Conto deposito senza imposta di bollo: tutto quello che c'è da sapere

Aggiornato il: 29/11/2021
di Redazione SOStariffe.it
Pubblicato il: 18/11/2021

Nella scelta del miglior conto deposito è possibile valutare anche opzioni senza imposta di bollo. Si tratta di particolari tipologie di conto deposito che presentano condizioni contrattuali ben precise. Con queste soluzioni, infatti, il risparmiatore che ha investito nel conto deposito non è tenuto al pagamento dell’imposta di bollo. Sarà la banca a saldare quanto dovuto senza addebitare alcun costo aggiuntivo al proprio cliente.

lista conti correnti

Di seguito andremo a riepilogare tutto quello che c’è da sapere sul conto deposito senza imposta di bollo 2021. Successivamente, inoltre, verificheremo quali sono le migliori opzioni per un conto deposito senza spesa che consentono di massimizzare il rendimento dell’investimento andando ad incrementare il valore del proprio capitale. Ecco tutti i dettagli:

Cos’è l’imposta di bollo

L’imposta di bollo è un particolare tributo dovuto dal cittadino allo Stato. Si tratta di un tributo che non è connesso ad uno specifico servizio fornito dallo Stato. In particolare, l’imposta di bollo rientra nella categoria delle imposte indirette (a differenza delle imposte dirette che colpiscono la capacità contributiva del cittadino). Le imposte di questo tipo colpiscono la ricchezza in modo indiretto.

Si tratta, inoltre, di un’imposta indiretta cartolare che rappresenta una prestazione obbligatoria dei contribuenti nei confronti dello Stato. È indiretta in quanto non proporzionale alla capacità contributiva del cittadino e cartolare in quanto presenza come oggetto la trascrizione del negozio giuridico su atti, documenti e registri.

L’imposta di bollo sul conto deposito è dovuta in misura proporzionale al capitale depositato. Si tratta di una differenza sostanziale rispetto a quanto avviene per il conto corrente. Per i conti bancari o postali, infatti, l’imposta è dovuta in misura fissa (l’importo per le persone fisiche è di 34,20 euro all’anno mentre per i soggetti diversi viene richiesto il pagamento di 100 euro).

Sul conto deposito viene applicata un’imposta di bollo pari al 2 per mille della somma depositata. Si tratta, quindi, di un’imposta proporzionale alla giacenza presente ad una determinata data (solitamente viene applicata alla fine del periodo di rendicontazione). Da notare che l’imposta di bollo sul conto deposito non presenta un tetto massimo per le persone fisiche.

Per i soggetti diversi dalle persone fisiche, invece, la normativa fissa un tetto massimo di 14 mila euro all’importo che può raggiungere l’imposta di bollo sul conto deposito. Si tratta dell’unica distinzione applicata a questa particolare imposta sui depositi. In generale, l’imposta di bollo sul conto deposito viene applicata in base al valore della rendicontazione.

Tale valore cambia in base alle condizioni contrattuali del deposito attivato. Il mercato bancario propone svariate soluzioni. È possibile imbattersi in rendicontazioni mensili, trimestrali, semestrali o annuali. Di conseguenza, è necessario valutare, di volta in volta, quelle che sono le modalità di applicazione dell’imposta.

L’imposta di bollo è, quindi, un’imposta percentuale e non fissa e di conseguenza è legata al capitale investito e andrà calcolata di volta in volta. Da notare, inoltre, che l’aliquota dello 0,2% è su base annua. Di conseguenza, in caso di rendicontazione semestrale l’aliquota viene dimezzata mentre in caso di rendicontazione trimestrale viene ridotta ad un quarto del suo valore.

Ipotizziamo, ad esempio, di voler calcolare l’imposta di bollo per un conto deposito con 5.000 euro di capitale depositato. In caso di rendicontazione annuale, ad esempio, l’imposta dovuta sarà di 10 euro (5.000*0,2%). In caso di rendicontazione semestrale, invece, l’imposta sarà di 5 euro a semestre. Con una rendicontazione trimestrale, invece, sarà di 2,5 euro a trimestre.

Conto deposito senza imposta di bollo e rendimento netto

I conti deposito senza imposta di bollo sono una delle opzioni da considerare quando si decide di investire il proprio capitale in una soluzione di questo tipo. Scegliendo uno di questi conti, l’imposta di bollo non viene pagata dall’intestatario del conto deposito ma dalla banca. L’imposta è, quindi, ugualmente dovuta allo Stato ma sarà la banca a versare l’importo relativo senza addebitare alcun costo al cliente.

Nella valutazione della convenienza di un conto deposito senza imposta di bollo è necessario tenere in considerazione il rendimento netto. La singola banca può scegliere, infatti, se mettere a disposizione dei suoi clienti un conto deposito senza imposta di bollo (sarà, quindi, l’istituto a pagare allo Stato quanto dovuto e non il cliente) oppure un conto deposito con imposta di bollo a carico del cliente (la banca verserà l’imposta allo Stato e addebiterà l’importo al cliente).

Per le banche, quindi, un conto deposito senza imposta di bollo comporta un costo aggiuntivo (rappresentato dall’imposta di bollo da pagare in sostituzione del cliente). Di conseguenza, per compensare questo costo aggiuntivo, l’istituto potrebbe proporre un conto deposito con un rendimento inferiore.  Di conseguenza, nella scelta del miglior conto deposito è necessario tenere in considerazione il rendimento netto in modo da poter valutare la soluzione più conveniente.

Perché scegliere un conto deposito senza imposta di bollo

Scegliere un conto deposito senza imposta di bollo può essere molto conveniente. Eliminando il pagamento dell’imposta di bollo (che verrà versata dalla banca e non dal cliente), infatti, si elimina il costo principale del conto deposito. In questo modo, gli interessi maturati con il proprio investimento verranno riconosciuti integralmente e non saranno erosi dalla necessità di dover pagare l’imposta allo Stato.

Un conto deposito senza imposta di bollo può essere considerato, generalmente, un conto deposito senza spese e, quindi, una soluzione, in linea di massima, conveniente e sicura per investire il proprio denaro. Questo tipo di conti devono vanno considerati con attenzione quando si decide se investire o meno in un conto deposito.

È opportuno sottolineare quanto già detto in precedenza. Un conto deposito senza imposta di bollo potrebbe presentare un rendimento netto inferiore rispetto ad un conto deposito con imposta di bollo a carico del cliente. Bisogna sempre analizzare, nel complesso, le singole proposte a disposizione per poter individuare un conto deposito in grado di massimizzare il valore del proprio capitale. Solo in questo modo sarà possibile individuare con precisione il conto deposito realmente più vantaggioso. 

I migliori conti deposito senza imposta di bollo del momento

Per individuare i miglior conti deposito senza imposta di bollo disponibili in questo momento è opportuno analizzare tutte le proposte presenti sul mercato andando a considerare il tasso di interesse applicato al capitale, la presenza di un vincolo e di altri costi accessori oltre alle modalità di liquidazione degli interessi. Ogni conto deposito presenta le sue caratteristiche ed anche tra i conti senza imposta di bollo possono esserci sostanziali differenze.

Per un quadro completo sulle opzioni a disposizione è possibile consultare il comparatore di SOStariffe.it per conti deposito che consente di individuare, facilmente, i migliori conti deposito senza spese e, più in generale, le migliori soluzioni a disposizione per massimizzare la resa dell’investimento. Il confronto online delle opzioni disponibili può avvenire anche tramite l’App di SOStariffe.it, disponibile per dispositivi Android ed iOS.

Per poter individuare le migliori opzioni disponibili è necessario inserire la somma che si desidera depositare e scegliere se puntare su una soluzione vincolata oppure su di un deposito vincolo. Il sistema effettuerà tutte le simulazioni del caso andando a proporre all’utente un quadro completo con tutte le migliori opzioni per attivare un conto deposito.