Come calcolare il tasso d'interesse effettivo di una carta di credito?
Il tasso di interesse sulle carte di credito, assieme al canone di gestione, è una delle principali spese da sostenere da parte di chi detiene questo strumento di pagamento:
- gli interessi sono previsti se si utilizza una carta di credito revolving o una carta a opzione;
- la banca applica il tasso di interesse stabilito nel contratto agli acquisti e agli anticipi di contanti;
- a seconda delle condizioni contrattuali, può essere applicato un tasso di interesse giornaliero o mensile.
Alcuni tipi di carte di credito hanno un meccanismo di rimborso rateale che comporta, per il cliente, il pagamento di un interesse alla banca emittente. Dal momento che in genere questi tassi di interesse sono superiori rispetto ad altre forme di finanziamento, la spesa complessiva può risultare elevata. Per questo motivo, è utile conoscere in anticipo il tasso da pagare e sapere qual è il sistema di calcolo adottato. In questa guida vedremo per che tipo di operazioni vengono addebitati gli interessi, qual è il loro importo e come si calcolano.
Quando si pagano gli interessi sulla carta di credito
Non tutte le carte di credito prevedono il pagamento degli interessi. Le carte di credito cosiddette a saldo, infatti, non prevedono questo tipo di costo, perché il rimborso del fido da parte del cliente avviene in un'unica soluzione nel giorno di addebito concordato con la banca. Altri prodotti che non addebitano interessi sono le carte di credito a tasso zero, che permettono di rateizzare gli acquisti fatti senza costi aggiuntivi.
Prevedono invece il pagamento degli interessi:
- le carte di credito revolving;
- le carte di credito a opzione, che consentono di scegliere se pagare a saldo o a rate.
Il pagamento degli interessi scatta ogni volta che si opta per un pagamento rateale della quota di fido utilizzata. Il rimborso rateale rappresenta a tutti gli effetti un prestito che la banca concede al cliente e prevede il pagamento di un certo numero di rate entro un determinato periodo di tempo.
A differenza dei normali prestiti personali, nel piano di rimborso di una carta di credito revolving si possono avere rate di importo diverso, perché la banca può stabilire degli importi minimi mensili, fissare l'importo a una certa percentuale del fido oppure perché si sommano i pagamenti periodici riferiti a più operazioni in corso di rimborso.
Che tipo di interesse è previsto per le carte di credito
Il tasso di interesse applicato alle carte di credito è generalmente fisso. Il tasso viene definito in anticipo dalla banca e indicato nelle condizioni contrattuali. Spesso le carte di credito presentano tassi di interesse molto elevati, superiori rispetto ai tassi di mercato previsti per i prestiti personali.
Quando si parla di tasso di interesse è importante distinguere tra TAN e TAEG. Nei fogli informativi delle carte di credito devono essere riportati separatamente questi valori ed è utile sapere che cosa indicano e come vanno interpretati.
Quasi sempre il tasso di interesse viene applicato su base mensile, prendendo come riferimento il valore del saldo della carta risultante dall'estratto conto. Bisogna comunque leggere con attenzione le condizioni contrattuali per verificare nel dettaglio in che modo la banca esegue i calcoli. In alcuni casi potrebbe essere prevista l'applicazione di un tasso di interesse giornaliero oppure potrebbero essere usati diversi saldi come base per il calcolo.
Come conoscere gli interessi da pagare
Per sapere a quanto ammontano gli interessi da pagare sugli acquisti e sugli anticipi di contante fatti usando la carta è necessario controllare il foglio informativo rilasciato dalla banca. Può essere molto utile anche mettere a confronto i prodotti finanziari di più banche, in modo da riuscire a evitare spese e interessi elevati sulla carta di credito.
Il foglio informativo include tutte le indicazioni utili relativamente al meccanismo di funzionamento della carta:
- il TAN e il TAEG;
- la periodicità di calcolo degli interessi;
- il saldo usato come base per il calcolo;
- le regole da seguire per il rimborso.
Spesso le banche forniscono anche degli utili esempi che si possono prendere come riferimento per capire come funzionano i rimborsi.
Esempio di calcolo degli interessi sugli anticipi di contante
Se si utilizza la carta di credito revolving o a opzione per prelevare contante è previsto l'addebito degli interessi. Alcune carte di credito, come la carta TF Bank, applicano un tasso di interesse differenziato a seconda che il capitale prelevato venga rimborsato in un'unica soluzione a fine mese oppure che venga rateizzato.
Prendiamo come riferimento proprio i calcoli forniti da TF Bank per illustrare il meccanismo di funzionamento del suo prodotto.
Se si opta per un rimborso a rate i costi salgono: con lo stesso tasso di interesse e lo stesso importo di partenza, ipotizzando che la durata del piano di rimborso sia di 4 anni, gli interessi totali da pagare sono pari a 630,64 euro.
Esempio di calcolo degli interessi sui rimborsi rateali degli acquisti
Nel calcolare gli interessi dovuti, la banca tiene conto del numero di operazioni fatte nel corso del periodo preso in esame e delle modalità di rimborso scelte. Per semplificare il calcolo, ipotizziamo che la linea di credito concessa dalla banca venga utilizzata per intero con un unico acquisto.
Questa cifra è ottenuta sommando:
- il rimborso del fido di 3.000 euro;
- la quota di interessi di 195 euro;
- la quota annuale di rilascio della carta di 78 euro, addebitati mensilmente;
- l’imposta di bollo di 24 euro annui, addebitata mensilmente.
Risorse utili
- Come funziona la carta di credito?
- Si può prelevare con la carta di credito?
- Commissioni su carte Visa: a quanto ammontano
- Commissioni su carte Mastercard: a quanto ammontano
- Carte di credito a saldo o rateale: ecco le differenze
- Come avere una carta di credito senza busta paga?
- Carte di credito a tasso zero: la guida