Furto di energia elettrica: come riconoscerlo e intervenire


Il furto di energia elettrica è un reato che, in base alla Legge italiana, viene assimilato ad un furto aggravato. Per gli utenti, purtroppo, il rischio di dover fare i conti con un furto di energia elettrica è ancora molto elevato. Nonostante le precauzioni e i controlli, non è certo raro imbattersi in un furo di elettricità, un’operazione che consente a dei malintenzionati di utilizzare energia elettrica a costo zero. In questi casi, infatti, è l’utente che subisce il furto che rischia di doversi accollare il costo dell’energia elettrica sottratta.

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Diventa, quindi, fondamentale individuare rapidamente il furto di energia elettrica. Solo in questo modo, infatti, sarà possibile intervenire e bloccare la sottrazione illecita dell’energia, evitando così di ritrovarsi con una bolletta salatissima che potrebbe tradursi in una vera e propria stangata per l’ignara vittima del furo. I metodi utilizzati dai ladri per sottrarre energia elettrica sono diversi e diventano, di volta in volta, più raffinati. Fortunatamente, a disposizione degli utenti ci sono svariati strumenti da utilizzare per proteggersi contro la minaccia del furto di elettricità.

Ecco, quindi, come riconoscere un furto di energia elettrica e come intervenire per bloccarlo nel minor tempo possibile, andando così a ripristinare il funzionamento del proprio impianto. Bastano pochi accorgimenti per poter individuare il furto e agire di conseguenza sporgendo denuncia alle Forze dell’Ordine.

Come si può riconoscere un furto di energia elettrica

Per riconoscere un furto di energia elettrica è necessario prestare la massima attenzione a diversi dettagli relativi alla propria fornitura. I metodi utilizzati dai ladri per poter sottrarre energia elettrica ad ignari utenti sono diversi e, con il passare del tempo, diventano sempre più complessi e raffinati. Per questo motivo, individuare un furto di energia elettrica non sempre è facile e può richiedere un’analisi approfondita della situazione.

Quando si ricevono bollette più elevate del normale e si registra un picco dei consumi (e quindi della spesa per la bolletta) nel giro di pochi mesi potrebbe essere in corso un furto di energia elettrica. In questo caso, bisognerà attivarsi subito per cercare di capire se effettivamente si è vittima di una sottrazione illecita di energia da parte di soggetti ignoti.

La prima cosa da fare, in questo caso, è analizzare i propri consumi. Dando un’occhiata ai consumi reali registrati dal contatore della propria fornitura sarà possibile notare delle anomalie. Per effettuare quest’analisi si potrà consultare la sezione consumi dell’ultima bolletta inviata dal proprio fornitore. Ogni bolletta, infatti, contiene un report completo dei consumi e potrà offrire diverse indicazioni relative ad un possibile furto.

I dati sui consumi possono essere recuperati anche dall’area clienti del sito o dall’app del proprio fornitore, effettuando l’accesso con il proprio account. È fortemente consigliabile creare un account con i servizi web offerti dal proprio fornitore. In questo modo, infatti, è possibile gestire in autonomia la fornitura di energia. Tra le funzionalità disponibili c’è anche quella relativa al monitoraggio dei consumi, essenziale per individuare un possibile furto di energia elettrica.

L’aspetto principale da considerare per individuare il segnale di un possibile furto è rappresentato da un improvviso picco dei consumi. La presenza di un’anomalia nell’andamento dei consumi, infatti, è un indice chiaro di un possibile furto. I consumi di elettricità sono non variano più di tanto su base mensile e, di certo, è rarissimo che si registri un picco non dovuto ad un evento particolare. Il primo indizio di un possibile furto sarà, quindi, la presenza di un’anomalia nei consumi.

Un altro indizio da considerare è rappresentato dalla presenza di frequenti “scatti” del contatore. Di norma, una fornitura di energia elettrica presenta una potenza elettrica erogata massima di 3 kW. In condizioni normali, quando si azionano contemporaneamente molti elettrodomestici (lavatrice, lavastoviglie, forno etc.) è facile raggiungere questa soglia e registrare uno “scatto” del contatore che disattiverà la circolazione dell’elettricità in casa per motivi di sicurezza.

Se si registrano diversi “scatti” del contatore anche quando non sono attivi i principali elettrodomestici di casa il motivo potrebbe essere legato ad un furto di energia elettrica. Questo è uno dei sistemi più semplici per accorgersi di un furto di elettricità. Solitamente, infatti, un allaccio abusivo ad un impianto elettrico viene fatto per sottrarre un’elevata quantità di energia. Di conseguenza, il sovraccarico della rete sarà un fenomeno frequente e lo “scatto” del contatore potrà rappresentare un importante indizio.

C’è anche un altro metodo da utilizzare per riconoscere un furto di energia elettrica. Staccando tutti gli elettrodomestici dalle rispettive prese, andando così ad azzerare il consumo in casa, si potrà eseguire un test molto semplice. Dopo aver disattivato tutti dispositivi che causano un consumo di energia elettrica, il proprio contatore dovrà registrare un consumo nullo. In caso di furto, però, il contatore registrerà una certa attività nell’impianto. Si tratta di un chiaro segnale di una possibile sottrazione illecita di energia elettrica.

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Come intervenire per bloccare il furto di energia elettrica

Il furto di energia elettrica può avvenire in molti modi. Fortunatamente, come abbiamo visto nel paragrafo precedente, è possibile ottenere degli indizi molto importanti che permettono all’utente di riconoscere un furto ed intervenire di conseguenza. Dopo aver raccolto degli indizi in merito ad un possibile furto di energia sarà necessario agire rapidamente.

Le cose da fare sono due. Per prima cosa è necessario contattare il servizio clienti del proprio fornitore (tutti i recapiti sono disponibili in bolletta o sul sito). Il fornitore, dopo aver ricevuto la segnalazione da parte del cliente, farà partire una serie di controlli mirati ad accertare che ci sia effettivamente un furto di energia elettrica. Tali controlli potranno tradursi anche in verifiche dirette sull’impianto.

Successivamente, nel caso in cui venga effettivamente verificata la presenza di un furto, il tecnico inviato dal fornitore effettuerà tutti gli interventi necessari per ripristinare il corretto funzionamento dell’impianto. In questo modo, l’allaccio abusivo alla rete verrà bloccato e il furto di elettricità individuato sarà eliminato.

In attesa che il fornitore effettui i dovuti controlli, l’utente potrà contattare un elettricista di fiducia che, ispezionando di persona l’impianto domestico, potrebbe individuare la presenza di una manomissione. Un professionista qualificato non avrà difficoltà ad individuare la presenza di un furto di energia permettendo all’utente, vittima del furto, di passare allo step successivo.

Una appurata la presenza del furto bisognerà immediatamente sporgere una denuncia alle Forze dell’Ordine. In questo modo partirà l’iter che permetterà di individuare l’identità del ladro e ripristinare il corretto funzionamento del proprio impianto.

Cosa fare per fare denuncia di furto di corrente elettrica?

Una volta accertata la presenza del furto, sarà necessario contattare immediatamente le Forze dell’Ordine e sporgere denuncia. Si tratta di un passaggio essenziale che consente alle Forze dell’Ordine di avviare le indagini necessarie a risalire all’identità del ladro, bloccare il furto e ripristinare il corretto funzionamento dell’impianto.

Il furto di energia elettrica è considerato, a tutti gli effetti, un reato. Le Forze dell’Ordine, dopo essere state allertate dalla vittima, si metteranno all’opera per risolvere rapidamente la questione. La denuncia del furto è, quindi, un passaggio essenziale per poter tutelarsi e proteggersi contro le conseguenze legate alla presenza di un allaccio non autorizzato alla rete elettrica.

È importante sottolineare che il furto di corrente elettrica viene punito duramente dalla Legge italiana. Il Codice Penale precisa che “Chiunque s'impossessa della cosa mobile altrui sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 154 euro a 516 euro”. Nella definizione di “cosa mobile” viene inclusa anche l’energia elettrica oltre a qualsiasi altro tipo di energia.

Da notare, inoltre, che la Cassazione ha chiarito che il furto di energia elettrica è un furto aggravato dall’utilizzo di un “mezzo fraudolento” e “da violenza sulle cose” e va, quindi, punito con la reclusione da due a sette anni e con la multa da 927 euro a 1500 euro. Dal punto di vista normativo, inoltre, il furto di energia elettrica è considerato come un “delitto a consumazione prolungata” che viene quindi considerato come un’unica azione furtiva.

Come avviene un furto di energia elettrica

Ci sono svariati modi in cui un criminale può mettere in atto un furto di corrente elettrica, sottraendo energia dall’impianto di un ignaro utente. È possibile realizzare un allacciamento abusivo diretto ai cavi della rete elettrica oppure un allacciamento ad un’utenza distaccata. Il ladro, inoltre, potrebbe realizzare un collegamento al cavo di alimentazione di un altro utente.

Il furto di energia elettrica può avvenire anche in modo differente, senza una sottrazione diretta di elettricità ad un altro utente. In questi casi, tramite manomissione del contatore, sarà possibile rallentare o disattivare il conteggio dell’elettricità consumata. In questo modo, il truffatore riuscirà a prelevare elettricità dalla rete elettrica riducendo drasticamente i costi.

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