Quando va in prescrizione il canone RAI?
Da qualche anno il canone è inserito nella bolletta della luce ed è molto difficile dimenticare di pagarlo, ma può comunque capitare di non essere in regola con i versamenti e chiedersi quando va in prescrizione il canone Rai. A questo riguardo bisogna sapere che:
- il canone è soggetto al termine di prescrizione ordinario di 10 anni;
- questo termine è valido sia per il canone inserito in bolletta sia per quello pagato in precedenza tramite bollettino;
- la ricevuta di pagamento va quindi conservata per almeno 10 anni, anche se il debito per i consumi contenuti nella bolletta della luce si prescrive in 2 anni.
Il termine di prescrizione del canone Rai è un tema che ha fatto sorgere incertezze e discussioni. A fare chiarezza e a dissipare tutti i dubbi è stata una sentenza della Corte di Cassazione che ha specificato quali sono le regole che si applicano alla prescrizione di questo tributo. In questa guida vedremo quindi quando va in prescrizione il canone Rai, come dimostrare i propri pagamenti e come fare per non pagare il canone.
In quanti anni si prescrive il canone Rai
Trattandosi di un tributo, il canone Rai si prescrive in 10 anni. Al canone, così come ad altri tributi come l'IVA, l'IRPEF, l'IRAP e l'imposta di registro, si applica quindi il termine di prescrizione ordinario.
A definire questo termine generale è l'articolo 2946 del codice civile, che stabilisce che, a meno che la legge non preveda diversamente, i crediti si prescrivono dopo che sono trascorsi 10 anni dalla loro esigibilità. Lo stesso codice civile fissa a 5 anni il termine di prescrizione per i crediti che devono essere pagati ogni anno o con cadenza inferiore all'anno.
Dal momento che il canone Rai è un tributo annuale, è sorto il dubbio che potesse applicarsi il termine di prescrizione più corto. A chiarire una volta per tutte la questione è stata la sentenza della Corte di Cassazione n.33213 del novembre 2023. La sentenza ha stabilito che il canone Rai è soggetto al termine di prescrizione ordinario.
Anche se il pagamento del canone ha cadenza annuale, il pagamento è slegato da quelli precedenti e ha carattere autonomo. Il pagamento è dovuto, infatti, solo se si rispettano i requisiti richiesti dalla legge e non ha carattere periodico.
Come conservare le ricevute di pagamento del canone
Il canone Rai può essere pagato:
- tramite bolletta elettrica;
- tramite F24;
- tramite addebito diretto sulla pensione.
L'addebito in bolletta è la modalità standard che viene usata per pagare il canone. L'importo complessivo della bolletta è comprensivo della spesa per i consumi elettrici e di una rata del canone. La quota di canone viene riscossa dalle società fornitrici dell'elettricità che poi le versano all'Erario.
Nel caso in cui la bolletta venga inviata senza l'inserimento del canone, il tributo va versato tramite il modello F24. I codici tributo da usare sono "TVRI", se il pagamento fa riferimento a un abbonamento alla televisione già attivo, oppure "TVNA", se si tratta di un nuovo abbonamento.
I pensionati con reddito fino a 18.000 euro possono richiedere che le rate del canone vengano addebitate direttamente sulla pensione. Se si preferisce pagare con questa modalità bisogna presentare un'apposita domanda all'INPS o al proprio ente pensionistico. La domanda va presentata entro il 15 novembre di ogni anno in riferimento al canone da versare per l'anno successivo. Dopo aver analizzato la domanda, l'ente di previdenza comunicherà l'esito della richiesta e, in caso di accoglimento, fornirà la ricevuta che attesta il pagamento e che dovrà essere conservata per 10 anni.
I documenti che attestano i pagamenti - la ricevuta della bolletta, la ricevuta di pagamento del bollettino postale che veniva inviato prima del 2016, la copia del modello F24 o la ricevuta rilasciata dall'ente previdenziale - vanno conservati per 10 anni dalla data di versamento del canone. In questo modo, in caso di contestazioni, si potrà dimostrare di aver pagato quanto dovuto. Trascorsi 10 anni il debito è prescritto e l'Erario non potrà più chiedere il versamento del canone.
Chi non deve pagare il canone Rai?
Per non pagare il canone Rai bisogna rientrare in una delle categorie che possono richiedere l'esenzione:
- over 75 con reddito fino a 8.000 euro residenti con il o la coniuge;
- diplomatici;
- militari stranieri;
- persone che non hanno un apparecchio TV in casa.
Sono tenute a pagare il canone tutte le persone che non rientrano in queste categorie e che detengono un apparecchio TV in casa. Il canone viene addebitato una sola volta per ciascun nucleo familiare.