via), per un monitoraggio continuo e completo della propria situazione finanziaria.

Grazie all’estratto conto, i titolari di un conto corrente possono ad esempio controllare se ci sono stati addebiti non previsti o transazioni fraudolente, o ancora pagamenti errati (ad esempio perché si è deciso di non avvalersi più di un servizio o di un abbonamento ma non è stata ricevuta la disdetta), ed eventualmente contestarli.

Altre informazioni presenti sull’estratto conto sono:

  • saldo iniziale e finale (in modo da confrontare la propria situazione economica all’inizio e alla fine del mese);
  • numero di conto;
  • filiale bancaria di riferimento,
  • nome, cognome e l’indirizzo del correntista,
  • la data d’inizio e di fine del periodo in questione;
  • conto a scalare;
  • giacenza media.

Per maggiori informazioni sul documento, consigliamo la lettura de "Guida alla lettura dell'estratto conto".

Cos’è la lista dei movimenti?

In apparenza la lista dei movimenti riporta le stesse identiche informazioni dell’estratto conto, e in buona parte e così: anche qui infatti si trovano tutte le transazioni, sia in entrata che in uscita, una serie di scritture contabili ordinate in maniera cronologica.

La differenza chiave con l'estratto conto? La non ufficialità del documento: l’utente in prima persona deve chiedere alla banca che gli venga fornita la lista movimenti, che può essere richiesta in qualsiasi momento. La richiesta avviene sia presso gli sportelli automatici (o ATM), nonché attraverso la propria piattaforma di Internet banking, ormai disponibile quasi per tutti i conti correnti italiani.

La differenza tra l’estratto conto e la lista dei movimenti

In questa tabella riassumiamo le differenze fra estratto conto e lista movimenti:

Tipo di documento

Ufficialità

Tempistiche

Informazioni contenute

Estratto conto

A scadenze regolari (di solito ogni mese)

Lista delle transazioni, coordinate del conto, eventuale giacenza media, conto a scalare, saldo iniziale e finale

Lista dei movimenti

No

A richiesta del cliente in qualsiasi momento

Lista delle transazioni

Quando vengono richiesti estratto conto e lista dei movimenti?

L’estratto conto fa parte della documentazione patrimoniale e reddituale che viene richiesta dalle banche e dagli istituti di credito per la concessione di un prestito all’utente e, in particolare, di un mutuo.

L’estratto conto permette infatti a una banca (se è un’altra rispetto a quella dove si ha il conto corrente) di conoscere tutte le transazioni del richiedente: per erogare un mutuo o un prestito viene sempre richiesto il documento completo e continuativo, che mostri chiaramente il numero del conto, il saldo iniziale e il saldo finale, con descrizione per esteso dei singoli movimenti e con le cifre complete di decimali; spesso viene anche chiesta la firma e il timbro dell’impiegato della banca dove si ha il conto corrente.

Quali altri documenti vengono richiesti dagli istituti di credito per erogare prestiti e mutui, oltre all'estratto conto? Un insieme ad altri documenti come l’ultimo modello CUD, le ultime tre buste paga, l’ultimo modello 730 o UNICO (per i dipendenti a tempo indeterminato), o i certificati di iscrizione a un ordine professionale o alla Camera di commercio, l’eventuale partita IVA o gli ultimi modelli UNICO (per gli autonomi e i professionisti).

Il saldo disponibile e il saldo contabile: differenze

Quando si parla di estratto conto e di lista dei movimenti, si trovano spesso indicati il saldo contabile e il saldo disponibile, per cui è bene sapere quali differenze ci sono tra questi due valori fondamentali.

  • Il saldo contabile mostra la differenza tra tutte le operazioni registrate a credito e quelle registrate a debito; attenzione perché si parla di spese registrate: spesso le più recenti o eseguite fuori dall’orario di lavoro non vengono registrate immediatamente; al contrario, possono essere già registrati degli accrediti che però non sono ancora disponibili, come per il caso del versamento di assegni sul proprio conto.
  • Il saldo disponibile invece indica la somma effettivamente a disposizione sul conto corrente, compreso ad esempio l’importo complessivo del fido bancario ed eventuali rettifiche. Per evitare di incorrere in uno scoperto, bisogna fare riferimento quindi al saldo disponibile – il denaro che si ha davvero sul conto – e non a quello contabile, che può essere relativo a una situazione ancora non aggiornata.

Quando contestare un addebito sull’estratto conto

Come si è visto, può capitare che, mentre si consulta a fine mese il proprio estratto conto, emergano delle transazioni che non ci risultano e che sospettiamo essere originate da frodi. In questo caso si può contestare l’estratto conto bancario, entro 60 giorni dalla ricezione (altrimenti l’estratto conto viene considerato approvato). Quando gli errori riguardano la scritturazione, il calcolo, le omissioni o le duplicazioni il termine per impugnare l’estratto conto diventa di 6 mesi; per errori sostanziali (quando ad esempio non vengono applicati correttamente gli interessi) il termine può essere fino a dieci anni.

Domande correlate

Come viene generato l’estratto conto?

L’estratto conto si genera in automatico ogni volta che viene effettuata una transazione; questi dati vengono infatti raccolti per il periodo di tempo in esame e forniti al cliente mensilmente, in versione cartacea o digitale a seconda delle preferenze. In passato l’estratto conto veniva spedito a casa dietro pagamento di una piccola commissione, oggi perlopiù si invia con mail in forma di allegato, anche per una maggiore facilità di archiviazione.