L’inverno 2022/2023 è stato meno freddo di quanto si temesse, e di conseguenza le bollette della luce e soprattutto del gas, pur continuando ad aumentare, non hanno raggiunto i livelli che si paventavano in estate.
Ciononostante gli italiani sopportano ormai da mesi costi altissimi per le loro forniture, conseguenza della situazione geopolitica, in particolare per la guerra tra Russia e Ucraina, che ha fatto sì che il Paese scegliesse con la massima rapidità possibile nuovi fornitori rispetto a Mosca, che in precedenza era di gran lunga il rimo esportatore di gas verso l’Italia. Per questo continuano le misure per alleggerire il carico di pagamenti, come il bonus bollette 2023: vediamo chi ne può usufruire, a partire dal tetto ISEE.
Si parla di “tetto ISEE” per riferirsi a una soglia massima di reddito rapportata all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, un indicatore che serve a misurare la situazione economica di un nucleo familiare. Questo indicatore viene utilizzato in Italia per stabilire il diritto ai servizi socio-assistenziali, come ad esempio la riduzione delle tariffe per i trasporti pubblici, l'accesso alle borse di studio, alle agevolazioni per l'iscrizione a scuola o all'Università, alla possibilità di richiedere il reddito di cittadinanza, alla partecipazione ai bandi per l'assegnazione degli alloggi di edilizia popolare e alla concessione di contributi per l'affitto.
L'ISEE si rivolge a tutte le persone che hanno bisogno di accedere a servizi socio-assistenziali, ovvero aiuti economici e sostegni per la propria situazione economica; si calcola prendendo in considerazione i redditi e i patrimoni del nucleo familiare e delle persone conviventi. Si tiene conto dei redditi imponibili, cioè i redditi che sono stati tassati e dichiarati al fisco, ma anche dei redditi esenti, come ad esempio le indennità di disoccupazione o le pensioni sociali.
Dopo essersi registrati, si compila il modulo direttamente online inserendo tutti i dati richiesti relativi alla propria situazione economica e familiare, inclusi i dati relativi al nucleo familiare, al reddito, alle proprietà e alle spese mediche e di istruzione. Una volta completata la procedura, l'INPS fornirà il calcolo dell'ISEE, che sarà utilizzato per determinare l'accesso alle diverse agevolazioni fiscali e sociali, come appunto il bonus bollette.
Offerte Luce in evidenzaOfferte Gas in evidenzaNel 2023 il tetto ISEE per il bonus bollette (o bonus sociale) è stato innalzato da 12.000 a 15.000 euro. In precedenza, a marzo 2022, il tetto era passato a 12.000 euro partendo da 8.265, in vigore in precedenza. Nel dettaglio, ecco la tabella con tutte le indicazioni relative al nuovo bonus bollette:
Tetto ISEE | non superiore a 15.000 euro; nel caso in cui si appartenga a un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico, l’indicatore ISEE dev’essere non superiore a 20.000 euro. Uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve risultare intestatario di un contratto di fornitura elettrica o di gas naturale o idrica, o usufruire di una fornitura condominiale (centralizzata) di gas naturale e/o idrica per uso civile e attiva. |
Altri beneficiari | Chi appartiene a un nucleo familiare titolare di Reddito di cittadinanza o di Pensione di cittadinanza; i nuclei (solo per il bonus elettrico) presso i quali viva un soggetto affetto da grave malattia, che richiede l’utilizzo di apparecchiature elettromedicali per il mantenimento in vita. |
Accesso al bonus | assegnato in automatico a tutti coloro che presentano annualmente una Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’accesso ad una prestazione sociale agevolata e che risultano in condizione di disagio economico in base alla loro ISEE, o per gli altri casi previsti. Per il bonus elettrico per disagio fisico è necessaria invece la richiesta presso i comuni o i CAF abilitati. |
Ammontare del bonus | gli importi del bonus bollette 2023 vengono fissati ogni trimestre dall’ARERA (Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambiente) con apposito provvedimento, in base a determinate variabili (per il gas, ad esempio, contano la categoria d’uso associata alla fornitura di gas e la zona climatica di appartenenza del punto di fornitura). |
L’inverno sta finendo, ma ancora per qualche settimana – con scadenze diverse a seconda della propria zona di riferimento – rimarrà acceso nelle case degli italiani il riscaldamento, che è la prima fonte di spesa per le bollette del gas, a meno che non si abbiano altre tipologie di impianti in casa, diversi dai caloriferi (come le pompe di calore). Ecco perché è sempre una buona idea mettere in pratica alcuni semplici consigli per limitare l’impatto di questa spesa sul budget familiare, già messo a dura prova da una situazione economica mondiale non molto favorevole.
Grazie alla domotica è possibile impostare timer sulla caldaia ma anche sulle valvole termostatiche per accenderle solo quando è necessario, evitando di riscaldare una casa vuota; algoritmi intelligenti “apprendono” le nostre abitudini e di conseguenza non ci fanno correre il rischio di rimanere con i caloriferi accesi perché ci siamo dimenticati di spegnerli prima di andare al lavoro.
Non va poi sottovalutato che una casa ben isolata è in grado di trattenere il calore all'interno, riducendo i consumi di gas. È possibile isolare le finestre con pellicole isolanti, utilizzare tapparelle termiche e installare isolamento termico nella pareti e nel tetto. E non dimenticarsi mai la manutenzione della caldaia: una caldaia in buone condizioni è più efficiente e consuma meno gas. Effettuare la manutenzione periodica della caldaia può aiutare a ridurre i consumi di gas e ad aumentare la sua durata. Infine, quando si utilizza il riscaldamento, è importante tenere le porte e le finestre chiuse per evitare la dispersione di calore.
Non solo il gas: anche l’energia elettrica può presentare un conto molto salato (e non c’è da stupirsi, visto che ancora oggi il prezzo dell’elettricità è legato a doppio filo con quello del gas). Per risparmiare, è possibile seguire alcune indicazioni.
Tra queste, scegliere lampadine a LED (che consumano molto meno energia rispetto alle tradizionali lampadine a incandescenza e fluorescenti), spegnere gli apparecchi elettronici quando non si utilizzano (anche i dispositivi in standby, che consumano comunque energia), utilizzare la lavatrice e la lavastoviglie durante le ore notturne (quando l’energia costa meno), installare pannelli solari, sfruttare il più possibile la luce naturale ed effettuare la manutenzione periodica degli elettrodomestici, che devono essere di alta classe energetica.
Adottare alcune di queste pratiche nella propria casa può aiutare a ridurre notevolmente i consumi di energia elettrica e, di conseguenza, le spese legate alla bolletta della luce, anche per chi supera il tetto ISEE fissato per il bonus bollette 2023.