Quanti tipi di conto corrente esistono?

Aggiornato il: 29/11/2021
di Redazione SOStariffe.it
Pubblicato il: 18/11/2021

Spesso ci si chiede quale sia il miglior tipo di conto corrente da attivare in rapporto alle proprie esigenze di spesa e di gestione del denaro. Il mercato bancario propone un gran numero di opzioni con ogni singolo istituto che ha facoltà di mettere a disposizione della sua clientela svariate soluzioni per l’apertura di un nuovo conto corrente. Vediamo quanti tipi di conto corrente esistono e come fare a scegliere il migliore.

Contanti sul conto corrente

Le tipologie di conto corrente

Come definito nella guida della Banca d’Italia denominata “Il conto corrente in parole semplici” è possibile individuare quattro tipologie di conti in cui suddividere tutte le varie opzioni presenti sul mercato bancario: conti ordinari, conti a pacchetto, conti di base e conti in convenzione. Tale suddivisione è comunque flessibile.

Non esistono categorie standard per i conti correnti ed è possibile effettuare delle classificazioni andando ad analizzare determinati parametri.  In generale, per poter scegliere il conto migliore è necessario confrontare le varie alternative tra di loro in modo da valutarne tutte le caratteristiche e poter identificare con precisione la soluzione migliore.

Tale confronto può avvenire, in modo molto semplice, tramite il comparatore di SOStariffe.it per conti correnti, disponibile anche tramite l’App di SOStariffe.it. Lo strumento di confronto presenta vari filtri di ricerca che permetteranno di isolare i conti più in linea con le proprie esigenze e individuare il migliore.

Anche seguendo la classificazione della Banca d’Italia, è possibile fare varie distinzioni nel settore dei conti correnti. Come vedremo di seguito, infatti, si può optare per il Conto di Base, un particolare conto corrente previsto dalla legge che punta a garantire un’operatività finanziaria minima a tutti i cittadini.

C’è poi la distinzione tra conti ordinari e conti a pacchetto che rappresenta un importante sistema di classificazione dei conti. Sempre più rilevante, inoltre, è la distinzione tra conti online e conti tradizionali mentre i conti in convenzione continuano a rappresentare un’alternativa del mercato bancario.

Le categorie, però, non finiscono qui. A disposizione dei risparmiatori ci sono diverse altre tipologie di conto. Vediamo di seguito tutti i dettagli.

Conto di Base

Il Conto di Base è un particolare tipo di conto corrente le cui caratteristiche sono definite per legge. Questo conto è stato istituito, tramite un apposito decreto, nel corso del 2011 e gli istituti bancari sono tenuti a mettere a disposizione questo tipo di conto ai loro clienti. Si tratta di un conto corrente semplificato e caratterizzato da un’operatività limitata. Questo conto, inoltre, presenta un canone mensile unico che comprende l’accesso a tutti i servizi messi a disposizione del cliente.

Dal 2014, inoltre, è possibile richiedere l’accesso a servizi accessori a fronte del pagamento di un canone separato. Il progetto del Conto di Base nasce con l’obiettivo di semplificare l’accesso ad un conto corrente a tutti i cittadini con un prodotto di semplice utilizzo. Nel pacchetto di servizi inclusi ogni anno per i titolari di un Conto di Base troviamo il rilascio, la sostituzione e il rinnovo di una carta di debito con 6 prelievi di contante agli sportelli (12 per i pensionati) e prelievi illimitati allo sportello ATM della propria banca. Sono inclusi anche 12 prelievi (6 per i pensionati) all’ATM di altre banche.

Da notare che sono inclusi i pagamenti senza commissioni illimitati con la carta di debito abbinata. Il Conto di Base include anche un certo numero di operazioni (pagamenti ricorrenti, non ricorrenti, bonifici, versamenti di contanti e assegni, invio di estratto conto) ogni anno. Per maggiori informazioni sul numero di operazioni disponibili è sempre possibile fare riferimento alle condizioni contrattuali del Conto di Base proposto dal proprio istituto.

Il Conto di Base è disponibile senza spese e senza il pagamento dell’imposta di bollo (a prescindere dalla giacenza media) per tutti i cittadini con ISEE inferiore a 11.600 euro e per i pensionati con assegno INPS inferiore a 18 mila euro lordi annui.

Conti ordinari e conti a pacchetto

Una tipologia di classificazione dei conti correnti è quella che distingue tra conti ordinari e conti a pacchetto prendendo in considerazione gli oneri associati al conto. Un conto corrente ordinario è un conto in cui le spese dipendono dal numero di operazioni effettuate. Di conseguenza, maggiore sarà il numero di operazioni effettuate e maggiore sarà la spesa per la gestione del conto corrente.

Con un conto a pacchetto, invece, è previsto il pagamento di un canone periodico (mensile, trimestrale, annuale) che comprende l’accesso ad un pacchetto di servizi d vario tipo (carte di pagamento, bonifici e altri servizi accessori). Tra i conti a pacchetto troviamo anche i conti con franchigia. Si tratta di conti in cui il canone include un numero limitato di operazioni gratuite e commissioni fisse per tutte le operazioni eccedenti.

Un altro esempio di conti a pacchetto è rappresentato dai conti senza franchigia che includono operazioni illimitate a fronte del pagamento di un canone periodico (mediamente superiore rispetto a quello pagato per un conto a franchigia).

Conti Online e Conti tradizionali

Una delle più importanti distinzioni tra i conti correnti è quella che contrappone i conti online con i conti tradizionali. Si tratta di due soluzioni completamente differenti tra loro. Un conto corrente online prevede, infatti, una gestione completa e la possibilità di eseguire tutte le operazioni tramite i canali di Internet Banking. Molte banche che propongono conti online operano esclusivamente tramite canali digitali e non presentano una rete di filiali sul territorio.

Di conseguenza, scegliendo un conto online, in molti casi, si rinuncia alla possibilità di ottenere assistenza in filiale e, in caso di necessità, bisognerà fare riferimento ai canali di supporto online o telefonici messi a disposizione dall’istituto. Un conto corrente tradizionale, invece, presenta caratteristiche diametralmente opposte permettendo una completa gestione del conto e la possibilità di eseguire tutte le operazioni direttamente in filiale.

Diverse banche “tradizionali” propongono oggi soluzioni ibride che consentono una completa gestione online dei conti, tramite i servizi di Internet Banking, con la possibilità di poter contare anche sull’operatività in filiale. Di solio, i conti online sono più convenienti e presentano costi sensibilmente ridotti per i risparmiatori. Con i conti tradizionali, invece, sono previsti, in genere, costi più elevati per il mantenimento ed anche commissioni maggiori per le singole operazioni.

Conti in convenzione

Un’altra categoria di conti è rappresentata dai conti in convenzione. Si tratta di particolari conti correnti (solitamente di tipo “a pacchetto”) che presentano condizioni economiche agevolate per via di specifiche convenzioni stipulate dall’istituto con una determinata azienda o con un ente.

Questo tipo di conti consente, quindi, di ottenere una serie di sconti ed agevolazioni ad un target preciso di utenti. Nel caso di un conto a pacchetto in convenzione, ad esempio, il canone mensile potrebbe beneficiare di uno sconto per tutti i clienti che possono aderire alla promozione prevista dall’istituto.

Altre categorie di conti correnti

Il mercato bancario italiano propone una vasta gamma di conti correnti che si caratterizzano per caratteristiche ben precise. È il caso, ad esempio, di un Conto Minori o di un Conto Giovani, particolare tipologie di conti riservate ai più giovani (ad esempio minorenni, studenti universitari, giovani lavoratori) proponendo condizioni agevolate come l’azzeramento del canone mensile nel caso di un conto a pacchetto.

Un’altra tipologia di conto corrente è quella del Conto Pensionati. In questo caso, si tratta di un conto corrente con caratteristiche specifiche per i pensionati. Questi conti possono avere, ad esempio, costi agevolati (anche per le operazioni in filiale) e la possibilità di accedere ad un canale preferenziale per l’assistenza clienti.

Conti deposito e conti trading

Tra i conti bancari è possibile imbattersi anche in conti specializzati. Un esempio di questa particolare tipologia di conti è rappresentato dal conto deposito. Si tratta di una soluzione con operatività limitata esclusivamente ad operazioni di versamento e prelievo.

Questo conto rappresenta uno strumento di investimento. Il risparmiatore può decidere di depositare una certa somma in un conto deposito, mettendo a disposizione della banca della liquidità aggiuntiva ed ottenendo un tasso di interesse agevolato sulla somma depositata. Il conto deposito può essere vincolato oppure libero.

Con un deposito vincolato non sarà possibile recuperare la somma depositata prima di una certa data (il recupero potrebbe essere possibile a fronte del pagamento di una penale o della perdita degli interessi maturati, è la banca a stabilire le condizioni in questo caso). Per i depositi liberi, invece, in qualsiasi momento ci sarà la possibilità di rientrare in possesso della somma depositata che potrà essere spostata sul conto corrente d’appoggio per essere utilizzata per altri scopi.

Un altro esempio di conto specializzato è il conto trading. Si tratta di un conto dedicato alle operazioni di trading che può essere aperto in appoggio al conto corrente per gestire le varie transazioni e separare il denaro investito dal proprio capitale depositato nel conto corrente.