Euribor

Aggiornato il: 27/05/2021
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 27/05/2021

L’EMMI (European Money Markets Institute) comunica giornalmente questo tasso interbancario che il frutto della media tra i tassi di interesse applicati ai depositi interbancari tra banche primarie attive nel mercato dell’euro.

Nel calcolo di questo valore vengono considerati sia i tassi di d’interesse delle banche attive nell’Eurozona che nel resto del mondo. La definizione che Borsa italiana associa al termine banca primaria identifica questi istituti come le banche di credito ad elevata affidabilità sui depositi a breve termine e che presta denaro a tassi competitivi.

Per essere annoverato come banca primaria un istituto deve essere attivo “in strumenti di mercato monetario denominati in euro”. L’Euribor ha sostituito i precedenti tassi di mercato attivi nei singoli Paesi dell’Unione prima della nascita dell’euro. In Italia veniva adoperato il Ribor, il tasso di interesse interbancario di Roma.

La società che calcola l’Euribor è la Global Rate Set Systems Ltd (GRSS), si tratta di una società specializzata nell'amministrazione di indici di riferimento (benchmark).

Per calcolare questo tasso si fa una media tra i tassi forniti dalle 19 banche di riferimento e si escludono i valori più altri del 15% o più bassi del 15%. Gli istituti del panel di banche dell’Euribor consegnano questi dati ogni giorno alle 10.45 e hanno fino alle 11 per effettuare correzioni sui dati inviati.

Questo tasso ha un diretto riflesso nel calcolo dei tassi variabili applicati ai depositi dei possessori di conti correnti e deposito degli istituti di credito. Esistono più tassi Euribor, si va dai tassi ad 1 settimana fino a quelli ad 1 anno.

Il tasso più famoso tra i correntisti è quello a 6 mesi che è il riferimento per i mutui, anche se viene maggiorato dell’1,50%. Per esempio se nel giorno in cui sottoscrivete il mutuo l’Euribor è stato calcolato essere pari a 0,30%, la rata sarà fissata all’1,80%.