Meglio mutuo o affitto? Guida semplice e completa
La scelta tra il mutuo e l'affitto va fatta con cura. Chi sta decidendo tra queste due soluzioni per prendere casa deve considerare che:
- sia il mutuo sia l'affitto hanno vantaggi e svantaggi che devono essere valutati con attenzione;
- per capire qual è la soluzione migliore bisogna tener conto della propria situazione reddituale e delle proprie esigenze;
- entrambe le soluzioni permettono di accedere a delle detrazioni fiscali.
Quando si ha bisogno di prendere casa è normale chiedersi se è meglio il mutuo o l'affitto. In genere, si preferisce il mutuo se si ha bisogno di una casa stabile e l'affitto se si ha la necessità di un alloggio più flessibile. Ma questa non è la sola motivazione che porta a scegliere una soluzione o l'altra. In questa guida vedremo quali sono le principali considerazioni da fare e quali i vantaggi e gli svantaggi del mutuo e dell'affitto.
Vantaggi e svantaggi del mutuo
Vantaggi del mutuo |
Svantaggi del mutuo |
Permette di acquisire la proprietà dell'immobile | Richiede un impegno finanziario di lunga durata |
Spesso comporta il pagamento di una spesa inferiore rispetto a quella dell'affitto | Richiede il sostenimento delle spese di eventuali interventi di manutenzione straordinaria dell'immobile |
Permette di fare interventi di personalizzazione dell'immobile | Può comportare il pagamento di spese imprevedibili, specialmente se si è scelto un mutuo a tasso variabile |
Richiede il versamento di un anticipo consistente |
Il vantaggio principale offerto dal mutuo è la possibilità di avere la proprietà dell'immobile. Una volta acquisita la proprietà si può usare l'abitazione come prima o seconda casa oppure può essere affittata, in modo da ottenere una rendita.
Il mutuo è spesso vantaggioso anche sul piano dei costi. Conti alla mano, scegliere un mutuo invece di un affitto comporta l'esborso di meno denaro e, in più, consente di avere la proprietà dell'immobile.
Non sempre però si è nelle condizioni per poter richiedere un mutuo. Le banche, infatti, richiedono delle garanzie per concedere il prestito e quasi mai finanziano l'acquisto dell'abitazione dando il 100% del valore del capitale. Per chi non ha risparmi per coprire almeno il 20% del costo di acquisto della casa l'affitto è una scelta praticamente obbligata.
Inoltre, bisogna considerare che il mutuo richiede un impegno che può durare a lungo nel tempo (le durate più frequenti sono 20 o 30 anni) e che, se si è scelto un finanziamento a tasso variabile, può comportare il pagamento di rate di importo imprevedibile.
Vantaggi e svantaggi dell'affitto
Vantaggi dell'affitto |
Svantaggi dell'affitto |
L'affitto è una soluzione flessibile: può essere di breve durata e si può cambiare casa facilmente se cambiano le proprie necessità | Comporta il pagamento di spese più alte rispetto al mutuo |
Non sono richieste particolari garanzie | Non permette di fare degli interventi di ristrutturazione della casa |
Non richiede l'esborso di un grosso anticipo | Si tratta di una spesa a perdere, che non permette di acquisire la proprietà dell'immobile |
Non bisogna pagare le spese di manutenzione straordinaria della casa |
L'affitto è sicuramente una soluzione più flessibile rispetto al mutuo. Per chi ha bisogno di una casa solo per un periodo di tempo limitato, ha intenzione di trasferirsi in un'altra città o vuole avere la libertà di cambiare casa rapidamente se cambiano le necessità familiari è sicuramente la scelta migliore.
Scegliere l'affitto invece del mutuo conviene anche quando non si è nelle condizioni di riuscire a ottenere un mutuo. In presenza di un lavoro precario, di pochi risparmi o in assenza di una persona che possa fare da garante è difficile che la banca sia disposta a concedere il finanziamento.
Anche se il mutuo è una soluzione che presenta dei vantaggi non trascurabili, bisogna comunque considerare che comporta il pagamento di un canone che in media è più elevato rispetto all'importo della rata che bisognerebbe pagare per il mutuo per la stessa abitazione e che i soldi versati all'affittuario sono in qualche modo persi, dal momento che si ottiene in cambio solo il diritto di usare l'immobile ma non se ne acquisisce la proprietà.
Quando è meglio scegliere il mutuo
Se si hanno i requisiti richiesti per presentare la domanda di mutuo è conveniente chiederne uno invece di andare in affitto. La cosa più importante da fare è calcolare l'importo del finanziamento che si può richiedere.
Considerando che nella maggior parte dei casi le banche concedono un mutuo arrivando a coprire al massimo l'80% del valore dell'immobile, bisogna considerare che per l'acquisto di un appartamento in vendita al prezzo di 150.000 euro bisogna avere almeno 30.000 euro di risparmi. Inoltre, bisogna trovare una persona che sia disposta a fare da garante e ad assumersi la responsabilità di saldare le rate del mutuo in sostituzione di chi ne ha fatto richiesta in caso di necessità.
Il mutuo è la scelta migliore anche per chi ha una condizione di lavoro e di vita stabile, ad esempio per chi ha un impiego a tempo indeterminato che non comporta il rischio di doversi trasferire in un'altra città.
Infine, il mutuo conviene se i tassi di interesse sul mercato sono bassi. A parità di condizioni, il mutuo è sempre più economico rispetto all'affitto, ma in caso di tassi bassi la convenienza è ancora più netta.
Quando è meglio scegliere l'affitto
Optare per l'affitto è un'ottima soluzione anche se i tassi di interesse sul mercato sono elevati e rendono poco conveniente pagare un mutuo. In questo caso si può anche pensare a un affitto temporaneo, della durata di qualche anno, in attesa che i tassi di interesse scendano.
Affitto o mutuo per la prima casa? Le detrazioni
Sia l'affitto sia il mutuo consentono di ottenere delle detrazioni fiscali in dichiarazione dei redditi. Per usufruire delle detrazioni è necessario rispettare precisi requisiti. Inoltre, i limiti e le percentuali di detrazione sono diversi tra le due fattispecie.
Chi ha un mutuo per l'acquisto della prima casa può detrarre il 19% dei costi sostenuti per gli interessi passivi, fino a un massimo di 4.000 euro.
Le regole da seguire per la detrazione dei costi di affitto sono più articolate e tengono conto sia dell'età sia del reddito o della condizione lavorativa di chi ha siglato il contratto. Possono ottenere la detrazione:
- gli inquilini che hanno un contratto di affitto per l'abitazione principale, anche siglato in regime convenzionale;
- i giovani di età compresa tra i 20 e i 31 anni non compiuti, per l'affitto dell'abitazione di residenza;
- i lavoratori dipendenti che hanno dovuto affittare l'abitazione a seguito di un trasferimento per motivi di lavoro;
- gli studenti universitari fuorisede che si trovano a più di 100 km di distanza dalla residenza abituale.
Tipologia di affitto |
Limite di reddito |
Detrazione massima |
Affitto per abitazione principale | 30.987,41 € |
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Affitto per abitazione principale in regime convenzionale | 30.987,41 € |
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Giovani fino a 31 anni di età | - |
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Lavoratori dipendenti | 30.987,41 € |
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Studenti fuorisede | - |
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