A chi spetta il reddito di cittadinanza: requisiti e come fare domanda senza errori

Aggiornato il: 29/01/2020
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 29/01/2020

Il reddito di cittadinanza è una misura di tipo assistenziale istituita per contrastare la povertà e le disuguaglianze, offrendo supporto economico alle famiglie il cui reddito è inferiore a una determinata soglia.

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Come funziona, nella pratica, il reddito di cittadinanza? A chi spetta e quali sono le regole da seguire per poterlo ottenere? Di seguito saranno elencate tutte le informazioni indispensabili su come fare domanda senza errori, su quali sono i moduli da compilare e i requisiti da rispettare obbligatoriamente.

Reddito di cittadinanza: cos’è

Il reddito di cittadinanza è una misura economica creata per sostenere le famiglie che si trovano in condizioni di difficoltà, e favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro nonché una maggiore inclusione sociale.

Si rivolge non solo ai cittadini italiani, ma anche agli stranieri che risiedono in Italia da almeno 10 anni, dei quali gli ultimi due devono essere stati continuativi. La condizione economica per riceverlo consiste nell’avere un reddito inferiore alla soglia di povertà. La cifra erogata varia in relazione ai componenti del nucleo familiare.

L’obiettivo del reddito di cittadinanza non è solo quello di permettere a tutte le persone con un reddito basso di condurre una vita dignitosa: non si limita alla mera erogazione del contributo economico. Il beneficiario è infatti tenuto a:

  • sottoscrivere un accordo con un centro per l’impiego;

  • accettare di frequentare corsi di formazione e svolgere lavori socialmente utili;

  • accettare una delle tre offerte di lavoro congrue che riceverà nel tempo.

Reddito di cittadinanza: a chi spetta

Oltre a essere cittadini italiani, cittadini di uno stato membro dell’Unione europea, cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno, che risiedano in Italia da almeno 10 anni (di cui gli ultimi due continuativi) i requisiti per accedere al reddito di cittadinanza sono i seguenti:

  • il proprio ISEE deve essere inferiore a 9.360 euro all’anno se si è in affitto, altrimenti non deve superare i 7.560 euro l’anno per chi vive in casa di proprietà;

  • il proprio patrimonio immobiliare deve essere inferiore a 30.000 euro, considerando anche eventuali patrimoni posseduti all’estero;

  • il proprio patrimonio mobiliare deve essere inferiore a 6.000 euro, limite che sale fino a 2.000 euro in più per ogni componente familiare successivo al primo figlio (fino a una cifra massima di 10.000 euro), di 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo e di 5.000 euro in caso di persona con disabilità in famiglia.

Reddito di cittadinanza: a chi non spetta

Il reddito di cittadinanza non è dovuto:

  • se in famiglia si è in possesso di auto o moto immatricolati nei 6 mesi precedenti alla richiesta del RdC, oppure di auto con cilindrata superiore ai 1.600 cc o moto con cilindrata superiore ai 250 cc immatricolati negli ultimi 2 anni;

  • alle famiglie che possiedono navi e imbarcazioni da diporto;

  • ai soggetti in stato detentivo;

  • a una famiglia nelle quali uno dei componenti si è dimesso dal lavoro nei 12 mesi antecedenti alla richiesta, fatta eccezione per le dimissioni per giusta causa.

Reddito di cittadinanza: a quanto ammonta

L’importo del reddito di cittadinanza varia in relazione alla situazione economica della famiglia che lo richiede. L’importo base mensile corrisponde a 780 euro e non può superare complessivamente i 9.360 euro annui.

Nel caso in cui in famiglia ci fossero figli, l’importo del reddito di cittadinanza viene integrato:

  • di uno 0,4% per ogni figlio maggiorenne successivo al primo figlio;

  • di uno 0,2% per ogni figlio minorenne.

Il reddito di cittadinanza può essere erogato per un periodo massimo di 18 mesi: nel caso in cui la condizione reddituale della famiglia dovesse cambiare perché qualcuno trova lavoro nel momento in cui si sta ricevendo il reddito di cittadinanza, bisogna comunicare immediatamente la variazione all’INPS. Si hanno a disposizione 30 giorni di tempo per farlo.

Reddito di cittadinanza: come fare domanda

La domanda per fare richiesta del reddito di cittadinanza può essere:

  • inviata online, tramite il sito ufficiale del reddito di cittadinanza, al quale è possibile accedere utilizzando delle credenziali SPID;

  • utilizzando un modello cartaceo da inviare presso un ufficio postale;

  • attraverso il supporto di un CAF, ovvero un Centro di Assistenza Fiscale.

In genere passa più o meno un mese da quando si invia la richiesta all’INPS al momento in cui si riceverà l’esito effettivo: nel caso in cui la domanda fosse stata accolta, si riceverà una comunicazione da parte di Poste Italiane per ricevere la carta acquisti sulla quale viene accreditato l’importo del reddito di cittadinanza e il PIN per poterla utilizzare.

La carta prevede un massimo di prelievi in contante di 100 euro al mese e l’obbligo di spendere tutto il contenuto presente della carta nel mese in cui lo si riceve. In caso contrario, viene detratto il 20% dell’importo residuo. Per ogni famiglia è prevista una sola carta, che viene intestata al beneficiario che ha richiesto il RdC.

Per fare domanda, è necessario presentare un modulo chiamato codice SR180, che è lo stesso che si utilizza per richiedere la pensione di cittadinanza. Assieme al modulo sarà sufficiente presentare la DSU: sarà poi direttamente l’INPS ad associare l’ISEE per la verifica dei requisiti posseduti dal richiedente, che viene effettuata entro 5 giorni di tempo.

Reddito di cittadinanza: la ricerca di lavoro

Entro 30 giorni dall’accoglimento della domanda, i componenti del nucleo familiare al quale viene erogato il RdC devono presentare la DID, ovvero la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro, presso un centro per l’impiego o presso i patronati convenzionati con l’Anpal.

Dopodiché si aderirà a un percorso personalizzato mirante all’inclusione sociale e a favorire l’inserimento lavorativo. Entro 30 giorni dall’accesso dal RdC sarà obbligatorio sottoscrivere il Patto per il lavoro presso un centro per l’impiego.

La sua funzione è quella di:

  • favorire la ricerca di lavoro attraverso una piattaforma per cercare una nuova occupazione, che deve essere svolta attivamente;

  • consentire la partecipare a corsi di formazioni e di riqualificazione professionale: in questo caso specifico sarà necessario sottoscrivere un Patto per la formazione;

  • promuovere colloqui psico-attitudinali e prove di selezione finalizzate all’assunzione.

Il beneficiario del RdC ha il dovere di accettare almeno una delle tre offerte di lavoro congrue che riceverà nel periodo di erogazione del bonus, durante il quale è tenuto a svolgere anche lavori socialmente utili per il Comune, in ambito sociale, culturale, formativo, ambientale e così via, per un massimo di 8 ore a settimana.

Reddito di cittadinanza: le sanzioni previste

Il reddito di cittadinanza ha una durata di 18 mesi, ma il beneficiario ha la possibilità di rinnovarlo. Se il beneficiario del RdC non avrà accettato le tre proposte di lavoro sopraggiunte non avrà più il diritto di rinnovare la ricezione del bonus mensile.

Nel caso di mancato rispetto dei requisiti alla base del RdC sono previste delle sanzioni disciplinari. Per esempio chi mente rispetto al proprio reddito o alla propria situazione lavorativa, può andare incontro non solo alla perdita del RdC, ma alla reclusione da 1 a 6 anni.

La stessa pena è prevista per coloro che hanno trovato lavoro durante l’erogazione del bonus, ma non hanno comunicato la variazione all’INPS e hanno continuato, pertanto, a percepire il RdC.

Reddito di cittadinanza: cosa si può comprare con la carta del reddito di cittadinanza

La carta del RdC non può essere utilizzata per ogni genere di acquisto: la si può usare per fare la spesa, comprare farmaci, pagare le bollette, l’affitto o la rata del mutuo. Possono inoltre essere acquistati cellulari, computer, piccoli e grandi elettrodomestici, vino, alcolici, vestiti, mobili, libri e giocattoli. La carta del RdC può essere utilizzata, per esempio, per fare benzina.

Ecco invece quali sono i beni vietati e che non possono essere assolutamente acquistati con la carta del RdC:

  • giochi d’azzardo;

  • servizi finanziari e creditizi;

  • servizi assicurativi;

  • servizi di trasferimento di denaro;

  • acquisto, noleggio o leasing di navi o imbarcazioni da diporto e di servizi portuali;

  • armi;

  • materiale pornografico e beni e servizi per adulti;

  • articoli di gioielleria;

  • articoli di pellicceria;

  • acquisti presso gallerie d’arte o affini;

  • acquisti in club privati.