Le carte di credito si rivelano utili ogni volta che si ha bisogno di rinviare al futuro l'addebito dei propri acquisti. In questo contesto, sono ancora più convenienti le carte di credito a tasso zero: non solo si evita l'addebito immediato, ma si può rateizzare l'importo da restituire alla banca. Scopriamone insieme dettagli, pro e contro e costi.
In linea generale, invece, una carta di credito a tasso zero funziona come una normale carta di credito a saldo, ad eccezione della possibilità di rimborsare gli acquisti a rate senza il pagamento di interessi passivi, con insomma un vero e proprio piano di rateizzazione gratuito.
Tipo di carta |
Caratteristiche |
Carta di credito a tasso zero |
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Carta di credito a saldo |
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Carta di credito revolving |
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Normalmente le banche permettono di ricostituire il plafond ricorrendo alla rateizzazione in due casi:
Mentre nelle carte di credito revolving la rateizzazione è automatica ed è la modalità standard di funzionamento, nel caso delle carte di credito a saldo è possibile rateizzare la spesa solo nei casi previsti dalla banca (ad esempio, il superamento di una certa soglia di spesa, come 500 o 1.000 euro).
Prima di decidere di sottoscrivere una carta di credito a tasso zero è utile considerare i pro e i contro di questa soluzione di pagamento. Sicuramente l'assenza degli interessi è molto utile per chi ha in programma di fare degli acquisti importanti e vuole dilazionare nel tempo l'uscita di denaro dal proprio conto, ma questo non è l'unico aspetto di cui tener conto.
Vantaggi di una carta di credito a tasso zero |
Svantaggi di una carta di credito a tasso zero |
+ Frazionamento acquisti di importo elevato + Rate non maggiorate dagli interessi |
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Per riuscire a trovare la carta di credito a tasso zero più adatta alle proprie esigenze è molto utile leggere i fogli informativi messi a disposizione dalle banche. Oltre a verificare quali sono i costi richiesti per il rilascio e l'utilizzo della carta e controllare i requisiti che bisogna rispettare, è fondamentale controllare se è richiesta l'apertura di un conto corrente presso l'istituto di credito che emette la carta o se è possibile associare alla carta un qualsiasi conto corrente.
In genere le banche permettono di richiedere una carta di credito a tasso zero alle persone che:
Questi requisiti di base possono essere personalizzati dalle banche e possono essere aggiunte altre voci. In alcuni casi viene richiesto, ad esempio, di raggiungere una soglia minima di reddito. In altri casi questo genere di carta di credito viene concesso solo a chi è già cliente della banca da un certo periodo di tempo e ha dimostrato la sua affidabilità.
I costi da valutare prima di richiedere il rilascio di una carta di credito a tasso zero sono quelli relativi a:
Le offerte e le promozioni fatte dalle banche permettono spesso di ottenere delle carte di credito gratuite per il primo anno e con canone azzerabile. Le carte a tasso zero non fanno eccezione e sta alle singole banche decidere se offrire gratuitamente questo prodotto alla clientela o se richiedere il pagamento di un costo fisso annuo.
L'imposta di bollo è invece prevista dalla legge ed è previsto il pagamento di 2 euro al mese se si supera la soglia di spesa di 77,47 euro.
Le commissioni sono la principale voce di costo variabile. Dalla lettura dei fogli informativi della banca è possibile sapere quali sono i costi richiesti per gli anticipi di contante o per le operazioni fatte in valuta estera.
Anche se parliamo di carte di credito a tasso zero non è detto che tutte le spese siano rateizzabili a costo zero. Le banche potrebbero prevedere, ad esempio, la rateizzazione gratuita solo per le spese che superano un certo importo o solo a partire da una certa soglia di spesa mensile. Per tutte le spese che non raggiungono questi livelli si applica un normale piano di rateizzazione con tassi di interesse piuttosto elevati.
Per usare al meglio le carte di credito a tasso zero le cose da fare sono essenzialmente due: