Cosa fare se il bancomat non funziona?

Aggiornato il: 06/10/2021
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 06/10/2021

Le tessere magnetiche per il pagamento – che spesso chiamiamo Bancomat, carte di debito, carte di credito senza alcuna differenza, quando in realtà si riferiscono a strumenti molto diversi tra di loro – sono oggi compagne fedeli nella vita di tutti i giorni, e sempre più si avviano a sostituire in ogni frangente il contante.

tasti sportello bancomat in primo piano

Il denaro liquido, infatti, non solo è più scomodo (deve essere costantemente prelevato, è più complicato e meno igienico da maneggiare con i diversi tagli di banconote e le monete, può essere rubato e speso senza problemi), ma è anche più difficile da tracciare per i governi; per questo è un veicolo ideale per l’evasione fiscale, e sono ogni giorno più numerosi gli incentivi per utilizzare al suo posto il Bancomat legato al conto corrente.

Ma se una banconota può essere sempre spesa in ogni frangente e verrà accettata da tutti, ci possono essere altri problemi per le tessere digitali; a dispetto degli obblighi di legge, l’esercente potrebbe non avere il POS nel suo punto vendita, e c’è sempre la possibilità che qualcosa vada storto durante la transazione. Vediamo quali sono i casi più comuni in cui il Bancomat non funziona e che cosa si può fare per porre rimedio.

Com’è fatto il Bancomat

La tessera del Bancomat è dotata quasi sempre sia di una banda magnetica sul retro che di un chip incorporato. La buona notizia è che non devono funzionare entrambi affinché lo sportello automatico riconosca la tessera, ma basta uno di essi; nel caso in cui uno dei due non fosse disponibile, l’ATM cercherà i dati sull’altro.

Se il Bancomat non funziona, quindi, il problema è piuttosto grave e riguarda una smagnetizzazione sia della banda che del chip o di un guasto particolarmente grave, ad esempio un taglio che ha riguardato una larga parte della scheda plastificata.

Tutti questi problemi possono fare sì che ci si trovi in una situazione in cui il Bancomat non funziona e siamo costretti a trovare un altro mezzo di pagamento, sia esso il contante, un assegno o un’altra carta, se ce l’abbiamo.

 

Come mai si smagnetizza il Bancomat?

La tessera smagnetizzata del Bancomat è una vera scocciatura: certo, non è un rischio come il furto o lo smarrimento della card, ma comunque richiede da parte nostra un contatto con la banca dove abbiamo il nostro conto corrente al fine di farcene mandare una nuova (contestualmente dovremo distruggere il Bancomat che non funziona, tagliandolo con una forbice e gettandolo nella spazzatura; in alternativa saremo noi a recarci presso la filiale della nostra banca e a consegnare la vecchia tessera).

Un’evenienza piuttosto scomoda per chi usa il Bancomat tutti i giorni per gli acquisti con il POS o per i prelievi allo sportello. Ma come fare per evitare che il Bancomat si smagnetizzi?

Il microchip e la banda magnetica possono diventare inutilizzabili con l’usura, specie se si usa di frequente la tessera e la si tiene in un portafoglio a stretto contatto con altre carte simili. I campi magnetici sono particolarmente pericolosi, soprattutto se vengono da oggetti che vengono lasciati a contatto con la carta, come lo smartphone.

In caso di banda o chip smagnetizzati, è possibile provare a risolvere la situazione passando una gomma da cancellare lungo le superfici danneggiate, avendo poi cura di rimuovere tutti i residui rimasti. In ogni caso, anche se si riesce a utilizzare la carta in questo modo, magari per un’emergenza, è sempre consigliabile richiedere immediatamente una scheda nuova, perché quella vecchia potrebbe diventare nuovamente inutilizzabile da un momento all’altro.

L’usura può essere anche il risultato di molteplici piegamenti anomali della tessera, soprattutto quando si tiene il portafoglio nella tasca posteriore dei pantaloni; il semplice atto del sedersi porta un sollecitazione e una flessione alla card magnetica, che a lungo andare può essere fatale per il suo corretto funzionamento.

Attenzione anche all’umidità. Particolarmente consigliati, per assicurare una buona protezione alle carte, sono i portacarte di credito in metallo, che le rendono indeformabili, ma se si “caricano” con troppe carte possono portare a una rapida smagnetizzazione quando si estraggono, per sfregamento contro le altre tessere.

Altri motivi per cui il Bancomat non funziona

Naturalmente non è solo una possibile smagnetizzazione l’unica ragione per cui in qualche caso il Bancomat non funziona. Oltre ovviamente a problemi che possono dipendere non tanto dalla tessera ma da dove la si usa (uno sportello guasto o un POS scollegato dalla rete), il Bancomat può non funzionare perché:

non c’è disponibilità di fondi nel conto corrente collegato alla carta;

  • la carta è scaduta e non è ancora stata sostituita da quella nuova;
  • si è superato il limite giornaliero per i prelievi;
  • si è inserito in modo erroneo il PIN del Bancomat;
  • la carta è stata bloccata.

Cosa fare se non c’è disponibilità di fondi

A volte può essere il frutto di una semplice distrazione: si cerca di pagare o di prelevare del contante utilizzando una carta legata a un conto dove, però, non ci sono più fondi. In questo caso siamo costretti a utilizzare un’altra carta o il contante, ma possono esserci anche situazioni diverse, ad esempio quando per i pagamenti utilizziamo una carta ricaricabile legata al conto ma ormai esaurita, per quanto la giacenza sia sufficiente a pagare o prelevare la somma desiderata. In questo caso in genere basta utilizzare l’app del proprio home banking per effettuare una ricarica al volo in pochi secondi e tornare a utilizzare la carta.

Cosa fare se la carta è scaduta

Si hanno meno possibilità, invece, se la carta è scaduta: in questo caso non è proprio possibile farla funzionare, sia nelle transazioni online che in quelle tradizionali. Oggi la quasi totalità delle banche invia tramite raccomandata ai propri clienti una carta nuova quando si avvicina la scadenza del Bancomat, ma possono esserci dei disguidi oppure la raccomandata può essere smarrita. Attenzione anche a non attivare troppo presto la carta nuova dalla propria area clienti, perché questa operazione rende immediatamente inutilizzabile il vecchio Bancomat (che dovrà essere gettato via).

Cosa fare se si è superato il limite giornaliero per i prelievi

Ogni conto ha i suoi limiti pe quando riguarda i prelievi giornalieri e i pagamenti, ma fortunatamente esistono dei servizi che consentono di dare un’approvazione momentanea per importi particolarmente ingenti, di solito in tempo reale. In questo modo si possono risolvere diversi problemi, ma per pagamenti molto più alti del normale sarà necessario contattare direttamente la banca, la cui autorizzazione arriverà dopo qualche giorno: impossibile, quindi, sperare di poter pagare subito grandi spese.

Cosa fare in caso di PIN errato

Attenzione a non tentare troppe volte di inserire il PIN quando non si è sicuri di ricordarselo, perché dopo un certo numero di prove (di solito tre) la carta viene bloccata ed è necessario contattare la banca affinché sia sbloccata, per prevenire un utilizzo indebito del Bancomat da parte di malintenzionati che potrebbero averlo rubato. Va ricordato che molte carte contactless oggi non richiedono il PIN per i pagamenti sotto i 25 euro, è sufficiente avvicinare il Bancomat al POS.

Cosa fare in caso di blocco della carta

Il blocco della carta può essere stato disposto d’ufficio dalla banca in caso di transazioni sospette o dall’utente stesso, in seguito a smarrimento o furto. Alcuni conti correnti hanno la possibilità di sbloccare la carta se il Bancomat viene ritrovato o quando viene chiarita la natura delle transazioni in esame, mentre per altre è necessario richiedere una nuova tessera.