Il Bancomat – termine improprio con il quale indichiamo sia carte di debito sia gli sportelli automatici "ATM" - si riferisce in realtà solo al circuito italiano per il prelievo, una comodità a cui ben pochi di noi potrebbero rinunciare.
Ci permette infatti di avere sempre il contante che ci serve per tutte quelle spese in cui non è possibile, o desiderabile, utilizzare un’altra tipologia di carta di pagamento, senza che sia necessario fare una coda allo sportello di una filiale e in pochi minuti.
Collegandosi istantaneamente al nostro conto corrente, il Bancomat ci permette di ritirare denaro secondo le nostre disponibilità, con limiti giornalieri o mensili che, come vedremo, possono variare anche di molto; diverso è invece l’anticipo di contante da carta di credito, che in quanto fido a tutti gli effetti prevede di solito dei costi e degli interessi.
Prima di parlare del prelievo massimo bancomat giornaliero e mensile partiamo dalle basi, ovvero da come funziona il prelievo di contanti presso uno ATM.
Nella pratica, si dovrà:
Si potrà infine ritirare il contante e scegliere se stampare la ricevuta cartacea relativa al prelievo, oppure no.
Oggi è possibile prelevare contanti presso qualsiasi istituto di credito, anche se diverso dalla propria banca: l’importante è che venga accettato il circuito di appartenenza della propria carta.
In questo caso potrebbe essere prevista una commissione sul prelievo, anche se sono sempre di più i conti correnti online che permettono di prelevare contanti presso l’ATM di un’altra banca senza che vengano applicate delle commissioni.
Il tetto massimo che può essere prelevato in contanti dagli sportelli viene stabilito dai singoli istituti bancari. Ogni banca, infatti, stabilisce dei limiti - giornalieri e mensili - che non possono essere superati salvo deroghe e servizi particolari.
Nella pratica, ogni Bancomat è dotato di un massimale, che corrisponde alla cifra massima di contanti che si possono prelevare, fissata in genere su base giornaliera e mensile. Ogni volta che si effettuerà un prelievo, sarà richiesto l’inserimento di un PIN associato alla carta, necessario a fare in modo che essa possa essere utilizzata unicamente dal suo titolare.
Nell’ipotesi in cui si dovessero superare i 10.000 euro di prelievo in contanti, le banche hanno l’obbligo di inviare un’apposita segnalazione all’UIF, ovvero all’Unità di Informazione Finanziaria. Quest’ultima invierà, a sua volta, una segnalazione alla Procura della Repubblica, in quanto un simile prelievo potrebbe celare reati anche molto gravi.
In particolare, all’’articolo 3 della nota rilasciata dall’UIF il 28 marzo del 2019 si legge che “i destinatari inviano alla UIF con cadenza mensile una comunicazione contenente i dati relativi ad ogni movimentazione di denaro contante di importo pari o superiore a 10mila euro eseguita nel corso del mese solare a valere su rapporti ovvero mediante operazioni occasionali, anche se realizzata attraverso più operazioni singolarmente pari o superiori a 1.000 euro”.
Quando si parla di limite di prelievo, inoltre, si consiglia sempre di non fare confusione tra:
Facciamo un esempio pratico per capire meglio come funziona: supponiamo che la propria banca permetta di prelevare un massimo di 750 euro al giorno e che si abbia la necessità di prelevarli tutti:
Il prelievo presso lo sportello fisico di una banca è invece diverso in quanto dà la possibilità al correntista di prelevare anche tutto quello che si trova sul proprio conto corrente.
Ogni banca, dunque, prevede dei limiti per i propri correntisti, che possono anche essere diversificati a seconda del conto corrente di cui si è titolari: chi ha un conto “premium” di norma ha dei limiti più alti, oltre ad avere probabilmente soglie più elevate anche per quanto riguarda la carta di credito collegata al conto.
Banca |
Limite giornaliero di prelievo |
Limite mensile di prelievo |
Intesa Sanpaolo |
3.000 euro |
10.000 euro |
Unicredit |
1.500 euro |
1500 euro |
BancoPosta |
600 euro |
2.500 euro |
BNL |
500 euro |
7.750 euro |
MPS |
2.350 euro |
5.400 euro |
Nella grande maggioranza dei casi, il limite per il prelievo giornaliero va dai 250 ai 1.000 euro, mentre quello mensile si aggira intorno a 2.000-3.000 euro. Si tratta, in ogni caso, di valori puramente indicativi in quanto ogni banca può definire limiti precisi per l’accesso ai contanti dall’ATM per i suoi correntisti. Per questo motivo, è importante sempre verificare le condizioni contrattuali del conto e della carta utilizzata.
Da notare, in ogni caso, che molte banche consentono di personalizzare i limiti di prelievo al Bancomat. In questi casi, solitamente tramite Home Banking, il cliente può scegliere di aumentare o diminuire i limiti prelievo fissati dalle condizioni contrattuali (entro valori minimi e massimi predeterminati) in modo da adattare l’utilizzo della carta alle proprie reali esigenze.
Attenzione, inoltre, a non confondere il limite sul singolo prelievo con quello giornaliero; per esempio, se il limite giornaliero è di 1.000 euro e quello per il singolo prelievo al Bancomat è di 250 euro, sarà necessario effettuare quattro diverse operazioni per avere nel portafoglio tutta la somma richiesta. Il limite sul singolo prelievo può essere imposto sia dalla propria banca che dall’ATM presso cui si esegue l’operazione.
Nella tabella qui di seguito, a scopo puramente esemplificativo, andiamo a riepilogare i limiti fissati da alcune delle principali banche italiane per le operazioni di prelievo con carta di debito all’ATM. Ribadiamo, in ogni caso, che per scoprire i limiti di prelievo della propria carta è necessario consultare le condizioni fissate dalla banca.
Che cosa si può fare se si ha bisogno di contanti in misura superiore a quanto stabilito dalle soglie della propria banca, e magari non c’è una filiale disponibile o aperta nel luogo in cui ci si trova? In questo caso è possibile chiedere una deroga per un prelievo in misura più elevata, con varie denominazioni (per esempio è “Maxiprelievo” per Fineco).
I conti correnti più moderni consentono di dare questa disposizione alla banca direttamente con l’app per smartphone; in altri casi è necessario telefonare e autenticarsi.
Non è invece possibile aggirare il limite, per esempio, prelevando l’importo in modo frazionato. In alcuni casi può invece capitare che l’ATM non abbia grande disponibilità di contanti; quindi, permetta di prelevare soltanto determinate cifre.
Gli sportelli automatici dove è possibile prelevare contanti sono davvero molto utili in quanto permettono di prelevare contanti a qualsiasi ora, anche nei giorni in cui le filiali fisiche delle banche sono chiuse (quindi il sabato, la domenica e nei giorni festivi, oltre che la notte).
Sono più convenienti rispetto al prelievo presso lo sportello fisico di una banca in quanto, soprattutto nel caso dei conti correnti online, permettono di prelevare senza dover pagare delle commissioni aggiuntive, che sono invece previste in genere allo sportello fisico per il semplice fatto che sia presente un impiegato a servire.
A proposito della possibilità di prelevare presso un ATM h24, è comunque bene tenere a mente che nelle zone in cui il rischio di criminalità è più elevato gli sportelli Bancomat potrebbero anche non essere sempre disponibili per il prelievo, specialmente nelle ore notturne.
Mentre i prelievi al Bancomat in Italia sono in genere gratuiti o costano pochi euro, anche se ci si rivolge all’ATM di un’altra banca, la disciplina è diversa per i prelievi all’estero, che possono essere davvero molto costosi.
Anche qui il costo esatto è lasciato ai singoli istituti di credito, ma è tutt’altro che raro trovarsi a spendere dai 5 ai 15 euro per ciascun prelievo effettuato col Bancomat fuori dall’Italia.
Se proprio bisogna usare del contante, meglio arrivare alla propria meta già premuniti o, se non altro, rendere il più basso possibile il numero di prelievi, ritirando una quantità di contanti sufficiente per tutta la durata del viaggio.
Quando si preleva all’estero è bene anche informarsi se la propria carta venga accettata o meno dagli ATM del Paese; di solito, per i due circuiti più comuni, VISA e MasterCard, non ci sono problemi, con una leggera superiorità di VISA in quanto a compatibilità.
Le altre operazioni effettuabili con un Bancomat presso uno sportello automatico (ATM) sono le seguenti:
Il Bancomat può essere utilizzato per acquistare beni e servizi presso gli esercizi commerciali dotati di POS con il marchio PagoBancomat: la procedura prevede l’addebito diretto dell’importo sul conto corrente del titolare del Bancomat e l’accredito immediato sul conto dell’esercente.
Nel momento in cui si utilizza un Bancomat per il pagamento in un negozio fisico, la banda magnetica o il microchip presenti sulla carta vengono sottoposti a una verifica dei dati, dalla quale dipende l’autorizzazione del pagamento. Quest’ultima potrebbe essere negata nel caso di inserimento di un PIN errato o qualora sul conto non ci fossero abbastanza soldi.
La maggior parte dei Bancomat sono dotati della modalità contactless, che permette di pagare tramite POS senza dover inserire il PIN, disponibile per gli importi che non superano i 25 euro. Tra le riforme previste per il prossimo anno, si ipotizza di innalzare questo limite a 50 euro.
Come funziona invece per i pagamenti online? Dal 1° gennaio 2019 è possibile fare acquisti sul web anche con le carte appartenenti al circuito PagoBancomat: in fase di pagamento, sarà inviata una richiesta di autorizzazione alla propria banca. Si dovrà quindi inserire un codice di sicurezza, che in genere è monouso, per poter concludere la transazione.