Conto corrente vincolato: come funziona

Aggiornato il: 23/03/2021
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 17/07/2019

Il conto corrente vincolato è una particolare tipologia di conto pensato per far fruttare i propri risparmi anche senza avviare veri e propri investimenti. Si tratta di una soluzione molto vantaggiosa per ottenere un guadagno da una certa somma di denaro che viene “bloccata” per un certo periodo di tempo, senza i rischi tipici di un investimento.

Questo prodotto finanziario viene definito anche come conto deposito. Questa formula è ritenuta molto conveniente per il correntista perché in genere offre degli interessi più alti di quelli dei conti corrente tradizionali. Si tratta di un contenitore di risparmi, i soldi che vi vengono versati possono essere utilizzati solo per versamenti e prelievi e garantisce un rendimento ai risparmiatori.

 Conto corrente vincolato_ come funziona

Confronta più offerte per vincolare i risparmiVai

I conti deposito non sono soggetti a costi operativi e non è richiesta una garanzia per l’apertura. Per poter aprire un conto deposito, solitamente, è richiesta anche l’apertura di un conto corrente presso lo stesso istituto. Tale conto servirà come appoggio del conto deposito. Scegliere un conto corrente vincolato e depositarci una certa somma di denaro permetterà di ottenere un buon rendimento con rischi minimi e nessuna spesa di gestione.  

Rischi e vantaggi dei conti deposito

I rischi che in genere sono l’aspetto che interessa di più ai risparmiatori sono contenuti con questo tipo di strumento anche perché il Fondo Interbancario di Tutela dei depositi garantisce i consumatori fino a 100 mila euro. Inoltre, le operazioni che avvengono su questi conti sono sempre collegate al conto corrente principale.

  • Come già sottolineato si tratta di conti che non hanno spese di gestione.

E veniamo ai rendimenti. Quanto si guadagna mettendo i risparmi in questi conti? Il tasso lordo applicato all’importo depositato dipende da vari fattori. Oltre alle scelte commerciali della banca, è necessario verificare se il deposito è vincolato oppure libero. Come vedremo, con un conto corrente vincolato è possibile sfruttare rendimenti maggiori.

Conti liberi o vincolati?

Per capire quale sia il tasso reale applicato sui risparmi dovete ricordarvi che alla cifra proposta nelle brochure o dai consulenti finanziari (il tasso lordo) dovrete considerare le tasse sulle rendite finanziare (26%). Sono possibili due forme di conto deposito: libero e vincolato.

Nel primo caso, quindi, se si apre un conto deposito libero si potrà utilizzare la somma versata quando si vorrà. Questo tipo di soluzione però garantirà dei tassi di rendimento inferiori. Scegliere un conto libero permette di ottenere un minimo guadagno, a fronte di nessun rischio reale, che potrà essere utile per evitare la svalutazione del denaro dovuta all’inflazione.

Per quanto riguarda invece il conto corrente vincolato il discorso è diverso. Innanzitutto, al momento della sottoscrizione si dovrà decidere per quanto tempo il denaro versato dovrà restare nel conto: il periodo minimo previsto nei contratti è di 1 mese e si può arrivare ad un massimo di 4 anni. In genere maggiori sono le somme vincolate e più lungo è il periodo in cui le congelate e più alti saranno i tassi di rendimento proposti dagli istituti.

Gli svantaggi di questa soluzione sono legati prevalentemente alla durata del contratto, se infatti per qualsiasi motivo si dovesse aver necessità di svincolare la somma depositata prima della scadenza fissata perderete il tasso agevolato.

Misurare la solidità delle banche

Un elemento centrale quando si sceglie l’istituto presso cui aprire un conto deposito vincolato è la solidità della banca. Dopo gli anni neri delle banche italiane il consiglio è di dare un’occhiata al CET 1 ratio del proprio istituto. Di cosa si tratta?

Letteralmente significa Common equity tier 1 ed è un indicatore della solidità patrimoniale delle banche. Tecnicamente si tratta del rapporto tra CET 1 (rappresentato principalmente dal capitale ordinario versato) e le attività ponderate per il rischio.

  • Senza addentrarci troppo in concetti magari ostici, basti sapere che la Banca centrale europea valuta positivamente una banca quando questo valore è superiore all’10,5%. Se il valore scende fino all’8%, o più giù, la BCE può commissariare l’istituto.

Prima di avviare un investimento, come quello rappresentato dall’apertura di un conto corrente vincolato con il deposito di una certa somma di denaro, è opportuno analizzare questo parametro che caratterizza ogni singolo istituto.

I vostri risparmi sono al sicuro?

Per tutelarvi contro spiacevoli imprevisti potete anche pensare di dividere le somme da vincolare in diversi conti deposito che non superino i 100 mila euro. In questo modo sarete tutelati dal Fondo Interbancario di Tutela dei depositi.

  • Attenzione il limite di copertura del Fondo è di 100 mila euro per depositante e per singola banca e il limite vale anche per i conti cointestati, quindi se volete seguire questo consiglio i conti vincolati li dovrete aprire in diversi istituti o intestandoli magari a diversi componenti della famiglia.  

Per essere ancora più chiari, ecco quanto scrivono direttamente sul sito del Fondo in merito alla questione rimborso:

Dato un conto cointestato a 2 persone, con un saldo di 300.000 euro, in caso di liquidazione coatta della banca, a ciascun cointestatario verranno rimborsati 100.000 euro”.

E ancora: “Se il sig. Rossi è intestatario di 2 conti presso la banca A, uno con saldo di 70.000 euro, l’altro di 50.000 euro, con un credito complessivo di 120.000 euro, in caso di liquidazione coatta della banca gli sarà riconosciuta una somma massima di 100.000 euro”.

tempi di attesa per ottenere il rimborso delle cifre avverrà solo in caso di liquidazione coatta della banca ed entro sette giorni lavorativi dalla data in cui sarà applicato questo provvedimento.

Come aprire e chiudere un conto deposito

Tornando al conto deposito vincolato, avendo ben chiari tutti i punti sin qui analizzati ecco come potrete aprirlo e quali documenti saranno richiesti al momento della stipula del contratto:

  • carta di identità
  • codice fiscale
  • certificato di residenza (non tutti lo richiedono)

Viene spesso richiesto di possedere un conto corrente, non per forza nella stessa banca, o una carta a cui collegare il conto deposito. L’apertura può essere effettuata sia in filiale che online, in questo secondo caso le norme antiriciclaggio renderanno la procedura un po’ più complessa.

  • Secondo quanto stabilito dal Provvedimento recante disposizioni attuative in materia di adeguata verifica della clientela, ai sensi dell’art. 7, comma 2, del DL del 21 Novembre 2007, n.231, alle banche è imposta l’identificazione finanziaria del depositante.

Nel caso quindi di banche online come si procede? I clienti in questo caso dovranno sottoporsi ad un’altra procedura di identificazione. Si dovrà quindi effettuare un bonifico o attivare una procedura RID, un addebito automatico, dal conto corrente registrato come d’appoggio in fase di sottoscrizione del contratto. Questo permetterà l’identificazione del singolo risparmiatore e garantirà il rispetto delle leggi per il contrasto del traffico di proventi illeciti e di finanziamento del terrorismo.

Come chiuderlo

Per chiudere il conto deposito invece dovrete scaricare i moduli presenti sul sito della banca o ritirarli in filiale. Una volta compilati li dovrete inviare poi con una raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite PEC.

  • Le uniche raccomandazioni riportate sui contratti in questo caso sono di allegare alla documentazione anche il numero di IBAN dell’intestatario, i dati del cliente e la copia di un documento di identità valido.

Se attendete la scadenza concordata del vincolo, al termine del periodo concordato potrete estinguere il conto deposito e riscuotere anche gli interessi al tasso agevolato pattuito. Qualora invece decidiate per qualsiasi motivo di chiudere in anticipo il conto vincolato riprendete in mano il contratto e andate a cercare nella sezione condizioni economiche la voce Tasso nominale annuo lordo per estinzione anticipata.

l clienti, infatti, hanno diritto di recesso dal contratto ma come già accennato perdono i rendimenti promessi. Se volete procedere in questo senso dovrete comunicare la vostra decisione alla banca, con un preavviso di due giorni lavorativi. La Banca a quel punto valuterà la pratica e nel caso accolga la richiesta vi corrisponderà gli interessi con il tasso inferiore sulla somma depositata.

Come si calcolano le tasse del conto deposito

I conti deposito sono delle soluzioni senza canone e spese di gestione. Gli interessi generati però dalla vostra somma depositata sono soggetti a una tassazione del 26%. C’è poi da versare l’imposta di bollo. E qui il discorso va affrontato per punti. Le circolari dell’Agenzia delle Entrate di riferimento su questo aspetto sono la circolare 48/E del 2012 e la 15/E del 2013.

Ancora una volta riprendete in mano il contratto o chiamate il consulente e chiedete qual è la rendicontazione del conto deposito che vi stanno proponendo. Sarà infatti in base a questa data che capirete quanto dovrete pagare di imposta di bollo.

L’altro aspetto centrale è se il conto sia attivo o meno al momento della rendicontazione annuale o trimestrale. Analizziamo il caso di un conto attivo. In questo caso è importante tener presente che due conti con le stesse condizioni, la stessa somma vincolata e lo stesso tasso di rendimento possono essere soggetti a imposte diverse se i tempi di rendicontazione sono diversi.

L’imposta sarà dello “0,20% del nominale investito per la frazione di anno in cui è stata attiva”. Significa che nel calcolo si dovrà anche considerare da quanto tempo il conto è attivo. Mentre nel secondo caso, se quindi il conto è vuoto o è scaduto il vincolo, si dovrà versare solo l’imposta minima.

Uno dei punti da tenere a mente quando si sceglie tra le diverse offerte di conti deposito vincolati sono le condizioni proposte in apertura di contratto, sono spesso degli specchietti per le allodole usati per attrarre clienti - soprattutto in periodi in cui le banche cercando di raccogliere liquidità e nuovi clienti.

Qualche consiglio finale

I conti deposito possono avere delle logiche di capitalizzazione diverse, questo significa che ciascun conto può proporre ai propri clienti una diversa tempistica di maturazione degli interessi sulle somme vincolate. Questo è un altro degli aspetti al quale il consumatore deve prestare una certa attenzione prima della stipula del contratto. In base alle proprie esigenze si dovrà optare per delle soluzioni che garantiscano gli interessi subito o a 3 mesi o magari ad un anno.

Queste informazioni sono contenute nel Foglio informativo, il miglior alleato del consumatore, che trovate sui siti degli istituti o che potete richiedere in banca. Leggete attentamente quanto riportato in questi documenti e tenete presente quali sono le voci da guardare con maggiore attenzione:

  • tasso lordo annuo
  • tasso effettivo
  • clausole di estinzione anticipata
  • rendicontazione
  • maturazione degli interessi
  • vincoli
  • spese di gestione e apertura conto
  • necessità di conto corrente da associare

Se vuoi puoi usare il comparatore di SOStariffe.it per effettuare un confronto rapido e trasparente dei conti deposito e trovare il più adatto alle tue esigenze. Selezionando il confronto tra i conti deposito potrai inserire la cifra da versare, impostare i parametri di vincolo e scegliere, ad esempio, se desideri un conto con l’anticipo degli interessi o che ti garantisca l’estinzione anticipata.