Estratto conto Mastercard: come verificarlo

Aggiornato il: 27/09/2019
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 27/09/2019

Oggi i conti corrente – soprattutto quelli online e a zero spese – sono estremamente diffusi tra tutti gli italiani, visto che sono quasi indispensabili per tutta una serie di operazioni molto comuni (come l’accredito dello stipendio e della pensione, la possibilità di effettuare bonifici e così via) e anche se c’è un canone da pagare di solito questo ammonta a pochi euro l’anno.

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Che cos’è l’estratto conto Mastercard?

L’estratto conto è il documento con cui la banca presso cui si è titolari di un conto corrente fornisce il relativo resoconto, a scadenze periodiche. Nell’estratto conto sono registrate tutte le operazioni compiute fino a una certa data (o, nel caso in cui si sia scelto di chiudere il conto corrente, la situazione finale del rapporto).

Per quanto riguarda le operazioni bancarie regolate in conto corrente, l’invio dell’estratto conto deve avvenire con periodicità almeno annuale, anche se il cliente ha la facoltà di chiedere che l’invio sia ogni sei mesi od ogni tre o mensile; nel caso in cui si sia titolari anche di una carta di credito Mastercard o Visa, allora l’invio dell’estratto conto normalmente è mensile.

Particolarmente importante è l’estratto conto relativo all’ultimo periodo dell’anno, in cui deve essere riportato il riepilogo delle spese annuali sostenute per la tenuta del conto bancario e per gli altri servizi relativi, con l’evidenziazione delle operazioni che sono state effettuate.

A che cosa serve l’estratto conto?

L’estratto conto è uno strumento molto prezioso per chi vuole, prima di tutto, verificare le proprie spese del mese precedente, e controllare che non ci siano stati addebiti non giustificati, soprattutto quando si utilizza molto la carta di credito Mastercard – da qualunque istituto finanziario o banca sia stata emessa – e i conti non tornano.

Allo stesso tempo, l’estratto conto è un ottimo modo per dare una struttura al proprio bilancio personale o familiare, e vedere in questo modo quanto si spende, ad esempio, per la spesa, l’affitto, le rate dell’auto e così via, anche se da questo punto di vista l’estratto conto è stato superato dai più moderni sistemi di analisi automatica proposti da diverse banche; questi, infatti, servono a visualizzare direttamente in tempo reale l’andamento delle proprie spese.

In ogni caso, l’estratto conto è il documento ufficiale del conto corrente che stabilisce l’effettivo ammontare degli esborsi monetari tramite carta Mastercard (di debito o di credito), oltre ovviamente ai prelievi di contante effettuati presso l’ATM. Va ricordato che di norma in un estratto conto i movimenti della carta di credito non compaiono nella stessa sezione di quelli relativi al conto corrente (ad esempio un bonifico), ma in un’altra, per maggior chiarezza.

Come si fa a ottenere l’estratto conto?

Se si possiede una carta di credito o di debito Mastercard rilasciata dalla banca dove si ha il conto corrente, arrivare all’estratto conto per il mese passato – una volta che questo è stato emesso dall’istituto di credito – è molto semplice: oggi basta utilizzare il PC per accedere al proprio conto online, o scegliere l’apposita opzione nell’app per smartphone o per tablet.

Il metodo “tradizionale”, invece, comporta l’invio cartaceo dell’estratto conto presso il proprio indirizzo, ma oggi le banche tendono a far pagare i costi di spedizione, quindi se si vuole un conto corrente davvero a zero spese è meglio optare per l’estratto conto esclusivamente digitale (senza contare le positive ripercussioni per l’ambiente e la maggior comodità, soprattutto se si vuole tenere un archivio completo di tutte le spese).

È necessario conservare tutti gli estratti conto?

In linea di massima, conservare le copie cartacee dei propri estratti conto Mastercard è una precauzione oggi forse eccessiva, anche se chi vuole essere proprio sicuro di non vedersi contestati addebiti o movimenti specifici farà bene a mantenere un archivio in un apposito raccoglitore.

Quasi tutte le banche online permettono di accedere dalla pagina del proprio conto corrente all’archivio con tutti gli estratti conto, che possono essere liberamente scaricati (di solito in formato PDF) e raccolti in un’apposita cartella; a questo punto è una buona idea effettuare un backup periodico per evitare di perdere i dati, oppure utilizzare un servizio cloud (ma solo quelli assolutamente sicuri, come ad esempio Dropbox) per il backup automatico di questi dati.

Come si fa a verificare l’estratto conto Mastercard?

Una volta che si ha in mano l’estratto conto per il mese precedente, si può procedere al controllo voce per voce, soprattutto se il saldo del proprio conto corrente mostra qualcosa di strano.

Dopo aver verificato che proprio il saldo indicato nell’estratto conto sia identico a quello disponibile tramite l’accesso online o via app (senza contare le eventuali nuove spese effettuate nel lasso di tempo tra la chiusura dell’estratto conto e la sua consultazione), si analizzano le varie voci.

L’estratto conto, pur non essendo aggiornato con le ultime spese, include comunque diverse informazioni che possono tornare utili a chi sta cercando di fare chiarezza su come si sia arrivati a un certo saldo sul proprio conto, come ad esempio le spese, gli interessi di mora, il credito residuo disponibile per i prelievi in contanti.

Quando scatta l’addebito per le spese?

Verificando l’estratto conto della propria carta Mastercard, è bene conoscere tutte le informazioni disponibili riguardo alla periodicità degli addebiti. Mentre con le carte di debito, infatti, l’addebito sul conto corrente è immediato (e quindi non è possibile spendere più di quanto sia disponibile sul conto), le carte di credito sono a tutti gli effetti un fido, cioè una linea di credito garantita al cliente, e possono superare anche la disponibilità sul conto.

L’importante è che al momento dell’addebito differito la somma necessaria sia presente (ad esempio perché nel frattempo è arrivato lo stipendio).

Più nel dettaglio, di solito le carte di credito a saldo (il tipo più comune) prevedono l’addebito mensile in un’unica soluzione nel mese successivo rispetto alle spese effettuate con la carta, mentre le carte revolving consentono di rateizzare l’importo da pagare, ovviamente con una quota maggiorata a causa degli interessi.

Molto diffuse anche le carte di credito a opzione, cioè che volta per volta permettono di decidere se pagare a saldo oppure rateizzando.

Ogni banca comunica ai suoi correntisti in quale giorno del mese effettuato l’addebito delle spese del mese precedente con carta di credito Mastercard o VISA; se non si riesce a risalire a questa informazione, la cosa migliore da fare è mettersi subito in contatto con il call center dell’istituto di credito e chiedere assistenza. In genere, gli addebiti della carta di credito vengono contabilizzati il 10 di ogni mese, ma non è una regola che vale sempre per tutti.

Come si può avere una carta di credito Mastercard?

Va ricordato che Mastercard (a differenza ad esempio di American Express, circuito che fornisce sue carte da appoggiare poi a conti esterni) non è abilitata direttamente all’emissione di carte di credito; è infatti un circuito internazionale a cui si rifanno le maggiori banche mondiali, proprio come accade con Visa.

Per ottenere una di queste carte per prima cosa bisogna avere un conto corrente presso un istituto di credito, e poi fare richiesta presso lo stesso per ottenere questo strumenti di pagamento. Attenzione però, perché per avere una carta di credito bisogna dimostrare una certa affidabilità creditizia, il che significa che non si deve essere stati protestati in passato (ad esempio per un assegno scoperto) e che non si hanno debiti non pagati pregressi (la banca può fare uso delle banche dati più diffuse in questo senso, come il CRIF, per conoscere la situazione creditizia del correntista). In ogni caso, la discrezione della banca sulla concessione o meno di una carta di credito è totale.

Quanto costa una carta di credito Mastercard?

Solitamente, se una banca stabilisce che un suo correntista ha sufficiente affidabilità creditizia per poter essere titolare di una carta di credito (oltre che di una carta di debito), la carta stessa ha un costo piuttosto basso oppure addirittura nullo, in certi casi. Il più delle volte, però, c’è un canone annuale da pagare, che può ridursi in seguito a determinati comportamenti (ad esempio se si usa la carta di credito spesso, superando una determinata soglia), il tutto senza considerare gli interessi passivi sullo scoperto e quelli in caso di carta di credito revolving (non ci sono interessi da pagare con le carte a saldo: la dilazione del pagamento è a tutti gli effetti gratuita).

Quali altri strumenti si hanno a disposizione per controllare le proprie transazioni?

Come abbiamo detto finora, l’estratto conto è molto comodo per controllare che non ci siano problemi con le spese effettuate nel mese precedente, ma non è aggiornato. Per questo oggi le banche mettono a disposizione dei propri clienti delle soluzioni più innovative per controllare quanto si spende in tempo reale e per avvertire qualora ci siano delle stranezze che meritano un’attenzione ulteriore.

Ad esempio, è molto comune per gli utenti oggi disporre di un servizio di SMS alert, con l’invio di un messaggio sul proprio numero telefonico (fornito alla banca) contestualmente a ogni acquisto effettuato con la propria carta Mastercard, sia questo in un negozio fisico oppure online. Altre volte è necessario dare direttamente il proprio assenso alla transazione, ad esempio tramite app o altri token fisici.

Come si può contestare un addebito che risulta nell’estratto conto Mastercard?

Può succedere a tutti: si riceve il proprio estratto conto, si dà un’occhiata al saldo e qualcosa non va. Si risale poi, con pazienza, a spese che proprio non ci sembra di avere fatto, e che hanno decurtato in maniera rilevante la nostra disponibilità di denaro. Che si fa, in questo caso? La procedura di contestazione è la soluzione; in effetti, l’estratto conto non si limita a essere un semplice resoconto, ma in un certo senso è anche un’esortazione al correntista affinché controlli che tutto sia corretto.

Per la verifica di un estratto conto che presenta, secondo noi, degli errori, si può procedere alla contestazione entro il termine di 60 giorni dalla data di ricezione. Nel caso in cui l’estratto conto Mastercard non venga contestato entro il termine pattuito o in quello usuale, l’estratto conto è considerato approvato dal cliente. Il termine sale però a sei mesi qualora gli errori riguardino scritturazione, calcolo, omissioni e duplicazioni; per errori sostanziali come l’errata applicazione degli interessi o spese non dovute secondo il contratto il termine può essere fino a 10 anni.

Quali sono le procedure per la contestazione di un estratto conto?

Per contestare un estratto conto Mastercard è necessario prima di tutto scrivere nei termini alla banca (che deve rispondere entro 30 giorni); in caso di mancanza di una risposta si ricorre all’Arbitro Bancario Finanziario, e nel caso in cui la decisione dell’Arbitro non soddisfi il cliente è possibile ricorrere al tribunale.

La contestazione alla banca deve essere inviata tramite raccomandata con ricevuta di ritorno entro 60 giorni dal ricevimento dell’estratto, con tanto di fotocopia dell’estratto conto e copia di un documento che aiuti a comprovare l’errore.

La banca risponde per iscritto, e se riconosce l’errore accredita le somme che sono state decurtate ingiustamente. In caso contrario – sia con risposta ritenuta non soddisfacente dal correntista sia con mancanza della risposta stessa nei 30 giorni successivi al reclamo scritto – il titolare del conto può rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario, che può decidere su tutte le controversie che riguardino i conti correnti, i mutui e i prestiti personali, per un ammontare fino a 100.000 euro nel caso in cui il cliente richieda una somma di denaro, e senza limiti d’importo se invece il cliente chiede che vengano accertati diritti, obblighi e facoltà.

Per ricorrere dall’Arbitro Bancario Finanziario bisogna compilare l’apposito modulo con tutti i propri dati e versare un contributo spese alla Banca d’Italia (che sarà rimborsato nel caso di accoglimento del ricorso) tramite bonifico bancario, in contanti o con bollettino postale; poi si invia copia del ricorso ache alla banca.

Entro 45 giorni la banca può inviare memorie e controdeduzioni, poi si apre l’istruttoria e nel termine di 60 giorni l’Arbitro si pronuncia con decisione motivata, comunicata dalla segreteria entro 30 giorni dalla pronuncia. Nel caso in cui ancora non si sia soddisfatti, dopo un tentativo obbligatorio di procedura di mediazione è possibile ricorrere al Tribunale.