Dove posso mettere i miei risparmi?

Aggiornato il: 06/10/2022
di Alessandro Voci
Pubblicato il: 06/10/2022

Tenere il proprio patrimonio sul conto corrente può essere comodo, ma non molto soddisfacente per chi, dal denaro che ha a disposizione, si aspetta un certo rendimento. “Dove posso mettere i miei risparmi” è una domanda sempre più ricorrente soprattutto in questo periodo di difficoltà economiche e di instabilità politica, per evitare di veder perdere di valore quanto è stato faticosamente guadagnato con il nostro sudore. Ecco alcune indicazioni utili sulle possibili destinazioni dei nostri risparmi, sempre tenendo conto che farsi aiutare da un gestore professionista è sempre un ottimo modo per non rischiare di fare danni con il fai-da-te.

Dove investire i risparmi

L’importanza di diversificare i propri investimenti

Il consiglio da dare, genericamente, è quello di non mettere i propri risparmi tutti in un posto solo, perché la diversificazione è il segreto per non avere brutte sorprese anche nel caso in cui una delle proprie destinazioni di deposito o di investimento non vada nel modo sperato. Valutare con attenzione il rischio di ogni possibile investimento è doveroso, soprattutto se ci si fa attrarre da mercati che negli anni passati hanno avuto rendimenti altissimi, come le criptovalute: queste possono scendere rapidamente così come sono salite, come hanno mostrato gli ultimi mesi per i bitcoin, ed è dunque necessario non essere avventati e non eccedere con la quota dei propri risparmi destinati a questo tipo di impegni molto volatili.

Vediamo qui di seguito una tabella riassuntiva sulle possibili destinazioni dei propri risparmi, con vantaggi e svantaggi, e poi passiamo a parlare di ognuna di queste possibilità.

Destinazione dei risparmi

Vantaggi

Svantaggi

Conto corrente

Sicurezza, praticità in caso di spese impreviste

Rendimenti nulli, imposta di bollo, costi mensili di tenuta del conto

Conto deposito

Aumento del capitale, sicurezza

Rendimento basso, possibili difficoltà in caso di necessità di svincolo

Mercato obbligazionario

Buon rendimento annuale, basso rischio

Commissioni, rendimento non alto come in altri investimenti

Mercato azionario

Alti rendimenti, facilità di trading online

Rischi potenzialmente elevati, alte commissioni

Buoni postali

Rendimento annuale, garanzia di sicurezza

Investimento a lungo termine, rendimenti limitati

Beni rifugio (oro)

Conservazione del valore nel tempo

Possibilità di perdite nel breve periodo

Criptovalute e NFT

Rendimenti potenzialmente elevatissimi, grande quantità di piattaforme di investimento a disposizione

Altissima volatilità del mercato, rischio massimo

Tenere i risparmi sul conto corrente

La soluzione più semplice, e quella praticata dalla maggior parte degli italiani anche solo per la sua comodità, è mantenere i soldi sul conto corrente. È un metodo sicuro, visto che il Fondo interbancario di tutela dei depositi “protegge” le cifre fino a 100.000 euro, ma poco efficiente, visto che ci sono costi mensili di tenuta del conto superiori a quelli dei conti davvero zero spese di pochi anni fa. Inoltre, c’è da calcolare l’imposta di bollo per depositi superiori ai 5.000 euro e rendimenti davvero bassi. Anche l’idea di aprire più conti correnti per evitare di superare i 5.000 euro in ciascuno di essi si scontra con i costi mensili.

Tenere i risparmi sul conto deposito

Più conveniente del conto corrente in termini di rendimento, anche se non si parla certo di chissà quali cifre, è il conto deposito, ideale quando si hanno delle somme che si è ragionevolmente certi non ci serviranno per il breve periodo. Anche qui c’è la garanzia del fondo interbancario e un rendimento annuo che in questo momento si aggira intorno al 2% annuo, ma che può essere più basso o anche più alto in base alla durata del vincolo. Un aspetto da considerare è la possibilità di svincolare in caso di necessità il denaro: è permesso quasi sempre, ma il più delle volte con la perdita di tutti gli interessi maturati fino a quel momento; quindi, è bene non fare il passo più lungo della gamba e mettere sul conto deposito solo le somme “sicure”.

Investire i risparmi in obbligazioni

Il mercato obbligazionario è da sempre una delle destinazioni preferite per chi vuole investire il proprio denaro in titoli dal buon rendimento ma più sicuri delle azioni. Garantiscono infatti, oltre alla restituzione del capitale a scadenza, un rendimento annuo che può essere fisso o variabile. Una delle soluzioni migliori solo gli ETF obbligazionari, che permettono di diversificare l’investimento con un paniere bilanciato; hanno costi di commissione limitato e rendimenti che aumentano all’aumentare del potenziale rischio, quindi ci si può basare sulle proprie aspettative.

Investire i risparmi in azioni

L’investimento in azioni fa da contraltare a quello in obbligazioni, a cui in molti casi è abbinato: in breve, si tratta di un investimento dai potenziali altissimi guadagni – si pensi alle azioni delle aziende high-tech negli ultimi anni – ma che non prevede un rendimento fisso. Invece di investire personalmente su un limitato numero di titoli, il più delle volte le persone preferiscono affidarsi a un broker affidabile che segue un portfolio bilanciato; è da segnalare inoltre che l’intero reparto del fintech oggi ha messo a punto piattaforme molto avanzate per il trading a tutti i livelli, oltre a diverse app che permettono di investire poco per volta in portafogli standardizzati pensati per le proprie esigenze, da MoneyFarm a Oval.

Investire i risparmi in buoni postali

I buoni postali, fino a qualche anno fa, erano una garanzia di assoluta sicurezza e rendimenti molto alti, e per questo erano popolarissimi tra gli italiani. Oggi le cose sono molto cambiate, e i rendimenti sono più bassi. Tra i vantaggi c’è però una tassazione di favore (al 12,50%) e l’assoluta sicurezza derivata dalla garanzia dello Stato (Poste Italiane è infatti un’azienda pubblica, com’è noto, controllata dal Ministero dell’economia). Di solito, i buoni postali, vista la lunghezza dell’investimento, vengono utilizzati per i minori, mettendo al sicuro una certa cifra fino al compimento dei loro 18 anni.

Investire i risparmi in beni rifugio

I cosiddetti beni rifugio sono quelli a prova di inflazione e di eventuali difficoltà finanziarie o politiche a livello nazionale o addirittura planetario, come i default le crisi economiche, perché si tratta di materie prime preziose – primo fra tutti l’oro – che conservano il loro valore nel tempo e garantiscono la massima sicurezza al patrimonio di un investitore. I beni rifugio vanno considerati un investimento a lungo termine, un’alternativa, soprattutto per chi ha la disponibilità di cifre abbastanza elevate, al semplice conto corrente, visto che nel breve termine il prezzo dell’oro può calare; non si tratta in altre parole di un investimento speculativo. Nel lungo periodo, invece, non ci sono praticamente controindicazioni.

Investire in criptovalute e in NFT

Come le cronache degli ultimi anni hanno mostrato, si tratta dell’investimento in assoluto più rischioso e potenzialmente redditizio: chi qualche anno fa ha acquistato qualche Bitcoin oggi si ritrova milionario, e anche i Non-Fungible Tokens, ovvero i certificati di proprietà e autenticità in blockchain di un bene (di norma digitale), hanno arricchito molte persone, soprattutto negli Stati Uniti. Peccato che entrambi questi mercati siano letteralmente crollati nel 2022: si tratta infatti di contesti caratterizzati da un’altissima volatilità, che secondo molti esperti del settore sono una bolla sempre sul punto di scoppiare, paragonabili in altre parole quasi al gioco d’azzardo. Ecco perché, se si vuole investire in criptovalute o simili, è meglio farlo solo con una parte minima del proprio patrimonio, da considerare in un certo senso “già persa”: solo così si potranno avere gradite sorprese, a volte molto gradite.