Bonus affitto 2023: come funziona e requisiti

Aggiornato il: 13/09/2023
di Paolo Marelli
Pubblicato il: 13/09/2023

In 30 secondi

Una fotografia del bonus affitto 2023 e le sue principali caratteristiche:

  • A quanto ammonta il bonus affitto 2023 e a chi si rivolge
  • Le modalità per beneficiare della detrazione fiscale sulla spesa sostenuta per l'affitto
  • Bonus affitto 2022: cosa prevedeva
  • Assegno unico universale e bonus prima casa under 36: i dettagli

Come nel 2021 e nel 2022, anche quest’anno è stato rinnovato dalla legge di Bilancio il bonus affitto 2023. Si tratta di una misura che beneficia i giovani fino ai trent’anni che stipulano un contratto di locazione per l’abitazione principale, cioè quella indicata come residenza. Questa detrazione fiscale è un rimborso che è erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate, quando si presenta la dichiarazione dei redditi.

Qui di seguito, vediamo che cosa prevede il bonus affitto 2023, chi ne ha diritto e quali requisiti bisogna soddisfare per ottenerlo. E ancora: a quanto ammonta la detrazione fiscale e per quali importi minimi e massimi, quando scade questo bonus e come fare per beneficiarne.

Bonus affitto 2022

Che cos’è il bonus affitto 2023

Il “bonus affitto 2023” è un’agevolazione per i giovani a basso reddito prevista dalla legge di Bilancio. Questa misura offre un rimborso pari al 20% sulle spese sostenute in un anno per l’affitto dell’abitazione principale. 

Questo rimborso avviene sotto forma di detrazione fiscale dell’IRPEF, ossia come sconto sulle tasse da versare all’Agenzia delle Entrate. Per avere il bonus occorre inserire nella dichiarazione dei redditi la spesa sostenuta per l’affitto.

A quanto ammonta il bonus affitto 2023

Come detto, la detrazione fiscale per il bonus affitto 2023 è del 20% del costo dell’affitto, per un importo minimo di 991,60 euro all’anno e un importo massimo pari a 2.000 euro all’anno.

C’è da notare che tali importi minimo e massimo devono essere calcolati sul numero di giorni nel corso dell’anno in cui l’immobile è stato utilizzato come abitazione principale.

La detrazione fiscale del bonus affitti 2023 è valida per i primi quattro anni di contratto di locazione.

L’importo spettante agli aventi diritto è erogato su un conto corrente indicato sotto forma di rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Chi ha diritto al bonus affitto 2023

Tra i requisiti previsti per richiedere il bonus affitti 2023, ci sono:

  • avere un’età compresa tra i 20 e 30 anni;
  • avere un reddito complessivo annuo che non superi i 15.493,71 euro;
  • avere un contratto di locazione, regolarmente registrato e avente un importo minimo di almeno 991,60 euro l’anno;
  • avere la residenza nell’immobile oppure nella porzione di esso (per esempio, una stanza ) che è presa in affitto.

Quando finisce il bonus affitto 2023?

Il bonus affitto 2023 termina il 31 dicembre 2023 e toccherà alla manovra di Bilancio 2024, a cui il governo sta già lavorando, prevedere se rinnovarlo anche per il prossimo anno.

Quando scade la domanda per il bonus affitto 2023?

Non essendo un contributo diretto destinato agli aventi diritto, ma una detrazione fiscale, il bonus affitti 2023 non prevede la compilazione di una domanda specifica da presentare entro una data precisa e prevista. Per beneficiare di questa agevolazione è necessario semplicemente inserire le spese sostenute per l’affitto nel 2023 nella dichiarazione dei redditi del 2024.

In dettaglio, per esempio, per chi compilerà il modello 730 nel 2024 dovrà inserire la spesa annua per l’affitto nella sezione V, Quadro E, riga E71 alla voce “Detrazioni per gli inquilini con contratto di locazione”

Bonus affitto 2022: cosa prevedeva

Il “bonus affitto 2022” è stata una misura per chi ha un’età compresa tra i 20 e i 31 anni non compiuti, è in possesso di un reddito complessivo che non supera i 15.493,71 euro all’anno e ha stipulato un contratto di locazione per l’intera unità abitativa o per parte di essa, che verrà destinata a residenza (e quindi “prima abitazione”). In questa categoria sono inclusi anche gli studenti fuori sede che affittano una singola stanza per frequentare l’università in un’altra città.

Il bonus è stato un contributo a fondo perduto erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

La detrazione del bonus affitto 2022 è stata del 20% dell’ammontare del canone di locazione, fino a un limite massimo di 2.000 euro

L’agevolazione ha una durata: può infatti essere richiesta solo nei primi 4 anni del contratto di locazione (rispetto ai 3 del bonus 2021), ed è necessario che l’immobile sia intestato al richiedente il bonus, senza che la locazione stessa sia riconducibile ad altri rispetto al giovane che abita nell’appartamento o nella stanza in affitto. Ovviamente è necessario, per poter ottenere il bonus, che l’abitazione sia diversa dalla casa principale dei genitori.

Per quanto riguarda la natura degli immobili, la detrazione del bonus affitto 2022 vale per tutti i tipi tranne i seguenti:

  • immobili vincolati ai sensi della legge 1 giugno 1939, n. 1089 o inclusi nelle categorie catastali A/1, A/8 e A79, che sono sottoposti esclusivamente alla disciplina relativi agli articoli 1571 e seguenti del Codice civile; 
  • alloggi di edilizia residenziale pubblica, su cui si applica la relativa normativa vigente, statale o regionale; 
  • alloggi finalizzati a scopi turistici.

Come richiedere il bonus prima casa under 36

Quanto riportato finora fa riferimento alla possibilità, per i giovani, di avere delle consistenti detrazioni sull’affitto o locazione di un appartamento o di una stanza singola. Ma quali sono le prospettive per chi invece vuole approfittarne per comprare la prima casa, magari approfittando dei mutui bassi e del mercato immobiliare particolarmente vantaggioso per gli acquirenti?

In questo caso va segnalato che sempre l’ultima legge di bilancio ha confermato la proroga fino al 31 dicembre 2002 del bonus prima casa riservato ai giovani che hanno meno di 36 anni d’età; anche in questo caso la ratio della misura è venire incontro alle situazioni delle giovani famiglie – che magari non hanno ancora le garanzie e la liquidità sufficiente per chiedere un mutuo a condizioni standard – e favorire così l’indipendenza delle giovani coppie.

Con il bonus prima casa under 36, chi acquista una prima casa tramite mutuo nel 2022 ha diritto a una garanzia che copre fino all’80% della quota per l’acquisto della prima abitazione, sempre che l’intestatario del mutuo sia un giovane con età inferiore a 36 anni la cui attestazione ISEE annuale non superi i 40.000 euro, compresi anche i componenti del nucleo familiare che si spostano nella nuova abitazione.

C’è un limite anche per quanto riguarda la cifra del mutuo da contrarre con la banca, che non deve superare i 250.000 euro. Ovviamente, l’agevolazione non può essere utilizzata per l’acquisto di una seconda casa o di un immobile che non viene adibito a prima residenza.

Assegno unico universale: come funziona

Da ricordare, tra le ultime misure per il sostegno alle famiglie, anche il recentemente introdotto assegno unico universale, che verrà erogato da parte dell’INPS a partire da marzo 2002. Si tratta di un assegno spettante alle famiglie con figli, dal settimo mese di gravidanza ai 21 anni (con la condizione che i ragazzi studino, facciano tirocini con redditi minimi o il servizio civile), e in base all’ISEE: per avere il massimo dei benefici è necessario avere un reddito annuo lordo sotto i 15mila euro, ma le agevolazioni minime sono a disposizione delle famiglie con reddito fino a 40mila euro.

L’ammontare del contributo va da 50 ai 175 euro al mese e da 25 a 85 euro al mese per i figli tra i 18 e i 21 anni, senza tenere conto di diverse maggiorazioni, come i 20 euro in più al mese per le mamme under 21 e gli aumenti previsti dal terzo figlio in poi.