Per aprire un conto corrente a un minore non serve il decreto del Giudice Tutelare. L'apertura di un conto corrente a nome del minore è considerata, infatti, atto di ordinaria amministrazione per tale motivo può essere fatta dai genitori senza necessità di autorizzazione da parte del Giudice Tutelare. Spesso in relazione all'apertura di un conto corrente per minori emergono diversi dubbi e ci si chiede cosa vuol dire vincolo pupillare e quali debbano essere le caratteristiche di un conto minorenni. Qui di seguito andiamo ad analizzare, nei dettagli, la questione.
Per l'apertura di un conto corrente per minorenni è possibile sfruttare varie soluzioni proposte dalle banche. Non è possibile per il minore aprire direttamente un conto ma tale operazione deve essere completata dai genitori o da chi esercita la patria podestà sul minore stesso. Sui conti per minori esistono delle regole generali da rispettare. Per aprire un conto corrente a un minore, infatti, i genitori devono farlo «con vincolo pupillare» intestandolo al minore e firmando la relativa modulistica con la dicitura «in qualità di esercenti la potestà genitoriale sul figlio minore».
In fase di apertura di un conto corrente o di un libretto di risparmio per minori, generalmente, non è richiesta l'autorizzazione del giudice tutelare. Le cose, però, potrebbero cambiare quando l'importo della donazione a favore del minore risulta essere elevato. In questi casi, infatti, l'istituto bancario potrebbe richiedere l'autorizzazione del giudice tutelare per poter completare l'operazione. I genitori potranno ottenere tale autorizzazione rivolgendosi al tribunale competente in base alla residenza del minore. In questi casi, il denaro potrà essere depositato in un libretto di risparmio o in un conto corrente intestato al minore è caratterizzato dal vincolo pupillare.
La presenza di un vincolo pupillare va ad influenzare i prelievi e i vari movimenti del conto. Si tratta di un sistema che consente di tutelare il minore a cui spettano i diritti relativi ai fondi depositati su di un determinato conto corrente. Grazie alla presenza di tale vincolo, per i genitori non sarà possibile utilizzare i fondi in modo improprio, ad esempio per fini non legati agli interessi del minore. La decadenza del vincolo pupillare arriva in occasione del raggiungimento della maggior età da parte dell'intestatario del conto. In questo caso, dopo aver compiuto 18 anni, l'oramai ex minorenne potrà entrare in possesso del denaro depositato sul conto per utilizzarlo in base alle proprie esigenze.
Le banche, in linea di massima, distinguono due tipologie di conti correnti per minori. La prima opzione riguarda minori fino a 12 anni mentre la seconda riguarda la fascia d'età tra i 12 ed i 17 anni. Per quanto riguarda i minori di 12 anni, gli istituti bancari non offrono un conto ma un libretto di risparmio che non supporta operazioni tipiche di un conto corrente (come i pagamenti) e che può beneficiare di un tasso di interesse particolarmente agevolato.
A partire dai 12 anni, invece, il libretto di risparmio viene convertito in un vero e proprio conto corrente con una lunga serie di agevolazioni riservate ai giovani risparmiatori. Al conto può essere abbinata anche una carta di pagamento, utile per prendere confidenza con gli acquisti ed il prelievo di contante. Il conto corrente per minorenni con più di 12 anni può includere vari servizi e consente anche una gestione tramite i servizi digitali.
Nella scelta del miglior conto corrente (o libretto di risparmio) per minori è, quindi, importante valutare diversi fattori. I costi di gestione del conto e le opportunità per far fruttare i risparmi depositati (in modo da garantire la crescita dei fondi al minore una volta che sarà giunta la maggior età e si sarà registrata la decadenza del vincolo pupillare) sono elementi da considerare con attenzione.
È opportuno, quindi, considerare tutti gli elementi in gioco e verificare le varie opzioni a disposizione. I conti correnti per minori, esattamente come quelli per maggiorenni, non sono tutti uguali e presentano caratteristiche ben precise che possono tradursi in vantaggi o svantaggi per l'intestatario.