Come si calcola il codice fiscale?

Aggiornato il: 13/07/2023
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 13/07/2023

Il codice fiscale è un codice alfanumerico che consente di identificare, in modo univoco, un soggetto. In Italia, il codice fiscale è utilizzare per consentire a enti e amministrazioni pubbliche di poter identificare una persona fisica oppure un soggetto diverso (associazioni o enti). Tale identificazione è univoca in quanto il codice fiscale è calcolato in modo tale che non possano esserci casi in cui due soggetti presentino lo stesso codice fiscale.

Spesso ci si chiede come si calcola il codice fiscale, anche solo per capire il modo in cui la sequenza alfa numerica viene generata. Non tutti sanno che questo codice non viene calcolato in modo casuale ma presenta una serie di norme ben precise che ne regolano la sua definizione. Grazie a tali norme è possibile garantire il riconoscimento univoco di un soggetto tramite il codice fiscale, eliminando i rischi di ridondanza.

Vediamo, quindi, come si calcola il codice fiscale in Italia e tutto quello che c’è da sapere su quest’importante sequenza alfanumerica.

Com’è fatto il codice fiscale?

La normativa relativa al codice fiscale risale al 1976 e fissa una serie di parametri ben precisi per chiarire il modo in cui si calcola il codice fiscale per le persone fisiche e per tutti gli altri soggetti che devono poter contare su di un codice identificativo. La struttura è molto semplice e segue linee guida identiche per i singoli gruppi di soggetti per cui tale codice viene definito.

Per quanto riguarda le persone fisiche, ad esempio, il codice fiscale è composto da una sequenza alfanumerica di 16 caratteri. Questa sequenza è costituita da sette gruppi secondo il seguente schema:

  • i primi due gruppi riguardano il nome e il cognome della persona fisica: i primi 3 caratteri alfabetici corrispondono al cognome del soggetto, successivamente sono riportati 3 carattere alfabetici per identificare il nome del soggetto
  • i successivi tre gruppi, invece, riguardano il sesso e la data di nascita del soggetto: 2 caratteri numerici per l’anno di nascita, 1 carattere alfabetico per il mese di nascita e 2 caratteri numerici per il giorno di nascita ed il sesso
  • il sesto gruppo è identificato da 4 caratteri che vengono associati al Comune di nascita oppure allo Stato estero di nascita del soggetto
  • l’ultimo gruppo è composto da un unico carattere alfabetico che viene utilizzato come carattere di controllo

Per i soggetti diversi dalle persone fisiche, come associazioni ed enti, il codice fiscale è composto da 11 cifre ed anche in questo caso segue una serie di norme che mirano a definire un sistema univoco per l’attribuzione del codice ad un determinato soggetto. A prescindere dalla tipologia di soggetto, questo codice continua ad avere lo scopo di identificazione univoca del soggetto.

C’è un altro dettaglio da considerare in merito al codice fiscale. Tale codice, infatti, viene attribuito alla nascita della persona fisica (la data, il luogo di nascita, il sesso e il nome sono tutti parametri che determinano la sequenza alfa numerica del codice stesso). Per associazioni e enti, invece, questo codice viene attribuito in fase di costituzione.

Per i soggetti iscritti al Registro delle Imprese, invece, il codice coincide con il numero di iscrizione al Registro stesso (anche in questo caso è prevista una sequenza di 11 cifre di cui 7 legate al numero sequenziale del registro, 3 che identificano l’ufficio e 1 cifra di controllo). Per tutti i soggetti contribuenti che non coincidono con persone fisiche e che sono dotati di partita IVA, inoltre, è il numero stesso di partita IVA a coincidere con il codice fiscale del soggetto.

Si può calcolare a mano il codice fiscale?

Il codice fiscale di una persona fisica può essere calcolato a mano ma richiede la conoscenza di due diversi gruppi di informazioni. Per poter effettuare il calcolo di questo codice, infatti, è necessario conoscere tutti i dati utili del soggetto stesso. Bisognerà, quindi, conoscere il nome, il cognome, la data e il luogo di nascita per poter effettuare il calcolo corretto.

Per passare dalle informazioni del soggetto al suo codice fiscale è necessario, invece, conoscere tutte le norme che regolano la generazione del codice stesso. Si tratta di una serie di norme ben precise che permettono di identificare in modo semplice l’esatta combinazione alfanumerica da utilizzare per la generazione del codice partendo dalle informazioni indicate in precedenza.

Esistono, quindi, regole codificate per il calcolo del codice fiscale. Facciamo un esempio. Il mese di nascita viene identificato nella sequenza alfanumerica con una singola lettera. Non si tratta della prima lettera del mese (anche perché alcuni mesi, come marzo e maggio e gennaio e giugno, iniziano con la stessa lettera). Per la definizione della lettera che identifica il mese si segue questo schema:

  • Gennaio: A
  • Febbraio: B
  • Marzo: C
  • Aprile: D
  • Maggio: E
  • Giugno: H
  • Luglio: L
  • Agosto: M
  • Settembre: P
  • Ottobre: R
  • Novembre: S
  • Dicembre: T

Per l’anno di nascita, invece, è tutto più semplice in quanto vengono prese in considerazione esclusivamente le ultime due cifre dell’anno stesso. Per quanto riguarda il giorno di nascita, invece, è necessario riportate il numero del giorno con un’accortezza. Per le persone di sesso femminile, la cifra in questione, ad esempio 15, andrà incrementata di 40, diventando quindi, nell’esempio, 55.

Nella definizione dei tre caratteri relativi al nome e dei tre caratteri relativi al cognome, inoltre, si seguono una serie di regole ben precise. Si prendono in considerazione le prime consonati. Se queste sono insufficienti per formare una sequenza di tre caratteri si considerano le vocali che andranno riportate dopo le consonanti. Per i cognomi e i nomi con meno di tre lettere, inoltre, la sequenza viene completata con una X.

Ad esempio, il cognome Tosi diventa, nel codice fiscale, TSO inserendo prima le due consonanti del cognome e poi la prima vocale. Il cognome Fò, invece, viene diventa semplicemente FOX. Allo stesso modo, il nome Luca diventa LCU. Il nome Al diventerebbe, seguendo questa regola, ALX. In questo modo, è possibile trasformare tutti i nomi e cognomi in sequenze ben precise.

Per il comune (o lo Stato estero) di nascita, invece, si usa il Codice Nazionale, detto anche Codice Belfiore o Codice amministrativo catastale. Tale codice prevede l’assegnazione ad ogni comune italiano e ad ogni Stato estero di un preciso codice. Ad esempio, Milano è F205 mentre Napoli F839. Gli Stati esteri, invece, iniziano sempre con la lettera Z.

Esistono poi dei sistemi di calcolo ben precisi anche per definire il codice di controllo finale. In questo caso, per la definizione di tale codice è necessario seguire una procedura abbastanza complicata. Il ruolo del codice di controllo finale è fondamentale. Tale codice, infatti, permette di verificare che le cifre digitate in precedenza siano corrette. Il codice, quindi, rappresenta un’assicurazione contro possibili errori di digitazione del codice fiscale.

Come si calcola il codice fiscale in automatico?

La strada più semplice per effettuare il calcolo del codice fiscale in modo semplice e automatico è rappresentata dall’utilizzo di uno dei tanti tool online che permettono, tramite l’inserimento dei dati del soggetto di cui si vuole calcolare il codice fiscale, di recuperare facilmente il codice stesso. In rete esistono numerosi tool che consentono di effettuare quest’operazione in modo semplice e gratuito.

Per effettuare il calcolo del codice fiscale di una persona fisica è, quindi, necessario fornire le seguenti informazioni:

  • nome e cognome
  • data e luogo di nascita

Sarà il sistema ad andare a calcolare in modo automatico il codice fiscale. Questi sistemi sono disponibili direttamente online e in modo completamente gratuito e consentono di calcolare rapidamente il codice fiscale in modo preciso e senza errori.

Come si calcola il codice fiscale inverso?

È possibile effettuare una “decodifica” del codice fiscale andando a recuperare le informazioni del soggetto a cui si riferisce una determinata sequenza alfanumerica. Tale procedura non è corretta al 100% in quanto la sequenza di tre caratteri relativa al nome e quella relativa al cognome potrebbero essere collegati a diversi nomi e cognomi.

La sequenza RSS, ad esempio, si riferisce a cognomi diffusissimi come Rossi e Russo. Allo stesso modo con i nomi potrebbero generarsi casi simili. Ad esempio, Davide e David generano la stessa sequenza (DVD) pur essendo due nomi, per quanto simili, differenti. I casi in cui ci si può imbattere in problemi di questo tipo sono numerosissimi.

Il calcolo del codice fiscale inverso (anche in questo caso sono disponibili svariati tool online per completare l’operazione) può rappresentare, quindi, una verifica del codice fiscale a propria disposizione. Non si tratta, invece, di un modo preciso al 100% per poter risalire a tutte le informazioni di un determinato soggetto in modo automatico proprio per via del “problema” legato ai nomi e ai cognomi che non hanno una sequenza univoca di riferimento, a differenza degli altri elementi del codice.

Domande correlate

Cos'è il codice fiscale inverso?

Con codice fiscale inverso si intende l’operazione che ha come obiettivo la validazione di un particolare codice fiscale ed estrarne i dati anagrafici contenuti, quali sesso, data e comune di nascita di un individuo.

Come trovare codice fiscale solo con nome e cognome?

Purtroppo non è possibile trovare facilmente il codice fiscale di una persona partendo dal solo nome o cognome: esistono infatti più nomi o cognomi che vengono riassunti con la stessa sequenza di consonanti.