Trading

Aggiornato il: 27/05/2021
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 27/05/2021

Il trading può essere un’operazione di acquisto o vendita di azioni, valute, opzioni o future, come la compravendita di titoli a Piazza Affari o sulle Borse estere. I prezzi per gli scambi in borsa si basano su prezzo denaro, che indica quanto il compratore è disposto a spendere per un titolo, mentre il prezzo lettera è quello che chi vende è disposto a fare all’acquirente.

I trader decidono se vogliono acquistare (posizione long) o vendere (short) un titolo, questa scelta può procurargli un profitto che viene definito gain o una perdita etichettata invece come loss.

Si tratta in pratica di un commercio, il trading può interessare quasi ogni tipo di bene o servizio. In borsa si vendono e comprano titolo come i future che possono essere riferiti anche ad ovini o fare speculazioni sul prezzo dei metalli o sull’andamento delle economie nazionali.

Il trading di cui parliamo è quello finanziario, per partecipare a questi scambi è necessario avere un conto corrente con abilitazione al trading o affidarsi a broker professionisti.

Per tutelare gli investitori nel 2004 è stata introdotta una direttiva del Parlamento europeo, la norma è la Markets in Financial Instruments Directive anche nota come MIFID.

Ogni intermediario che svolge attività di trading si deve attenere ai principi di trasparenza, corretta informazione e professionalità stabilite da questa direttiva. Ad esempio, ogni trader è tenuto ad informare i clienti nel caso esistano conflitti di interesse o deve rendere chiari quali siano i costi e le caratteristiche dei prodotti finanziari che propone.

Il MIFID impone anche alle banche di adempiere ad alcune operazioni, ad esempio gli istituti devono effettuare una profilatura del rischio che può essere relativa all’adeguatezza degli investimenti o all’appropriatezza.

La prima tipologia di informazione sui profili è quella raccomandata dato che consiste in una verifica che consenta di capire se gli investimenti proposti siano in linea con la situazione economica del soggetto che investe. Nella valutazione dell’appropriatezza il monitoraggio si interessa solo di capire se le informazioni fornite sono coerenti con la proposta di acquisto o vendita.