Disdetta Eni Plenitude gas e luce: procedura, costi e tempi
Ecco come disdire Eni luce e gas a gennaio 2025:
- con la disdetta Eni Plenitude ottieni la cessazione di un contratto di fornitura luce o gas
- puoi fare richiesta tramite il Servizio Clienti, l’area Clienti online o gli Eni Plenitude Store
- cosa serve per chiedere la disdetta: i dati dell’intestatario e della fornitura di cui vuoi chiudere il contratto
- Servono, in media, 6 settimane per chiudere un contratto dopo aver inviato la disdetta ad Eni Plenitude
- In caso di cambio fornitore, con attivazione di nuove offerte luce e gas, non è necessario inviare una disdetta ad Eni Plenitude
La disdetta Eni gas e luce - ora Eni Plenitude - prevede una procedura ben precisa che contempla anche l’utilizzo della modulistica Eni. In questa guida analizzeremo:
- come disdire il contratto Eni gas e luce;
- quanto costa staccare le utenze;
- quale modulo di disdetta inviare.
La procedura per completare la disdetta di un contratto con Eni Plenitude è molto semplice. Prima di entrare nei dettagli dell’operazione, però, è opportuno ricordare che la disdetta Eni gas e luce non serve in caso di cambio fornitore, ovvero qualora si decida di passare da Eni Plenitude ad un altro gestore energetico nel Mercato Libero. Con la disdetta, infatti, si ottiene la cessazione del contratto e la chiusura della fornitura.
Ecco, quindi, tutto quello che c’è da sapere sulla disdetta Eni gas e luce: qual è la procedura da seguire e quali sono i costi e i tempi dell’operazione.
Come si fa la disdetta Eni Plenitude gas e luce?
Come fare per disdire Eni luce e gas? Intanto, ci sono due scenari differenti che si potrebbero profilare.
Il primo consiste nella possibilità di cancellare la sottoscrizione di un contratto luce e gas entro 14 giorni di tempo dalla firma del contratto stesso. Si tratta del cosiddetto diritto di ripensamento: la pratica è gratuita. Basta rivolgersi al servizio clienti Eni Plenitude per dar seguito a tale diritto.
Il secondo caso, invece, riguarda la cessazione vera e propria della fornitura attiva. Questa è da richiedere quando, ad esempio, hai la necessità di lasciare l’appartamento e, quindi, di interrompere l’erogazione di energia.
Per disdire Eni luce e gas puoi utilizzare i seguenti canali:
- rivolgerti al servizio clienti Eni Plenitude, chiamando il numero verde 800 900 700 (da telefono fisso) oppure il numero 02 444141 (da cellulare);
- andare di persona in un Eni Plenitude Store. Puoi visitare l’apposita sezione del sito del fornitore per trovare il punto vendita più vicino alla tua zona di residenza;
- accedere con le tue credenziali all’Area Clienti del sito eniplenitude.com; a questo punto raggiungi la sezione Forniture e seleziona la fornitura per la quale intendi richiedere la disdetta; scorrendo la pagina, nella parte inferiore, trovi l’opzione Disdici contratto, seguendo poi la procedura guidata.
Al di là del canale utilizzato per avanzare la richiesta, è comunque necessario compilare l’apposito modulo di disdetta Eni gas e luce (tra i casi in cui spesso si richiede la cessazione della fornitura ci sono il anche il decesso dell’intestatario del contratto o un trasferimento).
Documenti per disdetta contratto Eni Plenitude gas e luce
I documenti da tenere a portata di mano quando si richiede una disdetta Eni Plenitude sono:
- i dati dell'intestatario della fornitura;
- il codice POD e PDR del contatore, facilmente reperibili in bolletta oppure tra le informazioni riportate sul display di un contatore elettronico; il codice POD è il codice identificativo della fornitura di energia elettrica mentre il codice PDR permette di identificare la fornitura di gas naturale;
- l’ultima bolletta ricevuta;
- il nuovo indirizzo di recapito, per l’invio della bolletta di chiusura (oggi si usano in via massiccia le email).
Costo disdetta contratto Eni Plenitude
Quanto si spende a chiudere le utenze Eni Plenitude? I costi da sostenere sono stati raccolti nella tabella che segue.
VOCE DI SPESA | COSTO |
Disdetta fornitura gas |
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Disdetta fornitura luce |
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Spese amministrative |
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In questa bolletta possono essere inclusi sia i costi di disdetta, per la chiusura della fornitura e del contatore, sia il costo relativo ai consumi registrati e non ancora fatturati prima della disdetta. Se presente, in questa bolletta potrebbe essere restituito il deposito cauzionale versato alla sottoscrizione del contratto.
Cosa succede dopo la disdetta Eni Plenitude?
Dopo aver inviato la richiesta di disdetta, si sarà contattati dalla società di distribuzione responsabile della chiusura del contatore, in modo tale da poter stabilire un appuntamento con il tecnico del distributore.
Il contatore della luce, invece, si potrà chiudere con un semplice intervento da remoto, senza la necessità di dover attendere l’arrivo di un tecnico. Alla chiusura del contratto, si riceverà la restituzione del deposito cauzionale all’interno di una fattura di chiusura.
La bolletta di chiusura - quindi l’ultima che si dovrà pagare - viene inviata entro 6 settimane dalla cessazione della fornitura (quindi 1 mese e mezzo). In merito alle tempistiche, la società di distribuzione dovrà evadere la richiesta di disdetta entro 5 giorni.
Come riavere il deposito cauzionale dopo la disdetta?
Il deposito cauzionale è un particolare contributo richiesto dal fornitore al cliente in fase di sottoscrizione di un nuovo contratto di luce o gas (sia in caso di primo allaccio che di attivazione di un nuovo contratto per una fornitura già attiva). Si tratta di un importo versato dal cliente a titolo di garanzia per il fornitore.
I clienti Eni gas e luce che effettuano la disdetta del contratto hanno la possibilità di riavere il deposito cauzionale. Questo contributo, infatti, deve essere restituito dal fornitore una volta che il contratto è stato chiuso. Da notare, inoltre, che il deposito cauzionale va restituito anche in caso di passaggio ad altro fornitore. Chiuso il contratto, Eni Plenitude non può più trattenere il deposito.
Il fornitore provvederà alla restituzione del deposito sotto forma di rimborso nell’ultima bolletta inviata che, generalmente, viene definita come “bolletta di chiusura contratto”.
Da notare, inoltre, che il deposito cauzionale è restituito in automatico anche in caso di passaggio dal pagamento tramite bollettino al pagamento tramite domiciliazione sul conto corrente. La procedura è identica. La restituzione avviene sotto forma di accredito in bolletta e, quindi, come sconto extra sul totale da pagare.