L’invio di un bonifico dal nostro conto corrente è una delle operazioni bancarie che ci troviamo a fare con maggior frequenza: è infatti il modo più facile e veloce per pagare qualcuno a distanza, con un pagamento tracciabile e con la ricezione della somma assicurata nel giro di pochi giorni. In particolare, il nuovo bonifico SEPA ha ridotto ulteriormente le tempistiche rispetto a qualche anno fa. Vista la rapidità, diventa importante anche l’orario di accredito di un bonifico SEPA, visto che se viene eseguito nei tempi giusti può addirittura essere accreditato, in alcuni casi, il giorno stesso. Vediamo come funziona questo meccanismo e che cosa c’è da sapere.
Il bonifico, com’è noto, è l’operazione bancaria che consente il trasferimento di fondi da un conto corrente a un altro. Dal 2008, il bonifico tradizionale è stato sostituito dal bonifico SEPA, acronimo di Single Euro Payments Area, ovvero Area Unica dei Pagamento in Euro. Operando in quest’area, cittadini e imprese possono effettuare e ricevere pagamenti in euro in un contesto regolato come tempistiche e prassi, semplificando così le operazioni.
Tecnicamente il bonifico SEPA si chiama SEPA Credit Transfer (SCT) e ha automaticamente sostituito in tutto e per tutto il bonifico nazionale. Oltre alle modifiche relative ai tempi, sono cambiate anche diverse modalità di compilazione del bonifico: ad esempio non è più necessario inserire il BIC.
L’area SEPA definisce anche le nazioni verso e dalle quali può essere messo un bonifico SEPA, con le agevolazioni nelle tempistiche e nella compilazione a cui abbiamo accennato.
L’area SEPA è costituita in primo luogo dai 19 Paesi dell’Unione Europea che utilizzano l’euro (e cioè Italia, Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Francia, Finlandia, Grecia, Germania, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna); da nove Paesi dell’Unione Europea che, pur utilizzando una valuta diversa dall’euro sul proprio territorio nazionale, effettuano in ogni caso transazioni in euro (cioè Bulgaria, Danimarca, Gran Bretagna, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Svezia, Ungheria, Croazia); da tre Paesi che rientrano nello Spazio Economico Europeo, pur non facenti parte dell’Unione Europea, ovvero Islanda, Liechtenstein, Norvegia; infine, da altri 3 Paesi che non appartengono né all’Unione Europea né allo Spazio Economico Europeo, ma che rientrano nell’area SEPA perché limitrofi a nazioni Ue o addirittura da esse circondati, come il Principato di Monaco, la Svizzera e San Marino.
Per prima cosa va ricordato che in un bonifico SEPA eventuali costi sono sempre a carico di chi emette il bonifico e non di chi lo riceve, e pertanto non c’è pericolo che il ricevente si veda accreditare una somma di denaro inferiore a quella attesa. Il bonifico SEPA dovrebbe avere gli stessi costi di un normale bonifico nazionale, senza cioè le commissioni che un tempo si applicavano ai bonifici internazionali, anche verso altri Paesi europei; in altre parole, il bonifico SEPA dovrebbe essere gratuito.
Anche in questo caso però le cose possono cambiare da una banca all’altra, visto che i conti correnti sovente hanno regole diverse; ad esempio, un conto pensato soprattutto per chi effettua operazioni presso gli sportelli potrebbe richiedere il pagamento di una commissione (di norma pochi euro) per i bonifici disposti attraverso canali digitali, e viceversa; altri conti, invece, possono comprendere a titolo gratuito solo una specifica quantità di bonifici ogni mese, e far pagare la commissione per quelli che eccedono questo numero. Il modo migliore per non avere dubbi è consultare con cura il proprio contratto e, se le cose non sono chiare, chiamare il servizio clienti della propria banca.
Un valore prezioso che aiuta a capire tutte le spese del proprio conto corrente con un solo colpo d’occhio è l’ISC, ossia l’Indicatore Sintetico di Costo, che mostra al consumatore il costo indicativo annuo del conto corrente, espresso in euro, a seconda del proprio profilo di riferimento (Giovani, Famiglie con operatività bassa, Famiglie con operatività media, Famiglie con operatività elevata, Pensionati con operatività bassa e Pensionati con operatività media). Se le spese per i bonifici SEPA risultano essere troppo elevate si può quindi cambiare conto corrente, utilizzando lo strumento di SOSTariffe.it per scoprire quelli che fanno al caso nostro.
Secondo i progetti originari, il bonifico SEPA doveva avere, come tempo massimo di esecuzione, tre giorni, ma oggi per l’esecuzione di un bonifico SEPA il tempo previsto è di un solo giorno lavorativo. Non solo: se si dispone un bonifico verso un destinatario che ha il conto corrente presso la stessa banca del conto corrente di origine della disposizione, l’accredito potrebbe avvenire anche in giornata. Un notevole miglioramento rispetto al bonifico tradizionale, che poteva impiegare tre giorni per arrivare a destinazione. In entrambi i casi, è importante che sia rispettato il cosiddetto orario di cut off: vediamo nel dettaglio di che si tratta.
Si definisce “cut off” l’orario entro cui una banca considera ricevuto un bonifico in quella giornata lavorativa, e non nella successiva. Detto altrimenti: se si riesce ad autorizzare il bonifico prima dell’orario di cut off questo verrà accreditato il giorno successivo, altrimenti il giorno dopo ancora. Di solito l’orario di cut off è intorno alle 17:00, ma può cambiare (ad esempio, Poste Italiane permette di ricevere bonifici fino a tarda sera). In questa tabella vediamo gli orari di cut-off delle maggiori banche italiane:
Banca | Orario |
Banca di Sondrio | 14:30 |
Mediolanum Banca | 17:00 |
BNL | 13:00 |
Barclays | 15:30 |
Bancoposta | 22:30 |
Buddybank | 20:00 |
Cariparma | 18:00 |
CheBanca! | 19:00 |
Credem | 20:00 |
Deutsche Bank | 17:00 |
Hype | 16:00 |
Fineco | 15:00 |
Findomestic | 16:00 |
Intesa San Paolo | 17:30 |
ING Direct | 17:00 |
MPS | 18:30 |
Santander | 16:30 |
Unicredit | 20:00 |
Webank | 17:45 |
WebSella | 16:30 |
Widiba | 18:30 |
L’orario di cut off entra in gioco anche quando si parla di bonifico verso un utente della nostra banca: se infatti si riesce a inviarlo prima di quell’orario verrà accreditato il giorno stesso, altrimenti quello successivo.
Diversamente dalla definizione del giorno in cui viene accreditato un bonifico SEPA, non c’è una risposta precisa riguardo all’orario, perché questo dipende dalle procedure adottate da ogni singola banca. Ci sono banche che accreditano i bonifici relativi a quella giornata lavorativa al mattino, altre alle prime ore del pomeriggio, ma in teoria ogni momento è buono fin dal momento dell’apertura degli sportelli alla tarda serata. C’è però un modo per avere una ragionevole certezza riguardo all’orario di accredito, ovvero il bonifico istantaneo.
Anche se i tempi del bonifico SEPA, come abbiamo visto, si sono molto ridotti rispetto al bonifico tradizionale, quando c’è necessità di far avere a un terzo una somma di denaro nel minor tempo possibile potrebbe essere necessario scegliere – per le banche che lo supportano – il bonifico istantaneo. Come indica il nome stesso, si tratta di un bonifico SEPA che impiega pochi secondi per essere accreditato sul conto corrente del destinatario. Tanta velocità ha però un costo, che cambia a seconda della banca di riferimento, e che può andare da meno di un euro anche a più di dieci euro. Il bonifico istantaneo, quindi, è l’unico modo per sapere con certezza l’orario di accredito di un bonifico SEPA.