Come cointestare un conto corrente già esistente

Aggiornato il: 16/06/2023
di Redazione SOStariffe.it
Pubblicato il: 16/06/2023

In 30 secondi

  • Cointestare un conto corrente significa suddividere tra 2 più titolari la responsabilità della gestione del conto e tutti i diritti relativi.
  • I conti correnti cointestati più comuni sono in ambito famigliare, ad esempio fra coniugi o fra genitore e figlio.
  • Chiunque abbia diritto all'apertura di un conto conto corrente può diventare cointestatario.

Come cointestare un conto corrente già esistente? Per custodire i risparmi e gestirli in modo unitario e congiunto, molte persone scelgono di aprire conti correnti cointestati. Di seguito andremo a vedere come funziona la procedura di cointestazione.

Quando un conto risulta già aperto sotto forma di conto intestato ad una persona unica, solo la medesima può compiere operazioni di gestione, modifica conto o movimentazione di denaro.

Una coppia o una famiglia invece, ma anche i soci d'impresa, possono trovare conveniente intestare il conto a due o più persone, in modo che tutte - anche in modo disgiunto - possano versare, prelevare denaro, inviare e ricevere bonifici, e, più in generale, accedere al conto.

Per maggiori informazioni sul conto corrente cointestato, consigliamo la lettura di "Conto corrente cointestato: cosa succede in caso di decesso"? e di "Conto corrente cointestato: come funziona e quali sono i migliori".

Cosa significa cointestare un conto corrente?

Cointestare un conto corrente significa suddividere tra più soggetti - solitamente due, ma possono essere di più - la responsabilità della gestione del conto e tutti i diritti relativi. I titolari di un conto corrente cointestato dunque condividono:

  • il diritto di svolgere operazioni con il conto, sia per quanto riguarda gli accrediti che gli addebiti (come bonifici, versamenti e pagamenti);
  • la responsabilità per i rapporti di credito collegati al conto stesso. 

Di solito, un conto corrente cointestato presenta le stesse condizioni e gli stessi margini di utilizzo di un conto corrente tradizionale con un solo intestatario: si possono quindi eseguire operazioni bancarie di vario tipo, come bonifici, versamenti e pagamenti senza sostanziali differente rispetto a quanto si registra per un conto corrente con un solo titolare.

Chi può cointestare un conto corrente?

Qualsiasi soggetto che ha i diritti per poter essere il titolare di un conto corrente, in base alla normativa vigente ed alle condizioni fissate dall'istituto bancario può diventare cointestatario di un nuovo conto corrente cointestato. Non sono presenti sostanziali limitazioni aggiuntive relative ai soggetti che possono essere coinvolti nell'apertura di un conto corrente con più intestatari.

Questo tipo di conto corrente è, di fatto, un contratto tra le parti (ovvero tra i futuri cointestatari del conto) e la banca presso cui il conto viene aperto. Solitamente, il conto cointestato nasce come soluzione per la gestione di determinare risorse finanziarie in un ambito familiare: è molto frequente imbattersi in:

In famiglia di solito i genitori scelgono di aprire un conto corrente cointestato con i figli a firma congiunta (o vincolato) per evitare che prima dei 18 anni questi possano disporre in modo inopportuno dei risparmi. Successivamente può essere trasformato in conto a firma disgiunta, per consentire ad entrambi i titolari di disporre liberamente delle somme. Si verifica spesso poi, che lo stesso conto a livello contrattuale, preveda che al verificarsi di una determinata condizione (es. raggiungimento della maggiore età), i contitolari possano operare disgiuntamente.

I campi di applicazione di questi tipi di conto sono però molteplici e la cointestazione può rappresentare la scelta giusta in diverse circostanze, sia di parentela che amicali o d'affari.

Come cointestare un conto corrente già esistente?

Cointestare un conto corrente già esistente è semplicissimo: basta recarsi presso l'istituto bancario o postale in cui è stato aperto con il nuovo cointestatario e depositare la sua firma in originale. Nei conti correnti online la procedura è più snella e veloce: è possibile gestire tutto da casa scannerizzando e inviando la firma originale.

Ogni intestatario deve poi presentare documento d'identità e il Codice Fiscale, sia nel caso di conto a firma congiunta sia disgiunta.
 

Conto corrente cointestato a firma congiunta e a firma disgiunta

Potrebbe venire spontaneo porsi la domanda: cointestare un conto significa dare a tutti i titolari lo stesso potere di intervento e responsabilità sul conto in maniera equa?

Non necessariamente: esiste infatti la possibilità di istituire la cosiddetta firma congiunta o firma disgiunta.

Con la firma congiunta qualsiasi operazione per essere autorizzata da tutti i soggetti intestatari. Con un conto a firma disgiunta è invece sufficiente l'autorizzazione di un solo intestatario per completare un operazione. Alcuni conti possono presentare una soluzione ibrida che richiede la firma congiunta solo per alcune operazioni.

In soldoni, con il conto corrente a firma disgiunta, ogni cointestatario può disporre liberamente e in modo separato del conto, senza necessità di alcuna autorizzazione da parte degli altri titolari. Naturale che per scegliere di aprire o meno un deposito a firma disgiunta dovrà esistere massima fiducia tra i contitolari.

Nella scelta del miglior conto corrente cointestato, esattamente come avviene quando si sceglie un conto con un solo intestatario, sarà necessario valutare le varie condizioni di utilizzo ed i costi, ad esempio consultando il foglio informativo del conto stesso messo a disposizione dalla banca. Chi è in cerca di un conto corrente cointestato potrà valutare soluzioni a zero spese oppure conti gestibili direttamente online. Le opzioni per questo tipo di conti non mancano di certo.

Come cointestare un conto corrente già esistente senza rischiare il pignoramento?

Partiamo dal presupposto che la cointestazione, soprattutto se a firma disgiunta, è un'operazione di fiducia. Nelle società in ogni caso, anche se di persone (Snc ad esempio), si consiglia di optare per il conto a firma congiunta, soprattutto se il denaro versato fa parte del patrimonio societario. Aprire un conto per la società e conti singoli per ciascuno dei soci, è il modo più semplice per tenere divisi i patrimoni personale e imprenditoriale.

In caso di pignoramento del conto corrente l'istituto presso il quale il deposito è stato aperto sarà tenuto a rendere una dichiarazione in corso di causa (c.d. dichiarazione del terzo) sull'esistenza di somme e sugli importi per sapere quali saranno prelevate, su ordine del giudice, per estinguere il debito.

Se il debito riguarda solo uno dei cointestatari è giusto che gli altri titolari del conto non vengano coinvolti dall'esecuzione. In linea generale, si presume l'uguaglianza delle quote parti, ma se gli altri cointestatari riescono a dimostrare (magari provando la maggioranza o minoranza di versamenti) la divisione del conto, e precisamente quali somme possono essere attribuire al debitore, non rischieranno il pignoramento.

Conto corrente cointestato: pro e contro

I vantaggi della cointestazione del conto sono i seguenti:

tutti i cointestatari possono disporre ciascuno di un proprio bancomat e carnet assegni;

gestione del conto in autonomia senza necessità di delega per ogni movimento;

potenziale maggiore risparmio dei costi di gestione perché concentrati in un unico conto invece che in conti separati.

Quanto agli svantaggi possibili:

Assenza di responsabilità dell'istituto bancario se uno dei titolari preleva tutti i soldi dal conto o una somma consistente;

Difficile ricostruzione della gestione della liquidità a causa dei movimenti eseguiti da tanti individui diversi;

Possibilità di estinguere il conto senza il consenso di tutti gli intestatari nel caso del conto a firma disgiunta

Domande correlate

Che differenza c'è tra un conto cointestato e una delega?

La differenza tra cointestazione e delega nel conto riguarda la responsabilità: nel caso di un conto cointestato la responsabilità - ad esempio in caso di scoperti - è divisa equamente fra gli intestatari, mentre invece nel caso della delega il responsabile è esclusivamente il titolare.