Cambio fornitore luce e gas: come funziona e 8 motivi validi per cambiare
In 30 secondi
Cambiare fornitore luce e gas conviene oggi 19 marzo 2024: ecco perché
- Il passaggio da un fornitore a un altro permette di risparmiare in bolletta, sia cambiando gestore all'interno del Mercato Libero sia spostandosi dalla Maggior Tutela alla libera concorrenza
- Il cambio fornitore luce e gas è gratuito e non richiede interventi sul contatore
- La Maggior Tutela gas è terminata a gennaio 2024, quella luce finirà a giugno 2024; c'è una proroga solo per i clienti vulnerabili
- Possibilità di scelta tra tariffa a prezzo fisso o indicizzato, in base agli stili di consumo
- Duplice opzione: tariffa energia elettrica monoraria o multioraria o viceversa a seconda delle esigenze
- Per attivare un’offerta luce o gas inclusiva di assicurazione per la casa
- In caso di trasloco in una casa nuova con relativa voltura, cambiare gestore permette di non doversi per forza adeguare all’offerta dal precedente inquilino
- Per attivare un’offerta luce e gas insieme "dual fuel" con lo stesso gestore, o attivare tariffe energia verde o ancora per avere un servizio clienti più reattivo
Da quando esiste il Mercato Libero, in seguito alla liberalizzazione decisa dal decreto Bersani del 1999, è possibile cambiare fornitore di energia elettrica e gas scegliendo il gestore più conveniente così da risparmiare sulle spese in bolletta.
Dal 2024, dopo lo stop alla Tutela gas (a gennaio) e l’ormai imminente scadenza della Tutela luce (il 1° luglio), cambiare fornitore luce e gas sarà un’operazione che la maggior parte degli italiani dovrà affrontare per passare definitivamente alla libera concorrenza.
Il cambio fornitore è però un processo che, a volte, può portare disorientare i clienti domestici. Il cosiddetto switch luce e gas è obbligatorio? Come funziona il passaggio? Cosa succede se non si passa al mercato libero? Ecco le risposte a tutti i dubbi dei consumatori.
Mercato libero e Mercato di Maggior Tutela e cambio fornitura
Uno dei motivi per cui la liberalizzazione del mercato dell’energia e del gas non può dirsi ancora conclusa è il fatto che non tutti gli italiani hanno già effettuato il passaggio dal Mercato Tutelato a un fornitore del Mercato Libero. Per capirci, si parla di Mercato Tutelato o di Maggior Tutela quando l’utente, dopo la liberalizzazione, non ha mai cambiato gestore ed è sempre rimasto col suo vecchio fornitore (ad esempio, Enel per l’energia elettrica, visto che era la società monopolista).
Questo mercato ha prezzi stabiliti dall’Autorità, ovvero l’ARERA, che sono aggiornati periodicamente; al contrario, il Mercato Libero fa sì che i fornitori possano offrire contratti intervenendo sul prezzo della materia prima e così consentire al cliente un risparmio. Va ricordato che solo una parte del costo finale della bolletta – all’incirca metà – deriva dall’energia, perché sono da tenere presenti anche i vari oneri (ad esempio quelli di trasporto e distribuzione, o gli incentivi decisi dallo Stato) e le tasse.
Passare al mercato libero è obbligatorio?
Il 10 gennaio 2024 è terminata la Maggior Tutela per le forniture gas, mentre la fine del Mercato Tutelato luce è prevista il 1° aprile 2024. Il passaggio al Mercato Libero, che riguarda nel complesso circa 5 milioni di clienti “non vulnerabili”, non è tuttavia obbligatorio. È, infatti, prevista un’uscita “graduale” dalla Maggior Tutela.
Come detto, il passaggio al Mercato Libero riguarderà i clienti domestici cosiddetti “non vulnerabili”. Per i clienti considerati “vulnerabili”, invece, il regime delle Tutele continuerà a funzionare. Ecco chi rientra nella definizione di clienti “vulnerabili”:
- i clienti domestici con un'età superiore ai 75 anni;
- i soggetti con disabilità ai sensi dell'articolo 3 legge 104/92;
- coloro che versano in condizioni economicamente svantaggiate e ricevono il bonus luce e/o il bonus Gas per disagio economico;
- i clienti domestici in gravi condizioni di salute tali da richiedere l'utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall'energia elettrica;
- quanti hanno un'utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi oppure un'utenza in un'isola minore non interconnessa (solo luce).
8 motivi per cambiare fornitore luce e gas oggi 19 marzo 2024
- per passare al Mercato Libero dopo lo stop alla Maggior Tutela gas (scattata a gennaio 2024) e in vista della fine della Tutela luce (prevista ad aprile 2024);
- per passare da una tariffazione variabile a una tariffazione a prezzo bloccato per un certo periodo di tempo (di solito da 12 a 36 mesi), così da mettersi al riparo da eventuali aumenti del costo delle materie prime;
- per il passaggio da una tariffazione per l’energia elettrica monoraria a multioraria (bioraria o trioraria) o viceversa in base ai propri stili di consumi (ad esempio, in base alla fascia oraria in cui si usano maggiormente gli elettrodomestici);
- per avere un’offerta luce gas che includa anche un’assicurazione per la casa, con professionisti pronti a intervenire in caso di guasti o problemi tecnici;
- in caso di trasloco in una casa nuova con relativa voltura, per non doversi per forza adeguare all’offerta scelta dal precedente inquilino;
- per attivare un’offerta luce e gas insieme “dual fuel” con lo stesso gestore;
- per attivare tariffe energia verde, cioè che garantiscono l’utilizzo di elettricità prodotta da fonti rinnovabili e gas con emissioni compensate;
- per avere un servizio clienti migliore, più pronto a intervenire per situazioni particolarmente complesse o in caso di guasto.
Che cosa fare per cambiare il fornitore del gas e dell’energia
Innanzitutto, una scelta ragionata su un nuovo fornitore delle utenze di casa (o del negozio o dell’ufficio) non può prescindere da un accurato controllo tramite un comparatore, come quello (gratuito) di SOStariffe.it.
Grazie a questi strumenti, infatti, è possibile confrontare le diverse tariffe, inserendo i propri dati, come ad esempio:
- metratura della casa;
- numero di componenti della famiglia;
- percentuali d’uso nell’arco della giornata;
- elettrodomestici posseduti e utilizzati.
In tal modo si fa una stima dei consumi. Solo dopo aver inserito queste informazioni, il comparatore di SOStariffe.it è in grado di elaborare una classifica “personalizzata” delle offerte luce e gas più vantaggiose, prevedendo una stima di spesa mensile e annuale.
Una volta scelta la soluzione più conveniente, il comparatore di SOStariffe.it consente di accedere direttamente al sito ufficiale del nuovo fornitore e procedere con l’attivazione della nuova offerta, seguendo passo dopo passo le istruzioni online fornite.
In questa fase è necessario tenere a portata di mano i seguenti documenti:
- i dati dell’intestatario della fornitura (nome, cognome e codice fiscale);
- i dati della fornitura (il POD per l’energia elettrica e il PDR per il gas; entrambi si possono trovare nell’ultima bolletta ricevuta. Ecco come leggere la bolletta luce e come leggere la bolletta gas)
- i recapiti (telefonici o mail);
- per chi sceglie la domiciliazione bancaria (molto spesso condizione indispensabile per accedere ad alcuni dei più allettanti vantaggi delle offerte promozionali) è necessario fornire anche il codice IBAN del proprio conto corrente.
Come avviene il passaggio da un regime all’altro: i dati necessari
Una volta conclusa questa fase di inserimento dei dati, l’utente ha terminato ogni adempimento a suo carico. Spetta, infatti, ai due fornitori – quello vecchio e quello nuovo – accordarsi per gestire il passaggio della fornitura luce o gas dall’uno all’altro.
Ricordiamo che questo passaggio è:
- gratuito;
- non prevede l’interruzione nell’erogazione della fornitura;
- non richiede alcun intervento tecnico sul contatore.
Un altro aspetto che rende molto interessante il passaggio a un altro fornitore nel mercato dell’energia elettrica e del gas è che (a differenza di quanto accade invece nel comparto della telefonia, sia fissa che mobile) questo genere di contratti non ha una durata minima e quindi non prevede una penale qualora si abbandoni il nuovo fornitore prima della scadenza.