Che cosa è il CIN del conto corrente?

Aggiornato il: 26/07/2021
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 20/01/2021

I termini legati alle coordinate bancarie sono in genere degli acronimi, ognuno dei quali fa riferimento a numeri ben precisi. Vi rientra, per esempio, il CIN: di cosa si tratta e qual è la sua funzione?

Vediamo di seguito quali sono le informazioni più importanti da sapere sull’argomento e come si fa a estrapolare il CIN dall’IBAN.

come sbloccare un conto corrente bloccato

Cos’è il CIN

CIN è l’acronimo di Control Internal Number: si tratta di un codice formato da un solo carattere di controllo, introdotto con una funzione specifica: quella di rendere più semplice l’individuazione degli errori di trascrizione presenti nella copia dell’IBAN nel momento in cui si effettua un bonifico.

Si tratta di una coordinata bancaria formata da una lettera maiuscola: in genere la si trova all’interno del contratto che è stato stipulato all'apertura di un conto corrente. Viene generato partendo dal codice ABI, dal CAB e dal numero di conto corrente, mediante una serie di calcoli.

Essendo un carattere di controllo, nel caso in cui non dovesse corrispondere emergerà la presenza di un errore: nonostante abbia questa importante funzione, nel momento in cui si dovrà procedere con l’identificazione di un conto lo si potrà tralasciare.

Il CIN può essere identificato consultando il conto scalare, cioè il documento che viene inviato dalla banca ogni 3 mesi, oppure ogni 6 mesi, e nel quale sono inseriti tutte le movimentazioni del proprio conto.

Il CIN sull’IBAN

Il CIN è uno dei codici che fanno parte dell’IBAN, assieme al codice ABI e al codice CAB. Dove si trova di preciso? Per riuscire a individuare il CIN dall’IBAN è necessario illustrare cosa sia l’IBAN.

Nonostante si tratta di un termine che capita di utilizzare spessissimo nella vita di tutti i giorni, non tutti sanno effettivamente da cosa sia formato l’IBAN. Acronimo di International Bank Account Number, si tratta di un codice formato da 27 caratteri alfanumerici che ha la funzione di identificare ogni conto corrente bancario.

Ogni elemento che concorre a formare l’IBAN non è posizionato in modo casuale: è, infatti, dalla posizione che sarà possibile riconoscere i codici ABI, CAB e CIN partendo dall’IBAN. Com’è noto, l’IBAN è indispensabile per eseguire operazioni bancarie di diverso tipo, come per esempio i bonifici.

A proposito di bonifici, dal 1° gennaio 2008 il codice IBAN è diventato obbligatorio, sostituendo le coordinate bancarie utilizzate in precedenza, ovvero:

  • le coordinate ABI;

  • le coordinate CAB;

  • il numero di conto corrente.

Cosa significano i caratteri alfanumerici dell’IBAN

Come anticipato, i 27 caratteri che compongono l’IBAN non sono casuali, ma ognuno ha un significato ben preciso. La sua struttura è la medesima in tutti i Paesi, così come la sua lunghezza.

L’IBAN italiano sarà riconoscibile fin da subito rispetto a quelli stranieri grazie ai primi due caratteri che fanno riferimento alla nazione nella quale è stato aperto il conto corrente o la carta conto con IBAN, la quale rappresenta una via di mezzo tra un vero e proprio conto corrente e una semplice carta di pagamento senza IBAN.

I primi due caratteri indicano, dunque, la sigla della nazione, che nel caso dell’Italia è IT. I due numeri che seguono la sigla IT sono un codice di controllo. Il CIN si trova subito dopo ed è composto da una lettera.

I numeri che seguono rappresentano:

  • il codice ABI, formato da 5 cifre;

  • il codice CAB, formato da 5 cifre;

  • il numero del conto corrente, composto da 12 numeri.

Esempio di IBAN

Facciamo un esempio per comprendere meglio qual è la posizione del codice CIN all’interno dell’IBAN. Supponiamo di avere il seguente IBAN IT 67 G 12345 67890 123456654321.

Analizzandolo sulla base degli elementi sopra indicati:

  • IT è la sigla nazionale;

  • 67 è il codice di controllo;

  • G è il codice CIN;

  • 12345 è il codice ABI;

  • 67890 è il codice CAB;

  • 123456654321 è il numero del conto corrente. Nell’ipotesi in cui il codice fosse più corto, potrà essere preceduto da alcuni zeri.

Cosa sono le coordinate bancarie

Le coordinate bancarie sono, come abbiamo visto, dei codici attraverso i quali è possibile identificare un conto corrente che è stato aperto presso un istituto bancario, i cui movimenti possono essere visionati grazie alle coordinate bancarie tramite il conto scalare.

Il conto corrente può quindi essere identificato in modo univoco per la presenza di due informazioni:

  • il gruppo bancario;

  • il numero di conto corrente.

I codici identificativi, quali l’ABI e il CAB, sono stati introdotti per facilitare l’immagazzinamento di tali informazioni all’interno dei sistemi informatici. Ecco illustrato nello specifico a cosa si riferiscono.

Il codice ABI

Il codice ABI, acronimo di Associazione Bancaria Italiane, è un codice composto da 5 cifre che indica i singoli istituti di credito. In pratica, ogni banca ha un suo codice ABI che viene assegnato dalla stessa Associazione bancaria italiana.

Il codice CAB

Il codice CAB, acronimo di Codice di Avviamento Bancario, è un numero composto da 5 cifre con il quale viene designata l’agenzia o una specifica filiale della banca identificata dal codice ABI.

In pratica, con i due codici ABI e CAB sarà possibile individuare la sede locale della banca in cui risiede un determinato conto corrente. A volte il codice CAB è composto da una sesta cifra di controllo, chiamata anche codice efficienza sportello.

Cos’è il codice BBAN

Il conto BBAN, da non confondersi con l’IBAN, è un codice composta da 23 caratteri. Acronimo di Basic Bank Account Number, ha la funzione di identificare la coordinata bancaria nazionale. È la banca centrale di ogni Stato che lo definisce per ogni nazione europea e ha l’obiettivo di identificare una data banca con l’utilizzo di una serie di caratteri.

Nel nostro Paese, il codice BBAN è composto da:

  • il codice CIN, che è indicato da una lettera maiuscola;

  • il codice ABI, che è formato da 5 numeri;

  • il codice CAB, che è formato da 5 numeri;

  • il numero di conto corrente, che è formato da 12 caratteri alfanumerici.

Quali sono le coordinate bancarie internazionali

Le coordinate bancarie internazionali vengono richiese nel momento in cui si effettuano operazioni bancarie verso l’estero, come per esempio i bonifici internazionali. In questi casi vengono utilizzati coordinate differenti.

Si tratta, in particolare, del BIC (Bank Identifier Code), che è un codice SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication) che viene utilizzato sulla base dello standard ISO 9362 per identificare la banca del beneficiario.

Lo si trova in tutte le banche del mondo e può essere formato da 8 o 11 caratteri. Nel caso dei bonifici internazionali, per esempio, viene utilizzato assieme al codice IBAN per completare il trasferimento di denaro.

Bonifici tramite IBAN: come trovare un conto corrente online

Oggi aprire un conto corrente risulta più immediato rispetto al passato. I motivi sono legati alla digitalizzazione delle banche, che hanno portato alla nascita delle banche digitali e dei conti correnti online.

Sceglierne uno è un processo che può essere portato a termine grazie all’utilizzo di un comparatore di conti correnti online e tramite la sottoscrizione via web: non sarà dunque più necessario doversi recare obbligatoriamente in banca per aprire un nuovo conto.

I conti corrente online sono dotati di IBAN: molti dispongono anche di carte di pagamento con IBAN che possono essere utilizzate sia per gli acquisti presso gli store fisici, sia per effettuare transazioni online.

Il comparatore di conti correnti di SOStariffe.it permette di poter confrontare in modo gratuito la proposta di diversi istituti bancari, al fine di individuare quella che si adatta meglio alle proprie esigenze.

In particolare, sarà possibile optare tra un conto corrente base, un conto cointestato, un conto giovani, un conto corrente pensionati e un conto business.

A cosa prestare attenzione quando si apre un conto corrente online

La prima cosa da sapere prima di sottoscrivere un nuovo conto corrente online è la seguente: si tratta di strumenti per la gestione dei propri soldi estremamente vantaggiosi in quanto non prevedono i costi di apertura, gestione e chiusura che fanno invece in genere parte dei conti correnti tradizionali.

In aggiunta anche le tradizionali operazioni bancarie sono gratuite o prevedono delle commissioni molto basse soltanto in alcuni casi. I conti correnti online sono facili da usare e facilitano pagamenti e transazioni di ogni genere grazie alla presenza dell’Internet e del Mobile Banking.

Per Internet Banking si intende la possibilità di accedere al proprio conto corrente grazie all’utilizzo del sito della banca, tramite l’accesso alla propria Area Clienti che prevede l’inserimento delle proprie credenziali. Il Mobile Banking, invece, non è altro che l’utilizzo di una applicazione collegata al conto corrente, con la quale poter disporre dei propri soldi.

Passando, invece, ai parametri che si possono prendere in considerazione quando si deve aprire un nuovo conto corrente ci sono:

  • l’età del correntista, in quanto ci sono alcune tipologie di conti che sono state pensate appositamente per alcune categorie di utenti;

  • le caratteristiche specifiche del conto, che potrà essere a zero spese, solo online (oggi ci sono banche che non hanno filiali fisiche), senza il pagamento dell’imposta di bollo, con una carta di credito associata, che permetta l’accredito dello stipendio o la possibilità di fare trading online.

I vantaggi dei conti correnti online

Un conto corrente può essere valutato anche in relazione al numero di bonifici e prelievi che possono essere effettuati nel corso di un anno e della giacenza media. Per quanto riguarda i costi, ci sono alcuni elementi che fanno la differenza.

Per esempio, ci sono conti correnti a zero spese per sempre, ma ce ne sono anche altri che prevedono dei costi a partire dal secondo anno, i quali possono essere abbattuti se vengono rispettate alcune condizioni (in genere si tratta dell’accredito dello stipendio o della pensione).

Quello che si potrebbe prendere in considerazione, poi, sono i costi relativi alle singole commissioni, in particolare a quelle riguardanti i bonifici e i prelievi. Un altro elemento che potrebbe fare la differenza nella scelta di un conto corrente è la presenza di una carta di pagamento gratuita legata al conto.

Ci sono conti correnti che prevedono semplicemente la gratuità di una carta di debito o prepagata, mentre ce ne sono altri nei quali è possibile attivare anche una carta di credito gratuita, strumento che, al contrario, prevede in genere il pagamento di un canone, mensile o annuale.