I conti deposito a zero spese: come scegliere la soluzione più conveniente

Aggiornato il 08/05/2023
di Alessandro Voci
In 30 sec.
  • I conti deposito a zero spese offrono un'opzione conveniente e a basso rischio per i risparmiatori che desiderano evitare costi di gestione e vogliono avere un rendimento garantito per il futuro.
  • Per scegliere il conto più adatto, è importante confrontare i tassi d'interesse, analizzare le condizioni del conto e valutare la solidità dell'istituto finanziario.
  • Anche se questi conti non hanno spese di gestione, è importante tenere presente che in Italia gli interessi maturati sono soggetti a tassazione e potrebbe essere applicata l'imposta di bollo per le eccedenze oltre i 5.000 euro, pari allo 0,20%.

I conti deposito a zero spese sono una soluzione ideale per chi desidera mettere da parte i propri risparmi senza incorrere in costi di gestione. I vantaggi che questa soluzione offre sono diversi, oltre all’assenza di costi: il basso rischio rispetto a forme di investimento più redditizie ma più instabili come le azioni o le criptovalute, il rendimento garantito che assicura una precisa previsione dei guadagni futuri, la flessibilità e la facilità di accesso anche per chi non è molto pratico di investimenti.

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Vediamo qui di seguito in dettaglio come scegliere la soluzione più conveniente per le proprie esigenze, tenendo conto degli aspetti cruciali.

Capire cosa sono i conti deposito a zero spese

I conti deposito sono strumenti finanziari che consentono di depositare somme di denaro presso una banca o un istituto di credito, garantendo un rendimento sotto forma di interessi. I conti deposito a zero spese, in particolare, non prevedono alcun costo di gestione, né spese di apertura, chiusura o mantenimento, come canoni o altro; in realtà è abbastanza difficile trovare un conto che non abbia davvero spese di alcun tipo, ma il più delle volte non si deve pagare nulla per le operazioni più comuni, come depositare, ritirare o gestire i propri risparmi.

Molti conti deposito prevedono un periodo di vincolo, durante il quale non è possibile prelevare i fondi senza incorrere in una penale o nella perdita degli interessi maturati. Questo periodo può variare da pochi mesi a diversi anni, a seconda delle condizioni stabilite dall'istituto finanziario, e incide direttamente con il tasso d’interese.

Confrontare i tassi d'interesse

Per scegliere il conto deposito più conveniente, è fondamentale confrontare i tassi d'interesse offerti dalle diverse banche e istituti di credito, utilizzando il comparatore di SOStariffe.it.

Va tenuto presente che i tassi possono variare in base a fattori come la durata del deposito, l'importo versato e la frequenza di capitalizzazione degli interessi, quindi non è utile confrontare semplicemente il solo dato numerico senza analizzare le motivazioni dietro all’offerta dell’istituto finanziario. In linea di massima, si può dire che il tasso d’interesse è più alto più è lungo il vincolo del conto deposito, e meno flessibile è il conto per quanto riguarda la riscossione di somme prima della scadenza del vincolo stesso.

Quando si ha un conto con linee vincolate e linee libere, come capita spesso con i conti correnti associati a un conto deposito, le linee vincolate sono quelle che hanno i tassi d’interesse più alti e quindi garantiscono al cliente rendimenti superiori.

Analizzare le condizioni del conto

Oltre al tasso d'interesse, è necessario valutare le condizioni del conto deposito, come la possibilità di prelevare anticipatamente il denaro, i tempi di vincolo, l'eventuale penale in caso di chiusura anticipata e le modalità di pagamento degli interessi (ad esempio, mensilmente, trimestralmente o annualmente). In questa tabella sono riassunte le caratteristiche più importanti per un conto:

Tasso d'interesse

Il rendimento offerto dal conto deposito, espresso in percentuale. Può essere fisso o variabile.

Periodo di vincolo

La durata minima durante la quale i fondi depositati devono rimanere nel conto senza prelievi o con penali.

Penali per prelievo anticipato

Le eventuali penali da pagare se si decide di prelevare il denaro prima della scadenza del periodo di vincolo.

Frequenza di capitalizzazione

La frequenza con cui gli interessi maturati vengono aggiunti al capitale (es. mensilmente, trimestralmente).

Modalità di pagamento degli interessi

Come vengono pagati gli interessi (es. accreditati sul conto deposito o su un conto corrente associato).

Importo minimo e massimo

L'importo minimo e massimo che può essere depositato sul conto.

Prelievi parziali

La possibilità di prelevare una parte del capitale senza chiudere il conto, eventualmente con penali o con la perdita degli interessi maturati fino a quel momento.

Rinnovo automatico

Se il conto deposito si rinnova automaticamente alla scadenza del periodo di vincolo, con le stesse condizioni.

Garanzia dei depositi

La protezione offerta dal sistema di garanzia dei depositi in caso di insolvenza dell'istituto finanziario.

Agevolazioni fiscali

Eventuali riduzioni fiscali o esenzioni sugli interessi maturati, a seconda delle leggi locali.

Verificare la solidità dell'istituto

Prima di aprire un conto deposito, è utile verificare la solidità e l'affidabilità dell'istituto finanziario. È possibile consultare le valutazioni delle agenzie di rating, le recensioni dei clienti e le eventuali sanzioni o controversie legali in cui è coinvolta la banca. In genere, comunque, in Italia non c’è troppo da temere da questo punto di vista, anche perché i conti deposito sono protetti dal Fondo Interbancario di tutela dei Depositi (FITD) per le cifre non superiori a 100.000 euro.

Valutare i vantaggi aggiuntivi

Alcuni conti deposito offrono vantaggi aggiuntivi, come la possibilità di accedere a servizi bancari online, l'assistenza telefonica o la possibilità di abbinare il conto deposito ad altri prodotti finanziari, come prestiti o carte di credito. Va quindi valutato se questi vantaggi possano essere utili per il cliente e se giustifichino eventuali differenze nei tassi d'interesse. Tra le possibilità più comuni c’è quella di abbinare il conto deposito al proprio conto corrente, di fatto creando una linea di investimento supplementare che rende molto facile investire e prelevare quasi in tempo reale.

Monitorare periodicamente l'andamento del conto

Una volta aperto il conto deposito, è importante monitorarne periodicamente l'andamento per verificare se il rendimento è in linea con le proprie aspettative e se ci sono eventuali modifiche alle condizioni. Se necessario, si può valutare l'opportunità di spostare i propri risparmi su un altro conto deposito più conveniente, ma come sempre è bene considerare con attenzione le condizioni per evitare di ritrovarsi in una situazione più complessa, ad esempio per il pagamento di una penale troppo alta a causa del prelievo prima della fine del vincolo.

Sapere quali sono le tasse da pagare

Anche se un conto deposito è a zero spese, questo non significa che il cliente non debba mai pagare nulla. In Italia, infatti, gli interessi maturati su un conto deposito sono soggetti a tassazione. La tassa applicata sugli interessi, cioè l’imposta sostitutiva, è attualmente pari al 26%, ed è calcolata sugli interessi netti maturati durante l'anno; viene solitamente trattenuta direttamente dalla banca o dall'istituto di credito al momento del pagamento degli interessi. La banca provvederà poi a versare l'importo trattenuto all'Agenzia delle Entrate.

In più c’è anche l’imposta di bollo, applicata sul valore del deposito al 31 dicembre di ogni anno. Questa imposta ammonta allo 0,20% del valore del deposito, con un minimo di 34,20 euro, ma esiste una franchigia sull'imposta di bollo per i conti deposito con un saldo inferiore a 5.000 euro. Se il saldo del conto deposito è inferiore a tale soglia, non sarà dovuta l'imposta di bollo. In alcuni casi, sono le stesse banche a farsi carico per il cliente del pagamento dell’imposta, a scopo promozionale.