Bonus Casalinghe: come chiedere e ottenere il contributo statale

Aggiornato il: 12/10/2020
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 12/10/2020

Il bonus casalinghe 2020 INPS è un contributo economico e sociale che si rivolge alle donne disoccupate, casalinghe e neomamme: è contenuto nel decreto Agosto e mira a ridurre il gender gap che esiste se si confronta il lavoro degli uomini con quello delle donne.

bonus casalinga

Quali sono le caratteristiche di tale bonus statale e quali requisiti si devono avere per poterlo richiedere? Vediamo di seguito come funziona, a chi a spetta e la procedura da seguire per ottenerlo.

Cos’è il bonus casalinghe

Si tratta di uno dei vari bonus che si trovano all’interno del decreto Agosto, che mira a offrire un supporto di tipo economico e sociale alle donne disoccupate e casalinghe, impegnate ogni giorno nelle cure familiari.

Il Governo ha stanziato ben 3 milioni di euro per realizzare le misure che rientrano nel bonus casalinghe, il quale non consiste semplicemente in aiuti di tipo economico, ma anche nel sostegno dal punto di vista socio-lavorativo.

Tra gli obiettivi del bonus rientra infatti anche quello di favorire l’inserimento delle donne disoccupate nel mondo del lavoro e la loro formazione a livello culturale, attraverso l’acquisizione di nuove competenze.

A chi si rivolge il bonus casalinghe

Il bonus casalinghe 2020 è destinato a ben 7 milioni e 400 mila donne, ovvero il numero di donne che risultano in questo momento disoccupate in Italia e che svolgono la mansione di casalinghe, occupandosi principalmente della cura della casa e di eventuali figli.

Si tratta di un contributo fortemente voluto dal ministro delle Pari Opportunità: non è, infatti, un caso, che si prefigga di sostenere le casalinghe non solo dal punto di vista economico, ma anche attraverso l’attuazione di percorsi di crescita professionale.

La funzione principale dell’incentivo socio-economico è dunque quella di promuovere la formazione delle donne che rientrano tra le categorie sociali più deboli, attraverso un incremento delle opportunità culturali e dell’inclusione sociale, in collaborazione con enti pubblici e privati.

La misura si rivolge nello specifico a mamme o neomamme, disoccupate e casalinghe, che si trovano in una condizione di difficoltà economica e sociale. Nella bozza del decreto si legge che le beneficiarie sono “le donne che svolgono attività prestate nell'ambito domestico, senza vincolo di subordinazione e a titolo gratuito, finalizzate alla cura delle persone e dell'ambiente domestico, iscritte all'Assicurazione obbligatoria”.

Il decreto attuativo del bonus casalinghe dovrebbe essere emesso entro il 31 dicembre 2020: per quella data, è possibile che vengano eventualmente introdotte delle modifiche relative a ulteriori requisiti di accesso da rispettare.

Come funziona il bonus casalinghe

Nella pratica, il bonus casalinghe 2020 fa parte della bozza del decreto Agosto, di conseguenza non sono ancora disponibili informazioni relative all’ammontare del beneficio, né alle modalità attraverso le quali sarà possibile farne richiesta. Sarà necessario dunque attendere il decreto attuativo per conoscere quali sono tutte le informazioni specifiche su questa particolare misura di sostegno.

Tuttavia, oggi sono disponibili diverse misure economiche e sociali che si rivolgono alle donne che non hanno un lavoro e passano il loro tempo a casa, tra attività domestica e crescita dei figli. Nello specifico, si tratta:

  • dell’assegno maternità;

  • dell’assegno di natalità;

  • del bonus mamma domani;

  • del bonus asilo nido;

  • del reddito di cittadinanza;

  • della social card, o carta degli acquisiti.

Analizziamo nel dettaglio quali sono le specificità di quelli che possono essere considerati a tutti gli effetti dei bonus casalinghe (ai quali possono comunque accedere anche altre tipologie di beneficiari), a quanto ammontano e come si possono richiedere.

L’assegno di maternità

Si tratta di un bonus erogato dai Comuni che può essere richiesto dalle donne con figli che non lavorano: è chiamato anche bonus mamme disoccupate e ammonta a 1.545,55 euro.

Per poterne fare richiesta, si dovrà:

  • essere in possesso di un reddito annuale complessivo che non superi i 32.222,66 euro;

  • avere un nucleo familiare di almeno 3 persone. In caso di famiglie con numero di membri superiore a 3, si ha diritto a una maggiorazione del contributo ai sensi del decreto 337/2001.

Assegno di natalità

Conosciuto anche come bonus bebè 2020, si tratta di un contributo che potrà essere richiesto dalle neomamme che hanno un reddito complessivo che non superi i 25.000 euro annui.

L’importo varia in relazione al reddito, che deve essere comunque basso, e va da un minimo di 960 euro e un massimo di 1.920 euro. Si tratta di importi annuali, che vengono erogati dall’INPS sotto forma di rate mensili. L’indennizzo economico può essere cumulato con il bonus mamme.

L’assegno potrà essere corrisposto fino a un massimo di 36 rate mensili, quindi dal concepimento fino al terzo anno di vita del bambino.

Bonus mamma domani

Si tratta di un bonus noto anche con la denominazione di “premio nascita” del valore di 800 euro, il quale spetta a tutte le mamme, sia alle disoccupate sia alle lavoratrici a prescindere da quello che è il loro reddito.

Per quanto riguarda la modalità di richiesta de bonus, la mamma potrà fare domanda direttamente all’INPS a partire dal 7° mese di gestazione (ovvero la 32esima settimana di gravidanza), dopo aver chiesto al proprio ginecologo il certificato di gravidanza.

Bonus asilo nido

Il bonus asilo nido corrisponde a un importo di 1.000 euro che viene erogato dall’INPS ai genitori di bambini che sono affetti da gravi patologie: lo si può utilizzare sia per pagare la retta dell’asilo – sia pubblico sia privato – sia per altre forme di assistenza a domicilio.

Questa particolare tipologia di bonus non dipende dal reddito, quindi potrà essere erogata a tutte le famiglie che ne fanno richiesta: viene corrisposta in 11 rate di pari importo, pari a 90,91 euro.

Reddito di cittadinanza

Le casalinghe senza reddito possono anche richiedere l’indennità mensile del reddito di cittadinanza, attraverso la quale è anche possibile riuscire a trovare un’attività lavorativa adatta alle proprie competenze.

Il reddito di cittadinanza non è infatti una mera misura assistenziale, ma ha anche la funzione di sostenere il reinserimento del beneficiario che lo riceve nel mondo del lavoro, attraverso corsi di formazione e riqualificazione professionale e il sostegno dei centri per l’impiego.

A questo proposito, si ricordi che l’importo del reddito di cittadinanza viene erogato su un’apposita carta, il cui importo deve essere speso entro il mese successivo, altrimenti si rischia di perderlo e di ricevere meno durante l’erogazione successiva.

Social Card

La social card è una carta acquisti riservata alle famiglie che hanno figli con meno di 3 anni e dagli anziani con più di 65 anni: ogni bimestre si ricevono 80 euro di ricarica, che si possono utilizzare per comprare cibo o medicine, ma anche, per esempio, per pagare le bollette.

La social card può essere richiesta presso gli uffici postali della propria città da parte di:

  • chi ha almeno 65 anni o ha un bambino con meno di 3 anni;

  • i nuclei familiari con un ISEE inferiore a 6.863,29 euro;

  • un patrimonio mobiliare che non sia superiore a 15.000 euro.

Come si può notare dalla lista dei requisiti presentati, questa tipologia di bonus non è aperta a tutti, ma si può richiedere solamente nel caso in cui si abbia effettivamente bisogno di soldi per comprare da mangiare o recarsi in farmacia, o per altre esigenze primarie indispensabili.

Come richiedere il bonus casalinghe

La richiesta della maggior parte delle misure che spettano alle casalinghe disoccupate e mamme può essere fatta direttamente online, tramite il sito dell’INPS, come per esempio la domanda per il bonus bebè 2020, il bonus asilo nido o il reddito di cittadinanza.

In alternativa si può fare richiesta:

  • tramite il Contact Center dell’INPS;

  • rivolgendosi a un CAF o a un patronato.

Nell’ipotesi in cui il bonus non fosse erogato dall’INPS ma dal proprio Comune di residenza, allora le cose cambierebbero e ci si potrebbe rivolgere direttamente al Comune: in genere i bandi relativi all’erogazione di un contributo economico sono sempre consultabili online, sul sito del singolo Comune, nel quale si troveranno tutti i riferimenti relativi agli importi, ai requisiti, alle scadenze previste e alle modalità di partecipazione da rispettare.

La social card potrà invece essere ottenuta recandosi presso un ufficio postale e compilando gli appositi moduli: se si è in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa in vigore, si riceverà una carta acquisti che potrà essere utilizzata per le esigenze quotidiane più diverse.

Dove ricevere il bonus casalinghe

Salvo qualche eccezione, come quella rappresentata dalla social card che consiste in una vera e propria carta, simile a una ricaricabile, sulla quale vengono accreditati i soldi del beneficio, nel caso delle altre agevolazioni è necessario fornire i dati del proprio conto corrente, sul quale si potrà ricevere gratuitamente l’importo del bonus al quale si ha diritto.

Tra le diverse tipologie di conto corrente disponibili in circolazione, quella che potrebbe risultare migliore per le donne disoccupate e senza fonti di reddito, che non possono dunque permettersi di sostenere delle spese fisse mensili per un conto, è il conto corrente online a zero spese.

Si tratta di un conto corrente del tutto simile a quello tradizionale, con la differenza che non prevede i canonici costi di gestione, quindi è esente dal canone, dall’imposta di bollo e dalla maggior parte delle somme generalmente previste quando si ha un conto corrente.

Questi strumenti possono essere aperti gratuitamente in pochi minuti, senza la necessità di doversi recare presso la filiale fisica della banca per poter completare l’operazione richiesta. Sono conti di facile gestione poiché i propri soldi possono essere controllati direttamente dal sito della banca, oppure da un’applicazione.

Per quanto riguarda la loro sicurezza, non ci sono rischi reali sul fatto che qualcuno possa impossessarsi dei propri risparmi in quanto sono presenti degli strumenti di autenticazione e delle password con doppio livello di protezione che rendono molto difficile, a qualcun altro, di poterli utilizzare in cattiva fede e a propria insaputa.

I conti correnti online tra i quali scegliere non sono tutti uguali, quindi è bene valutarli sulla base delle caratteristiche che si stanno cercando: se non si ha alcun interesse nel trading, per esempio, non ha senso selezionare un conto unicamente per questo motivo.

Analogamente, assieme al conto potrebbe essere utile dotarsi di una carta di pagamentoaltrettanto gratuita: in questo caso, si dovrebbe puntare la propria attenzione verso un conto con carta di debito o di credito gratuita. Ne esistono diverse tipologie, con carte di pagamento che appartengono al circuito Visa, MasterCard, o a entrambi.