Che cos'è il bonifico in circolarità?

Aggiornato il: 22/11/2022
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 22/11/2022

In 30 secondi

  • La circolarità bancaria è il principio per il quale una disposizione di pagamento, anche attraverso carta di debito o di credito se aderente a uno dei grandi circuiti internazionali come Visa e Mastercard, può essere fatta valere anche presso filiali o banche diverse da quella della disposizione originale.
  • Un esempio di bonifico in circolarità disponibile in Italia è il Bonifico Domiciliato di Poste Italiane, che consente di pagare fino a 6.000 euro in contanti anche a chi non possiede un proprio conto corrente.
  • Un altro esempio di pagamenti in circolarità attraverso il bonifico domiciliato molto diffuso in Italia è quello relativo alle prestazioni pensionistiche, che erogate dall’INPS possono essere riscosse presso un ufficio postale, ma solo se inferiori ai 1.000 euro.

Il bonifico in circolarità deriva dalla circolarità bancaria, ovvero la possibilità, per un titolare di un pagamento (come un bonifico) o di una carta di pagamento, di effettuare operazioni, anche di incasso, presso POS, ATM o sportelli di qualsiasi gestore, ovunque nel mondo. In altri termini, è ciò che ci permette ad esempio di prelevare denaro contante dal nostro conto corrente presso uno sportello Bancomat di una banca che non è la nostra, grazie ai circuiti internazionali come Visa o MasterCard che operano a un livello superiore rispetto a quello dei singoli istituti di credito.

Bonifico conto terzi

La circolarità bancaria è nata intorno agli anni Sessanta, insieme alle nuove carte di credito (come appunto VISA, istituita nel 1966 da Bank of America, e MasterCard, dall’unione di alcune banche nazionali USA), e oggi è uno strumento imprescindibili per i nostri pagamenti.

A che cosa serve il bonifico in circolarità

Se il discorso relativo alla circolarità per le carte di pagamento – come le carte di credito o di debito – è abbastanza intuitivo e capita a tutti, prima o poi, di dover prelevare denaro anche se non si ha sottomano uno sportello o una filiale della propria banca, è meno diffuso il bonifico in circolarità, che è usato soprattutto (ma non solo) dalla Pubblica Amministrazione o da vari istituti statali per disporre alcuni tipi di pagamento. Il principio alla base è lo stesso: con il bonifico in circolarità, infatti, si decide un pagamento a favore di un soggetto che può essere riscosso ovunque, e non presso una specifica banca.

Con il bonifico in circolarità, ad esempio, è possibile disporre un pagamento in contanti anche a favore di qualcuno che non è titolare di un conto corrente: il beneficiario dovrà quindi presentarsi con il bonifico e i propri documenti presso lo sportello di qualsiasi banca per riscuotere la somma.

Esempi di bonifico in circolarità: i bonifici domiciliati di Poste Italiane

Poste Italiane fa uso del bonifico in circolarità per il suo Bonifico Domiciliato, che consente di disporre pagamenti riscuotibili in contati su qualsiasi ufficio postale. Si tratta di una soluzione sicura e veloce, destinata soprattutto alla Pubblica Amministrazione e alle imprese che devono effettuare pagamenti in contanti verso diversi beneficiari, anche quelli che non dispongono di un conto corrente.

Con Bonifico Domiciliato quindi il pagamento avviene in circolarità presso qualsiasi ufficio postale, da parte di un correntista con un conto BancoPosta presso Poste Italiane. Il correntista può conoscere il giorno successivo al pagamento l’esito del bonifico, e le somme che non sono state incassate dal beneficiario entro il giorno di scadenza, ovvero entro l’ultimo giorno».

Come inviare il bonifico domiciliato di Poste Italiane

Per inviare un Bonifico Domiciliato, bisogna prima di tutto attivare BancoPosta Impresa online; l’attivazione avviene presso il proprio ufficio postale oppure grazie al responsabile commerciale. Una volta iscritti al servizio, basta entrare nel menù “Disposizioni di pagamento” sul sito e selezionare la voce “Bonifici Domiciliati” per provvedere all’invio di denaro.

Per che cosa si può usare il Bonifico Domiciliato

Con Bonifico Domiciliato si possono effettuare diverse tipologie di pagamento in contanti fino a un massimo di 6.000 euro, per stipendi e pensioni, prestazioni temporanee come il lavoro interinale, rimborsi per conguagli, liquidazione di sinistri, pagamenti per contanti in genere.

I pagamenti possono essere disposti in contanti su tutto il territorio nazionale (come si è visto, anche a favore di chi non ha un conto corrente postale o bancario) e la gestione è tutta telematica, con incasso in circolarità presso qualsiasi ufficio postale. Tra i vantaggi va ricordata anche la certezza della data di rendicontazione, poiché i bonifici pagati vengono rendicontati il giorno successivo al pagamento, tramite BancoPosta Impresa online. Vengono rendicontate il giorno successivo alla data di scadenza anche le disposizioni non pagate e riaccreditate sul conto dell’ordinante, e le informazioni in qualunque caso rimangono disponibili su BancoPosta Impresa online per 13 mesi. Infine, Bonifico Domiciliato è rapido (le disposizioni sono pagabili dal giorno lavorativo successivo a quello di invio dell’ordine) e conveniente (i costi sono contenuti per il correntista che dispone il bonifico, mentre non sono previste commissioni per il beneficiario).

Nella seguente tabella sono riassunti tutti i dettagli riguardo al Bonifico Domiciliato di Poste Italiane.

Nome

Bonifico Domiciliato

Disponibilità

Per imprese (con BancoPosta Impresa online) e Pubblica Amministrazione

Pagamenti

Stipendi, pensioni, prestazioni temporanee, rimborsi per conguagli, liquidazione di sinistri, pagamenti in contanti in genere

Limite

Fino a 6.000 euro

La pensione e la circolarità bancaria

Il pagamento della pensione può anche essere richiesto in contanti proprio grazie al principio della circolarità bancaria, che permette di disporre un bonifico domiciliato a favore dell’utente da riscuotere presso uno sportello di Poste Italiane. Attenzione, però: dal 2012 è possibile farlo solo se la pensione è inferiore a 1.000 euro, altrimenti è richiesto l’utilizzo di metodi di pagamento che consentano una maggior tracciabilità, attraverso l’apertura di un conto corrente bancario o postale, una carta prepagata o un libretto di risparmio.

Come ritirare la pensione alle Poste

Per ritirare la pensione alle Poste in contanti, bisogna recarsi, il giorno del pagamento, presso l’ufficio postale che l’utente stesso ha indicato nell’apposito modulo di pagamento, portando con sé la carta d’identità e il codice fiscale. L’ufficio postale di riscossione e il metodo di pagamento possono essere cambiati in qualsiasi momento rispetto alla scelta originale, utilizzando i moduli che si possono trovare sul sito INPS.

Alternative al bonifico in circolarità: che cos’è il conto di base

Come si è visto, soltanto le pensioni inferiori a 1.000 euro possono essere ritirate presso un ufficio postale grazie al principio del bonifico in circolarità, altrimenti chi riceve la pensione è obbligato a dotarsi di un conto corrente, di una carta di pagamento (comprese alcune prepagate) o di un libretto di risparmio.

In Italia però è possibile avere un conto di base, un conto di pagamento a operatività limitata e di costo contenuto, a zero spese, dedicato a chi appartiene a una fascia socialmente svantaggiata o è un pensionato a basso reddito. Rientrano nel primo tipo (e hanno diritto a un conto di base a canzone zero e con esenzione dell’imposta di bollo, a patto che non siano titolari di un altro conto di base) i nuclei familiari con un ISEE inferiore a 11.600 euro, da comunicare alla banca o altro prestatore di servizi di pagamento entro il 31 maggio di ogni anno; della seconda categoria fanno parte invece coloro che percepiscono una pensione inferiore a 18.000 euro lordi ma non rientrano nella categoria delle fasce socialmente svantaggiate (il canone è zero ma è previsto il pagamento dell’imposta di bollo di 34,20 euro).