Qual è la differenza fra pignoramento e sequestro del conto corrente?

Aggiornato il 23/05/2024
di Luana Galanti
In 30 sec.

Pignoramento e sequestro del conto corrente sono due strumenti a disposizione dei creditori per recuperare il denaro non saldato da parte di un debitore. Anche se a prima vista possono sembrare simili, è importante capire qual è la differenza tra pignoramento e sequestro del conto:

  • con il pignoramento del conto corrente il creditore può ottenere l'esproprio del denaro del debitore e soddisfare il suo credito;
  • il sequestro del conto corrente è possibile se il debitore ha commesso un reato e si vuole impedire l'uso del denaro disponibile sul conto fino alla sentenza;
  • pignoramento e sequestro differiscono per obiettivi, modalità di esecuzione e limiti.

Può capitare di non riuscire a saldare un debito, che si tratti di un debito nei confronti di un privato o dell'Agenzia delle Entrate. In determinati casi, il creditore può arrivare a chiedere il pignoramento o il sequestro del conto corrente, ottenendo il blocco del denaro del debitore.

lucchetto con soldi

In questa guida vedremo nello specifico che cosa si intende per pignoramento del conto corrente, per sequestro del conto corrente, quando vi si può ricorrere, quali sono i limiti da rispettare e quali sono le differenze tra le due procedure. 

Cos’è il pignoramento del conto corrente?

Il pignoramento è un istituto giuridico che permette di espropriare i beni al debitore in favore di un creditore. Tra i beni espropriabili rientra anche il denaro presente sul conto corrente. In questo caso, dal momento che i soldi si trovano in banca, si parla di pignoramento presso terzi.

Si può ricorrere al pignoramento del conto corrente se un debitore non ha saldato un credito. Per poter procedere al pignoramento presso terzi è necessario:

  • disporre di un titolo esecutivo (come un decreto ingiuntivo, una cambiale o un assegno);
  • aver inviato al debitore un atto di precetto, intimando il pagamento del debito generalmente entro 10 giorni;
  • se il debito non è stato saldato dopo l'atto di precetto si può procedere con il pignoramento del denaro.

Quando il conto corrente viene pignorato la banca ha l'ordine di prelevare forzatamente il denaro e versarlo in favore del creditore. La durata del pignoramento non è fissa, ma continua fino a quando il debito non è stato interamente saldato.
 

Anche l'Agenzia delle Entrate-Riscossione può pignorare il conto corrente: in questo caso, per procedere all'espropriazione forzata del denaro non c'è bisogno di rivolgersi al giudice, ma è sufficiente che la cartella di pagamento non onorata sia stata notificata dal almeno un anno.

Cos’è il sequestro del conto corrente? 

Sequestro del conto corrente e pignoramento sono due istituti giuridici diversi, ma che hanno qualche punto in comune e che a volte sono usati come sinonimi. In realtà si può ricorrere al sequestro del conto corrente in casi più limitati rispetto al pignoramento e, in particolare, solo in caso di reato: in questo caso si parla di sequestro preventivo e si tratta di un'azione che viene fatta prima di poter procedere al pignoramento.

Esistono tre tipi di sequestro:

  • probatorio;
  • preventivo;
  • conservativo, il tipo più vicino al pignoramento.

Sequestro preventivo e confisca 

Il sequestro preventivo può essere richiesto nell'ambito di un procedimento penale ed è una misura cautelare reale che permette di sequestrare i beni del debitore se si teme che possano essere sottratti o alienati. Dopo la sentenza, si parla di confisca del bene quando questo diventa di proprietà dello Stato. 

Sequestro conservativo

Il sequestro conservativo viene richiesto da parte del Pubblico Ministero o dalla parte civile nell'ambito di un procedimento penale, allo scopo di sequestrare i beni del debitore fino all'emissione della sentenza. Nel caso del conto corrente, il sequestro conservativo permette di impedire al debitore di ritirare il denaro e in questo modo di non permettere il pignoramento delle somme dovute.  

Quali sono i limiti del pignoramento del conto corrente?

Il pignoramento è possibile entro i limiti stabiliti dalla legge. Questi limiti sono diversi per:

  • conti correnti su cui viene versato lo stipendio o la pensione;
  • tipo di debito per il quale si richiede il pignoramento;
  • tipo di debitore (pensionato o lavoratore autonomo/dipendente). 

In ogni caso, la legge stabilisce una soglia minima di denaro che non può mai essere pignorata. Si parla in questo caso di soglia minima vitale ed è pari al doppio dell'importo della pensione sociale in caso di debitore pensionato o del triplo dell'importo della pensione sociale se il pignoramento riguarda lo stipendio. 

Se il conto corrente è in rosso non si può procedere immediatamente al pignoramento, ma la richiesta di pignoramento presso la banca può essere prolungata fino a quando non verranno versate delle somme sul conto. In caso di conto corrente cointestato, invece, può essere pignorato soltanto il 50% delle somme presenti sul conto.

Pignoramento della pensione: limiti e importi

Chi percepisce una pensione può subire il pignoramento, purché non venga intaccato l'importo minimo vitale stabilito dalla legge, pari a tre volte l'importo dell'assegno sociale e comunque non inferiore a 1.000 euro. 

Non sono mai pignorabili gli importi percepiti a titolo di pensione di invalidità civile e la pensione sociale.

Tipi di pensioni pignorabili

Importo non pignorabile

Importo massimo pignorabile

  • Pensione di anzianità
  • Pensione di inabilità
  • Assegno ordinario di invalidità

1.000 € o il doppio dell'assegno della pensione sociale (per il 2024 1.068,82 €)

1/5 della pensione netta

Pignoramento dello stipendio: limiti e importi

Come accade per la pensione, anche nel caso di pignoramento dello stipendio ci sono dei precisi limiti. Oltre al minimo vitale, ci sono altri requisiti previsti dalla legge, in particolare se a procedere con il pignoramento è l'Agenzia delle Entrate-Riscossione. Nella tabella seguente sono riportati gli importi e i limiti applicabili. 

Importi pignorabili e non pignorabili

Limiti da rispettare

Importo dello stipendio non pignorabile

Triplo dell'assegno sociale (per il 2024 1.603,23 €) per gli stipendi accreditati prima del pignoramento e l'importo dell'ultimo stipendio 

Importo pignorabile dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione

  • Un decimo dello stipendio se il debito è inferiore a 2.500 €
  • Un settimo dello stipendio se il debito è inferiore a 5.000 €
  • Un quinto dello stipendio se il debito è superiore a 5.000 €

Importo pignorabile da parte di altri creditori

Un quinto dello stipendio

Casi particolari

In presenza di più pignoramenti le trattenute totali non possono superare il 50% dello stipendio

Come avviene la conversione del sequestro in pignoramento? 

Una volta chiesto il sequestro conservativo del denaro presente sul conto corrente, questo si trasforma in pignoramento con l'emissione della sentenza di condanna del debitore. Dopo che il denaro è stato pignorato si seguono le regole classiche del pignoramento e se ne devono rispettare i limiti previsti dalla legge. 

Differenze principali fra sequestro e pignoramento del conto corrente

Sequestro e pignoramento sono istituti giuridici diversi sotto molti punti di vista. Anche se entrambi possono riguardare le somme di denaro presenti sul conto corrente, si differenziano relativamente all'ambito nel quale vi si ricorre, per il loro obiettivo, per i limiti e per la durata.

Nella tabella seguente abbiamo messo a confronto le caratteristiche del sequestro conservativo del conto corrente e del pignoramento, per comprenderne meglio le principali differenze. 

Sequestro del conto corrente

Pignoramento del conto corrente

Può essere richiesto solo nell'ambito di un procedimento penale

Può essere richiesto in ambito civile o penale 

Viene concesso dal giudice su richiesta del Pubblico Ministero o della parte civile

Viene concesso dal tribunale su richiesta di un privato o viene eseguito dall'Agenzia delle Entrate-Riscossione

Il sequestro conservativo ha l'obiettivo di evitare che il denaro venga sottratto o disperso impedendo la soddisfazione del creditore

Il pignoramento del denaro disponibile sul conto ha l'obiettivo di soddisfare direttamente il creditore attraverso l'esproprio del denaro

Con l'emissione della sentenza il sequestro conservativo si trasforma in pignoramento

Il pignoramento viene eseguito entro i limiti di importo stabiliti dalla legge

Risorse utili

Domande correlate

Quando termina il sequestro conservativo?

Il sequestro conservativo termina quando viene emessa la sentenza esecutiva di condanna. Con l'emissione della sentenza, il sequestro si trasforma in pignoramento e il denaro può essere trasferito al creditore.

Quando il pignoramento del conto si trasforma in sequestro?

Il pignoramento non si trasforma in sequestro ma avviene l'opposto. Il sequestro del conto corrente è possibile solo in presenza di un procedimento penale. 

Qual è l'importo minimo per un pignoramento?

In teoria non esiste un importo minimo per il quale si può richiedere il pignoramento del conto corrente. La Corte di Cassazione ha però ribadito che deve esserci un interesse ad agire e che è illecito il pignoramento per importi contenuti.