S&P 500

Si tratta del principale indice azionario del mercato azionario degli Stati Uniti e viene definito come indice di rendimento dei prezzi. Questo indicatore si basa sui titoli azionari delle 500 maggiori aziende quotate sulle borse NASDAQ e NYSE.

Questo indice, sebbene nato molto tempo dopo il Dow Jones, è ormai il riferimento preferito dagli esperti per le analisi del mercato americano. La maggior considerazione dello S&P 500 rispetto al Dow Jones si deve alla maggiore rappresentativa di questo indice, il Dow Jones infatti fa riferimento solo ai 30 titoli industriali. L’S&P 500 viene gestito da una società controllata dalla S&P Global.

Lo S&P 500 è un indice ponderato per la capitalizzazione. Le azioni considerate in questo indice vengono selezionate secondo dei criteri molto scrupolosi da un comitato, tra i parametri analizzati ci sono: la capitalizzazione di mercato (deve essere almeno di 6 miliardi di dollari), i risultati dell’ultimo anno (devono essere positivi), il flottante della società (numero di azioni emesse e disponibili per la contrattazione) deve essere pari o superiore al 50%, redditività finanziaria, durata del commercio. Le azioni considerate in questo paniere di titoli vengono selezionate tenendo conto del peso reale dei diversi settori nel mercato.

L’indice S&P 500 è stato introdotto nel 1923, il tracciamento di azioni attuale è stato però adottato nel 1957. Per poter entrare nello Standard & Poor 500 i titoli devono essere quotati su uno dei due mercati statunitensi principali.

C’è anche un lungo elenco di titoli che non sono ammessi in questo indice: fondi chiusi, le società con azioni privilegiate o con warrant azionari, obbligazioni convertibili, fondi di investimento, royalties, ETF, ETN, ADR, ADS e molti altri. Si può fare trading sugli indici azionari, devi avere un conto corrente e rivolgersi al tuo consulente, un modo per investire è acquistando quote di ETF con indici S&P 500 che sono dei panieri di diversi titoli.