La modalità Dry consente di ottimizzare il funzionamento del condizionatore
La modalità Dry deumidificatrice è presente in diversi modelli di condizionatore non sempre utilizzata e quindi sottovalutata: molti degli utenti che hanno un climatizzatore in casa non sanno nemmeo che esiste. Nelle prossime righe ne analizzeremo benefici e vantaggi sia in merito al miglioramento della vivibilità dell'ambiente domestico che alla riduzione dei consumi,
Dry tradotto dall'inglese significa letteralmente "secco": questa modalità può riuscire a fare la differenza nel periodo estivo, in quanto rende l’aria più leggera e respirabile senza abbassare la temperatura.
Nel momento in cui si acquista un condizionatore, si consiglia sempre di verificare che la funzione Dry sia effettivamente presente, perché:
A conti fatti, l’utilizzo della modalità Dry che limita l’umidità in eccesso, permette di ottenere un risparmio in bolletta in una percentuale compresa tra il 20 e il 25%. Oltre a vantaggi prettamente economici, si potranno ottenere anche dei benefici sulla salute.
L’aria deumidificata è un’aria più salubre. Inoltre, rispetto al classico utilizzo dell’aria condizionata, si potranno prevenire anche eventuali altri problemi di salute, quali per esempio dolori muscolari, cervicali, crampi, e così via.
La riduzione dei consumi ha, infine, un impatto diretto sull’ambiente: sarà possibile ridurre anche l’utilizzo del condizionatore, ed evitare di tenerlo sempre acceso (pratica da evitare perché potrebbe incidere anche sulla longevità del dispositivo).
Si tratta di due funzioni differenti: la modalità Dry, infatti, si occupa di eliminare l’umidità in eccesso dall’aria. Di fatto, l’aria viene “asciugata”, andando a regolare il valore di umidità che, se troppo alto, può aggravare la sensazione di caldo opprimente. Si tratta di una modalità molto utile ma che non interviene sulla temperatura effettiva.
Con l’aria condizionata, invece, si avvia un processo di “condizionamento” dell’aria all’interno di un ambiente, regolando la temperatura in base alle proprie esigenze. Di fatto, quindi, l’aria condizionata serve a rinfrescare l’aria e, quindi, a ridurre la temperatura mentre con la modalità Dry è possibile abbassare l’umidità.
Quando l’umidità è troppo alta, all’interno di una stanza, il corpo umano non riesce ad espellere il calore in eccesso. Si tratta di un processo naturale che rende l’umidità un vero e proprio “nemico” durante il periodo estivo. Un’ambiente troppo umido comporterà una sensazione di caldo molto elevata, ben superiore all’effettiva temperatura.
Grazie alla modalità deumidificatore del climatizzatore, quindi, è possibile ridurre l’umidità nell’aria e attenuare il suo effetto negativo sulla temperatura percepita. Ricorrendo periodicamente alla deumidificazione è possibile affrontare al meglio le giornate di calo più inteso, andando anche ad utilizzare il condizionatore in modo più efficiente.
Oltre alla funzione Dry, sul telecomando del condizionatore sono solitamente presenti anche altre parole in inglese. In particolare, si tratta di Heat, Cool e Fan. Si tratta di modalità di funzionamento che prestano sostanziali differenze tra di loro. In base alla situazione e alle proprie necessità è possibile scegliere di affidarsi a una di queste modalità. Vediamo a cosa servono e perché si usano.
Modalità Heat condizionatore |
Modalità Cool condizionatore |
Modalità FAN condizionatore |
|
|
|
La modalità dry del condizionatore è uno dei metodi con i quali si possono ridurre i consumi del condizionatore, ma non è il solo. Ci sono infatti tante altre questioni da considerare e che possono impattare in positivo sul costo della bolletta dell’energia elettrica.
Un primo fattore è la classe energetica del condizionatore: oltre a ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, un condizionatore di classe A+++ permette di ridurre i consumi del 30-40% rispetto a un apparecchio di classe B.
Sicuramente si dovrà spendere un capitale iniziale non indifferente, ma questa spesa sarà sicuramente ricompensata dal risparmio che si riuscirà a ottenere nei mesi (che in pratica è garantito).
Si dovrà ragionare anche:
Un altro fattore che ha un peso dell’aumento dei consumi è la cattiva manutenzione, che dovrebbe invece essere costante e accompagnata da una pulizia regolare di filtri e ventole che permetta di rendere il condizionatore più efficiente. L’isolamento termico, poi, potrebbe riuscire a ridurre i consumi derivanti dal suo utilizzo fino al 40%.
Alla luce di quanto detto fin qui, l’acquisto di un condizionatore che abbia anche funzioni di deumidificatore è un vantaggio considerevole: imparare a utilizzarlo in modo adeguato e aggiungere anche delle abitudini positive sul suo utilizzo, vincente sotto il profilo monetario e di benessere.