L'estratto conto è un documento fondamentale per tenere traccia di tutte le transazioni sul proprio conto corrente. Oggi, la maggior parte delle banche italiane fornisce estratti conto mensili o trimestrali, che aiutano a tenere traccia delle proprie finanze e a identificare per tempo eventuali errori o frodi.
Ma quali sono gli elementi che compongono un estratto conto bancario e come vanno interpretati? Vediamolo insieme.
L’estratto conto è un documento che ha sempre, a prescindere dalla banca che l’ha emesso, alcune caratteristiche comuni, al di là di variazioni perlopiù cosmetiche, come per l’impaginazione o le modalità con cui vengono presentate le informazioni.
I dati più importanti sono sicuramente quelli relativi alle entrate – cioè le somme di denaro che sono state accreditate sul conto durante il periodo di riferimento – e alle uscite, ovvero le somme di denaro che sono state prelevate dal conto durante il periodo di riferimento.
Vengono riportati in ordine cronologico tutti i movimenti, come i bonifici, gli accrediti dello stipendio o della pensione, gli interessi, gli acquisti con carta di credito o di debito, i prelievi in contanti, i pagamenti di bollette e così via.
In questa tabella possiamo vedere quali sono le informazioni contenute in un estratto conto standard.
Informazioni di base sul conto | Sono compresi il numero di conto, la data di apertura, il nome del titolare del conto e l'indirizzo |
Periodo di riferimento | Indica il tempo durante il quale le transazioni sono state effettuate |
Saldo iniziale | L’importo presente sul conto all'inizio del periodo di riferimento indicato nell'estratto conto |
Lista delle transazioni | Tutte le entrate e uscite del periodo di riferimento, con data operazione, data valuta e descrizione dell’operazione |
Saldo finale | L’importo presente sul conto alla fine del periodo di riferimento |
In un estratto conto si possono notare due date differenti accanto a ciascuna transazione: la data operazione e la data valuta.
Queste due date possono essere confuse, ma hanno significati distinti. La data operazione indica il giorno in cui la transazione è stata effettuata (ad esempio, se si è effettuato un acquisto con la carta di credito, la data operazione sarà il giorno in cui è stata utilizzata la carta per pagare); la data valuta indica invece il giorno in cui la transazione viene registrata sul conto corrente (se si acquista qualcosa con la carta il giorno 1, la data valuta potrebbe essere il giorno 2 o 3, a seconda del tempo che intercorre tra la transazione e la registrazione sul conto).
Fino a pochi anni fa, l’estratto conto veniva inviato dalle banche ai correntisti per posta, spesso con l’addebito di una piccola commissione.
Oggi, con l’avvento dell’Internet banking, la situazione è molto cambiata: se le banche più tradizionali ancora continuano a spedire l’estratto conto stampato, con molte delle più innovative è possibile richiederlo per mail, in forma di allegato, pronto per essere catalogato sul proprio PC, o anche consultarlo sul conto online o dall’app per smartphone.
Non è semplice facile comprendere a che cosa si riferisce la descrizione di una transazione nell’estratto conto. Spesso infatti possono essere abbreviate o codificate. Se la descrizione contiene il nome di un negozio o di un'azienda, potrebbe trattarsi di un acquisto effettuato presso quel negozio o online tramite quell'azienda, mentre termini generici come “spese al dettaglio” possono riferirsi a un acquisto presso un negozio, senza fornire informazioni sul negozio specifico.
Se i prelievi al Bancomat in genere sono facili da riconoscere, nomi come “Spotify” o “Netflix” indicano i canoni degli abbonamenti mensili per questi servizi, mentre quando si parla di “pagamento fattura” l’oggetto può essere il pagamento effettuato per una bolletta, ad esempio per l’energia elettrica o per il gas. Attenzione anche alle transazioni legate alla telefonia mobile, che di solito riportano il nome del marketplace riferimento (l’App Store per gli iPhone e il Play Store per i telefonini Android).
In Italia, la conservazione degli estratti conto bancari per fini fiscali deve essere effettuata per almeno 10 anni. Tuttavia, è sempre consigliabile conservare gli estratti conto per un periodo più lungo, in caso di eventuali verifiche o controlli futuri.
Gli estratti conto possono essere conservati in formato cartaceo o digitale. Se si opta per la versione digitale, bisogna accertarsi che questa sia salvata su un supporto sicuro come un hard disk esterno o un servizio di cloud storage, in modo da potervi accedere da qualsiasi posizione.
Se il correntista nota una transazione errata o sospetta sul proprio estratto conto, è importante agire rapidamente per proteggere il conto e i fondi. Ecco cosa fare per evitare brutte sorprese.
In sintesi, se si nota una transazione errata sul tuo estratto conto, bisogna contattare immediatamente la banca o l'emittente della carta e fornire tutte le informazioni necessarie per risolvere il problema.