Borsa Italiana

Aggiornato il: 10/05/2021
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 10/05/2021

Questa società gestisce il mercato azionario italiano dal 1808, dal 2007 al 2020 ha fatto parte del London Stock Exchange Group ma poi è stata acquisita da Euronext.

Quest’ultimo è definito come il principale mercato finanziario pan-europeo, fondato nel 2000 ad Amsterdam dalle Borse di Amsterdam, Bruxelles e Parigi.

La piazza Europea conta ad oggi 1800 società quotate e una capitalizzazione di 4400 miliardi di euro. L’aggregazione tra la Borsa Italiana ed Euronext sarà completata nel Luglio 2021.

Piazza Affari, nome con cui si identifica spesso la Borsa Italiana, ha delle competenze specifiche: organizzazione del funzionamento dei mercati azionari primari e secondari, definizione delle condizioni per ammettere, escludere o sospendere operatori e titoli durante le negoziazioni.

Ad esempio, un titolo può essere sospeso per eccesso di ribasso o di rialzo per evitare speculazioni e si tratta di un’operazione automatica se le variazioni superano il 10% (in positivo o in negativo).

La Borsa Italiana può procedere anche alla sospensione in modo autonomo quando si notano delle anomalie nelle quantità di titolo negoziato.

A questa società spetta anche la decisione di quali requisiti permettono l’ammissione di una nuova società nel mercato delle contrattazioni, le società emittenti sono quelle aziende o gruppi, ma anche enti e lo Stato, che per finanziare le proprie attività vendono sui mercati strumenti finanziari. I BOT, per esempio, sono dei Buoni Ordinari del Tesoro e sono dei titoli obbligazionari emessi dallo Stato.

Gli altri compiti che deve gestire la Borsa italiana sono quelli relativi alle informazioni che le società quotate sono tenute, per legge, a fornire con regolarità ai mercati una serie di dati, come quelli contabili o di operazioni di fusioni o acquisizioni.

La normativa prevede degli obblighi informativi periodici e continuativi, queste disposizioni sono decise per evitare asimmetrie di dati sensibili tra investitori e per tutelare la trasparenza sui mercati. Tra le comunicazioni più delicate la disciplina è particolarmente attenta alle informazioni privilegiate che possono portare ad operazioni di insider trading. La regolamentazione di questi casi e delle modalità di comunicazione dei dati spetta alla Consob.